È il borgo che ha inventato l'albergo diffuso: ecco cosa vedere a Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo

È il borgo che ha inventato l’albergo diffuso: ecco cosa vedere a Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo

Adriano Bocci  | 08 Feb 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti
Santo Stefano di Sessanio, Abruzzo. Vista sul Gran Sasso. iStock-1487907466
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Poche regioni italiane riescono a catturare, come fa l’Abruzzo, l’essenza e l’eterogeneità di un territorio che, nonostante le sue dimensioni non pantagrueliche, racchiude in sé spiagge lunghissime di sabbia e vette che sfiorano i 3000 metri. Città d’arte dalla storia millenaria e piccoli borghi dimenticati, altopiani che esplodono in colori intensi e tavole imbandite dei frutti della natura.
Mari e monti, laghi e colline, ma anche l’accoglienza diffusa sono le parole d’ordine di questa regione e di un suo borgo in particolare, Santo Stefano di Sessanio, il primo in Italia ad aver tentato, con successo, la strada dell’albergo diffuso. E dove ci si sentirà accolti in un progetto che non è solo commerciale, ma anche e soprattutto culturale e sociale. E che difficilmente delude.

Santo Stefano di Sessanio in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

L’itinerario che raggiunge Santo Stefano di Sessanio è breve ma ricco. Si parte da L’Aquila, capoluogo di regione e città ancora alle prese con la ricostruzione dopo il devastante terremoto del 2009. La nostra prima tappa è Barisciano, che dista 20 chilometri precisi: seguiamo la SS17 in direzione della Provinciale Barisciano, e da qui proseguiamo fino al centro cittadino. Dopo una breve sosta, Santo Stefano ci attende: il percorso, tutto sulla Provinciale di Barisciano, è di appena 10 chilometri e, traffico permettendo, non richiede che 15 minuti. Visitiamo il borgo e continuiamo, il viaggio non è finito: a soli 5 chilometri (SP7/SS17bis) c’è Calascio, con la sua celebre Rocca; altri 10 km sulla SP7 ci portano infine a Castel del Monte, altro luogo iconico dell’Abruzzo.

La storia del borgo che ha “inventato” l’albergo diffuso

Santo Stefano di Sessanio, centro storico con Natività. Abruzzo. 101951
Il centro storico di Santo Stefano di Sessanio

Recuperare i borghi italiani come patrimonio indissolubile di storia e di cultura, e renderli accessibili a un turismo nazionale e internazionale. Sono questi i cardini intorno ai quali si è sviluppato Sextantio, il progetto dell’albergo diffuso di Santo Stefano di Sessanio, che rappresenta il primo caso organizzato di questo tipo in Italia. Grazie a una collaborazione tra privati, istituzioni e con accenni etnografici, si è riusciti a trasformare un declino inesorabile in un progetto di rinascita, che vede negli antichi edifici del borgo di montagna delle splendide camere e suite. Non un progetto di nicchia, anzi: ne è la dimostrazione l’interesse suscitato anche nella BBC, il principale canale di informazione del Regno Unito, che ha realizzato un vero e proprio documentario sul borgo abruzzese.

Cosa vedere a Santo Stefano di Sessanio

Santo Stefano di Sessanio, La bottega delle arti e dei mestieri, un negozio di artigianato tipico. iStock-980224108
La bottega delle arti e dei mestieri, un negozio di artigianato tipico di Santo Stefano di Sessanio

Santo Stefano è un borgo di appena 114 abitanti, a oltre 1200 metri di altitudine. Un luogo idilliaco, ideale per la riscoperta di una atmosfera calma e rilassata, quella Slow Life a cui tutti aspiriamo. Nel borgo medievale non mancano tuttavia i luoghi da scoprire:

  • La Torre Medicea, completamente ricostruita dopo il terremoto del 2009, risale al Trecento ma fu rielaborata sotto Francesco de’ Medici, la cui famiglia comprò questa zona nel Cinquecento.
  • La Chiesa Madre, dal gusto che combina elementi romanici e settecenteschi, con un importante interno tripartito con interessanti elementi artistici. Un interessante bistrò è lì vicino, il Cantina Chiesamadre
  • Il Palazzo del Capitano, che insieme alla Porta urbica e alla Cappella medicea sono ulteriori testimonianze del lascito che la famiglia toscana ha portato in quest’angolo alle porte de L’Aquila

Nel borgo è inoltre possibile partecipare ad attività tematiche legate al territorio, come delle lezioni di cucina abruzzese, di panificazione, di tessitura e di realizzazione di saponi con prodotti della quotidianità. Un ottimo modo per riscoprire i piaceri, e le ricchezze, che si nascondono dietro oggetti e prodotti che fanno parte della vita di tutti i giorni.
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Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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