È la (più) Grande Strada delle Dolomiti, e nel suo percorso tocca ben tre regioni con paesaggi che ti lasceranno a bocca aperta

È la (più) Grande Strada delle Dolomiti, e nel suo percorso tocca ben tre regioni con paesaggi che ti lasceranno a bocca aperta

Adriano Bocci  | 28 Dic 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
Monte Catinaccio, o Rosengarten, del Passo Costalunga. Dolomiti
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Nell’articolo di oggi ci occuperemo di una delle strade italiane più apprezzate in assoluto dagli appassionati di escursioni su due ruote (motorizzate e non) ma, più in generale, dagli amanti di panorami mozzafiato. Parleremo infatti di quello che, tecnicamente, corrisponde ad un semplice tratto della Strada Statale 48 (quello che va da Vigo di Fassa a Cortina d’Ampezzo), ma che, allo stesso tempo, tutti conoscono come la Grande Strada delle Dolomiti.
Una strada più che celebre, progettata e realizzata tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo dal team dell’organizzazione alpinistica tirolese che risponde al nome Deutscher und Österreichischer Alpenverein (letteralmente “club alpino tedesco ed austriaco”).
La Grande Strada delle Dolomiti è quindi un percorso lungo circa 110 chilometri, che attraversa il Veneto, il Trentino e l’Alto Adige, letteralmente immerso nelle Alpi italiane, famoso in tutto il mondo per il territorio strepitoso che va a tagliare. Una tratta semplicemente perfetta per un viaggio e che può venire gustata praticamente in qualunque periodo dell’anno, visto che ad ogni stagione corrisponde un paesaggio caratterizzato da colori e addirittura odori diversi.

Grande Strada delle Dolomiti in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

Come è facile immaginare è difficile riassumere in poche righe un itinerario che comprenda l’attraversamento di diverse regioni italiane, per cui oggi ci occuperemo di un percorso più breve, particolarmente amato dagli appassionati. Qui però mettiamo le info stradali, che tornano utili.

Parti da Bolzano imboccando Via Roma e continuando su Ponte Roma. Prosegui lungo Via Galilei finché non raggiungi Via Val d’Ega, seguendo le indicazioni per Cardano. Da qua fatti la SS241 attraverso la valle dell’Ega, ammirando i primi panorami delle Dolomiti.
Continua verso Nova Levante seguendo la Via Carezza/SS241. Attraversa il Lago di Carezza, uno dei punti più suggestivi del percorso (vedrai), poi continua verso il Passo di Costalunga sulla Strada Dolomites/SS48. Qui inizia una parte del viaggio ricca di tornanti e, automaticamente, ottime viste.

Dopo il Passo di Costalunga devi scendere verso Canazei e imboccare la Via Col de Pin, mantenendo comunque la direzione sulla SS48. Attraversa Arabba e vai verso Livinallongo del Col di Lana tenendo la SR48 fino al Passo Falzarego, dove ti troverai immerso in un panorama meraviglioso (e pure qui, vedrai).
Da qua prosegui verso Cortina d’Ampezzo facendoti prima la SP24 del Passo Valparola e poi rientrando sulla SR48.

Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SS241, la SS48 e la SP24 del Passo Valparola.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.

Cosa vedere nella Grande Strada delle Dolomiti

Lago di Carezza, o Arcobaleno del Latemar, nella Grande Strada delle Dolomiti
Lago di Carezza, o Arcobaleno del Latemar, nella Grande Strada delle Dolomiti

Il nostro viaggio parte idealmente da Bolzano e punta subito in direzione Cardano, grazie alla Strada Statale 241: una strada storica, che un tempo percorreva il fondo della gola locale tra spettacolari pareti di roccia e che però oggi è stata sostituita da un tunnel per ragioni di sicurezza. Superata la frazione possiamo puntare fino a Nova Levante, ovvero il primo punto panoramico della tratta, da cui godrete di una vista più unica che rara del Gruppo del Catinaccio.
Vale sicuramente la pena di fare sosta a Lago di Carezza, luogo noto come il favorito di niente meno che l’imperatrice austriaca Elisabetta (che tutti conosciamo soprattutto con il nomignolo “Sissi”).

Uno spot sicuramente affollato, ma che merita di essere visto anche solo per godere del riflesso del gruppo montuoso del Latemar sulle acque del laghetto locale. Dopodiché possiamo attraversare il Passo di Costalunga raggiungendo così la Val Fassa. A questo punto sta a voi scegliere quanto sostare nella cittadina e se magari dedicare un piccolo detour in zona Canazei, oppure se puntare direttamente Passo Pordoi ed il confine con il Veneto (altro tratto privilegiato per osservare il Sassolungo in tutto il suo splendore).
Questo tratto della Grande Strada delle Dolomiti inizia a farsi impegnativo e conta la bellezza di 33 tornanti, ma vi permetterà di raggiungere due località deliziose quali Arabba e Livinallongo del Col di Lanna. Un’ultima meta a cui dedicare una sosta è sicuramente il Castello di Andraz, che potrete individuare pochi chilometri dopo il borgo ononimo, andando in direzione del Passo Falzarego.

Passo Falzarego, nella Grande Strada delle Dolomiti
Passo Falzarego, nella Grande Strada delle Dolomiti

Proprio da quest’ultimo è possibile arrampicarsi fino al Rifugio Lagazuoi (tramite funivia), per sperimentare quella che probabilmente è la terrazza panoramica più bella di tutto l’itinerario. Una location ricca di bellezza e di storia, se consideriamo che è stata reale luogo di combattimento tra reparti italiani ed austriaci durante la Grande Guerra.
Proprio il Passo di Falzarego è l’ultimo “ostacolo” da superare per chiudere questo breve viaggio alla scoperta della Grande Strada delle Dolomiti: raggiunta la Valle d’Ampezzo basterà infatti seguire le indicazioni fino a Cortina per ritrovarvi di colpi immersi nella bellezza della cosiddetta “Perla” del territorio. Scopri le Prealpi del Vercors, le ‘Dolomiti francesi’

Adriano Bocci
Adriano Bocci



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