Una meta prevalentemente estiva, ma che riesce a sorprendere anche in altri periodi dell’anno. Per chi viaggia in moto visitarla in periodi meno affollati potrebbe essere la soluzione ideale per non incappare in strade troppo affollate e il caos che non viene mai gradito dai viaggiatori. Capo Sunio è una delle mete privilegiate della Grecia, un promontorio a picco sul mare che ospita ancora i resti di uno degli edifici più importanti dell’Antica Grecia, il Tempio di Poseidone
L’itinerario da Atene a Capo Sunio, passando per Glifada, è uno dei più affascinanti della Grecia, perfetto per chi vuole godersi il piacere della strada unito alla bellezza del mare, ma anche di leggende e storie mitologiche.
Questo viaggio inizia ad Atene, città ricca di storia e cultura, nonché Capitale. La visita ad Atene sarà breve, a meno che non abbia intenzione di prolungare il soggiorno e visitare ogni angolo della città. Estremamente consigliato se si dispone di qualche giorno in più. Lasciando invece il traffico cittadino, ti dirigerai verso sud lungo la strada costiera. La prima tappa è Glifada, uno dei quartieri più esclusivi di Atene, noto per le sue spiagge, i ristoranti eleganti e la vivace vita notturna. Come prima e unica tappa prima di giungere a destinazione, vale la pena effettuare un’ampia sosta per scoprire tutte le particolarità di un bellissimo quartiere.
Prosegui poi la tua avventura verso sud, attraverso una delle strade più belle della penisola greca. Si tratta della “Strada delle Riviere”, che offre viste spettacolari sul mare, con numerose curve che rendono la guida emozionante. Lungo il percorso, consigliatissimo nei mesi più caldi, si possono trovare calette nascoste e piccoli ristoranti di pesce dove gustare un pranzo a base di specialità greche.
Dopo circa 60 km di viaggio, arriverai a Capo Sunio, uno dei luoghi più iconici della Grecia. Qui, il maestoso Tempio di Poseidone domina il promontorio, offrendo una vista spettacolare sul mare aperto. Al tramonto, il panorama è semplicemente magico, con il sole che si tuffa nel mare creando riflessi dorati sulle colonne doriche del tempio.
Capo Sunio, o Capo Sounion, è uno dei luoghi più suggestivi della Grecia, un promontorio roccioso che si affaccia sul Mar Egeo. Un parte di territorio sospeso tra cielo e mare, dove un tempo regnava incontrastato il maestoso Tempio di Poseidone. Oggi, di quello che in antichità era uno dei tempi più affascinanti della Grecia, se ne possono apprezzare soltanto i resti. Il panorama da questo punto è spettacolare con appunto le rovine bianche del tempio che contrastano con l’azzurro intenso del mare.
Capo Sunio è legato a uno dei miti più celebri della mitologia greca, quello di re Egeo. Secondo la leggenda, proprio da queste scogliere il sovrano di Atene si gettò in mare, credendo erroneamente che suo figlio Teseo fosse stato ucciso dal Minotauro. Teseo, di ritorno da Creta, si dimenticò di issare le vele bianche sulla sua nave, segnale che doveva significare una grande vittoria. Vedendo le vele di colore nero, Egeo, preso dalla disperazione di non poter più rivedere il figlio, si gettò tra le acque del mare, donandole per sempre il suo nome.
Il Tempio di Poseidone, che ancora oggi domina il promontorio, purtroppo solo con i suoi resti, fu costruito intorno al 440 a.C. durante il governo di Pericle, nel periodo di massimo splendore di Atene. Il tempio attuale sorge sulle fondamenta di un edificio più antico, distrutto durante le invasioni persiane. Realizzato in marmo bianco della vicina Agrileza, presenta uno stile dorico con colonne alte circa sei metri. In origine, le colonne erano 34, ma oggi ne restano solo 15 in piedi.
Gli antichi marinai, vedendolo da lontano, lo consideravano un punto di riferimento e un luogo sacro in cui chiedere protezione a Poseidone prima di affrontare le insidie del mare. All’interno del tempio si trovava una statua bronzea del dio del mare, che purtroppo è andata perduta nel corso dei secoli.
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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