Piadine, Sangiovese e murales: la strada più amata dai motociclisti è un anello di sapere e sapori tra le colline del Nord Italia

Piadine, Sangiovese e murales: la strada più amata dai motociclisti è un anello di sapere e sapori tra le colline del Nord Italia

Adriano Bocci  | 22 Gen 2025  | Tempo di lettura: 5 minuti
Strada del Sangiovese e dei Sapori delle Colline di Faenza, biker su strada. Shutterstock_650671117
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Terra dall’inconfondibile storia gastronomica, l’Emilia-Romagna, una regione che tutti amano e dove si sviluppa il percorso della Strada del Sangiovese. Che sia la grassa Bologna o la vivace Rimini, che si percorrano le strade di Parma o di Brisighella, c’è sempre qualcosa da scoprire, in tavola e non solo.
Amatissima dal mondo delle due ruote, questa è in assoluto la regione dove la tradizione enogastronomica si fa più evidente, conosciuta e parte integrante della vita quotidiana. E come molte delle Weinstrasse italiane, anche questa – che parla nell’inconfondibile dialetto emiliano – ha moltissimo da offrire al viaggiatore. Sì, anche quello su due ruote, che anzi apprezzerà un territorio eterogeneo, ricco di colline, discese ardite e morbide risalite.
Pronti a partire verso i percorsi del Sangiovese?

Strada del Sangiovese in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

L’itinerario della Strada del Sangiovese (ufficialmente la Strada del Sangiovese e dei Sapori delle Colline di Faenza) che abbiamo disegnato per te ha una lunghezza media: 78 chilometri, da percorrere in mezza giornata visite incluse. Certamente la zona ben si presta anche a un weekend da trascorrere su due ruote, in una regione dove le idee di viaggio non mancano affatto.
Il nostro tour parte da Castel Bolognese, dove come abbiamo detto qualche riga fa riscopriamo le antiche tradizioni dei mulini e dell’agricoltura. Il tutto, prima di percorrere un tratto della Via Emilia (indicata come SS9) che ci porta dritti a Faenza.

Tra ceramiche e capolavori contenuti nella Pinacoteca Civica, abbiamo sicuramente molto da vedere prima di tornare in sella. Seguendo la Provinciale 302 in direzione sud, sono 12 i chilometri che ci separano dalla bella Brisighella. Qui, tra antichi monumenti che arricchiscono il centro storico e suggestive scenografie naturali, si terrà dal 6 all’8 agosto 2021 Borgo DiVino on Tour, manifestazione dedicata ai migliori vini d’Italia.

Via degli Asini, Brisighella. Shutterstock_1389799571
La Via degli Asini di Brisighella, splendido borgo romagnolo nella provincia di Ravenna

Porteremo nel cuore i suoi scorci a misura d’uomo, mentre le borse laterali saranno arricchite dal suo olio extravergine d’oliva, delicato e intenso allo stesso tempo. Il Parco Regionale della Vena del Gesso ci accompagna nel tratto che, da Brisighella, tocca altri due comuni della Strada del Sangiovese: Riolo Terme e Casola Valsenio. Se del primo capiamo subito la raison d’etre, per apprezzare il secondo dobbiamo fermarci un attimo.

Qui infatti dominano le antiche architetture religiose, come l’Abbazia di Valsenio, costruita già nell’anno Mille. Circondati dall’Appennino casolano, riprendiamo la strada raggiungendo Fontanelice. Qui possiamo ammirare i numerosi calanchi, che disegnano un territorio originale e meritevole di un’escursione a piedi. Dozza, meta finale del nostro tour della Strada del Sangiovese dista soli 20 km. La raggiungiamo risalendo queste terre di…vine, è proprio il caso di dirlo, ammirando ancora una volta la bellezza della natura romagnola.

Tutto quello che c’è da sapere sulla Strada del Sangiovese

Le Terre di Faenza

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Il centro storico di Faenza, la città delle ceramiche

L’itinerario della Strada del Sangiovese si sviluppa all’interno delle cosiddette Terre di Faenza. Ci troviamo nel Ravennate, terra dalla profondissima storia e ricca di suggestioni turistiche di rilievo. Se proprio Faenza è indiscutibilmente la città delle ceramiche, tutt’intorno si sviluppa un territorio rigoglioso, perfetto per le coltivazioni. Le più importanti? Sicuramente vigneti e oliveti, che danno vita alle produzioni enologiche e oleiche che dall’Emilia-Romagna raggiungono ogni parte d’Italia e non solo.

Ad essere toccate da questo itinerario sono cinque realtà locali:

  • Faenza
  • Brisighella
  • Casola Valsenio
  • Riolo Terme
  • Castelbolognese

il tutto, in un territorio inframmezzato da vari fiumi che, nati dalle vette del vicino Appennino, ridiscendono verso la vallata.

Una terra da assaporare

Piadina romagnola. Shutterstock_1420643573
La piadina romagnola, una specialità conosciuta in tutto il mondo

Quella del Sangiovese è una zona dove il denominatore comune è la gastronomia, ma questo l’avevamo capito di già. Oltre a questo vino celeberrimo, simbolo della regione troviamo infatti anche il Trebbiano, la Cagnina e il Pagadebit, referenze locali dall’afflato sicuramente ampio.
DOC e DOCG, bianchi e rossi che si accompagnano all’Olio DOP di Brisighella, allo Scalogno di Romagna IGP e a tutti i sapori di questo vasto territorio del Nord Italia.

Percorrendo la Strada del Sangiovese potrete infatti fermarvi a degustare specialità uniche, come i cappelletti al ragù, i passatelli in brodo e l’immancabile piadina con lo scquacquerone. Quest’ultima è proprio il simbolo della cucina di Rimini, Ravenna e dintorni ed è una specialità dello street food locale, da mangiare anche a bordo strada, poggiando la moto e godendosi il panorama tutt’intorno.

Cosa vedere in zona

Dozza, Emilia-Romagna. Shutterstock_2190539693
Dozza, il “borgo degli artisti” in Emilia-Romagna

Il MIC, Museo Internazionale della Ceramica in Faenza, è una delle più importanti collezioni internazionali dedicate a quest’arte. Non solo le ceramiche faentine, ma anche opere di maestri internazionali come Picasso e Chagall. Sì, perché la Strada del Sangiovese è un territorio che ha conquistato, nel corso dei secoli, nomi di grande rilievo.
Dalla città del Palio del Niballo, antica manifestazione in costume ci spostiamo poi a Brisighella, con le sue torri e rocche medievali. La sua attrazione più curiosa è però la Via degli Asini, un percorso costruito all’interno di numerosi edifici, coperto e rialzato, che regala una prospettiva insolita e piacevole di questa cittadina.

Castel Bolognese, Piazza de Giovanni. Shutterstock_1144458137
Piazza de Giovanni a Castel Bolognese

A Castel Bolognese fermatevi ad ammirare il Mulino Scodellino di Castel Bolognese, alimentato per secoli dalle acque del Senio e oggi dall’energia elettrica, ma sempre attivo, proprio come durante il periodo leonardesco. Forse fu proprio il genio di Vinci a realizzare una diga che, poco lontano, alimentava il fiume per fornire il movimento alle pale di questo mulino.
Imperdibile la tappa a Dozza, uno dei borghi d’artista d’Italia grazie ai tantissimi murales che ne tappezzano il centro storico. Una tendenza sviluppatasi nel corso dei decenni, che oggi accomuna questo centro vicino a Imola a realtà come Diamante in Calabria, Orgosolo in Sardegna e Rocca di Papa, non lontano da Roma.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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