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Castrovillari, incastonata nel cuore della Calabria, è un luogo dove passato e presente si intrecciano pesantemente. Il fascino lo si trova praticamente ovunque, dal vecchio Castello Aragonese, simbolo del potere e della difesa medievale, all’antica ferrovia Lagonegro-Castrovillari-Spezzano Albanese, un’opera ingegneristica ormai scomparsa ma che continua a vivere nella memoria collettiva. Collegava il sud della Lucania col nord della Calabria facendosi tutto il Massiccio del Pollino; offriva scorci meravigliosi, nata nel 1915 con vari pezzi inaugurati, sospesa purtroppo in maniera progressiva tra il ’52 e il ’78.
Ad ogni modo qui tra il forte che domina il borgo, ed il quel-che-doveva-essere-il-forte, ci sono varie cose da vedere oggi. La vecchia linea ferroviaria in parte è quel capolavoro della Ciclovia del Pollino che si fa il Parco Nazionale. Andiamo, TrueRiders?
L’itinerario di oggi parte da Scalea imboccando la SS 18 Tirrena Inferiore verso nord. Prosegui verso Via Attilio Pepe, e dopo che hai fatto il primo pezzo, svolta sulla SP1 e continua fino a incontrare la SP3. Da qua devi seguire le indicazioni per Santa Domenica Talao.
Continua poi su Via Piano/SP3 e dirigiti verso la SP9, che ti porta fino a Orsomarso. Devi farti la Contrada Scopari avvicinandoti a Mormanno, godendo di ottimi panorami specie per la come la Ciclovia dei Parchi della Calabria.
Da Mormanno devi seguire la Ciclovia sulla SS 19 delle Calabrie, poi entra sull’A2/E45 sfruttando le indicazioni per Morano Calabro. Una volta che sei uscito imbocca la SP241, che ti porta direttamente a Castrovillari.
Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SS 18, la SP1, la SP3, la SP9, la SS 19, la SP241 e l’autostrada A2/E45.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.
Castrovillari. Iosa53, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons
Siamo quindi in provincia di Cosenza, nella Conca del Re e ai piedi del Massiccio del Pollino. Castrovillari è una delle perle della Calabria settentrionale, dentro al Parco Nazionale del Pollino, il parco naturale più grande d’Italia, godendosi di una posizione strategica che la fa punto di partenza ottimo per esplorare un sacco di cose belle a livello di paesaggi. Sta a 362 metri s.l.m. con estati calde e inverni miti, ergo ottimo per andare all’aria aperta più o meno sempre.
Il patrimonio storico e culturale è altrettanto ricco. Ci sono dei luoghi simbolo che si riconoscono molto facilmente, seppure Castrovillari è famosa per il Castello Aragonese e per il Carnevale del Pollino, tra le manifestazioni più antiche della Calabria tutta. Economicamente parlando Castrovillari ha una vocazione agricola: eccelle per cose che sarai felice di mettere sotto i denti, ossia l’olio extravergine di oliva Bruzio DOP, la cipolla bianca e le rinomate pesche di Cammarata. Ma parliamo un po’ di cosa vedere a Castrovillari, shall we?
Castello Aragonese, Castrovillari. Mboesch, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, da Wikimedia Commons
Anzitutto Castrovillari è dominata dal maestoso Castello Aragonese, fortezza fatta nel 1490 per volere di Ferdinando I d’Aragona. Un tempo faceva da carcere ed ha mantenuto la struttura originaria (cosa non scontata): ha fatto da carcere dal 1495 fino al 1995. Domina le valli dei fiumi Coscile e Fiumicello serviva a rafforzare il controllo in una regione che spesso e volentieri era interessata da rivolte locali. Pianta rettangolare, quattro torrioni cilindrici che una volta erano protetti da un fossato più ponte levatoio. Tale ponte levatoio fa comunque da ingresso ed è sormontato da un pregevole stemma aragonese in stile fiorentino, sempre del quattrocento.
Santuario della Madonna del Castello a Castrovillari. Pierluigi Rizzo, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons
Sulla sommità di un colle c’è il Santuario di Santa Maria del Castello, fatto nel 1090, con una vista stupenda sul Pollino, fiume Coscile compreso. Nasce con l’intento di alzare una fortezza nel punto più alto della città, per protezione sia dai nemici che dai nemici interni. Durante i lavori di costruzione, secondo tradizione, è stata trovata un’immagine miracolosa della Madonna col Bambino, cosa che trasforma con volontà unanime il wannabe-castello a Santuario. Ogni anno celebrano appunto la festa della patrona il primo maggio. Nei secoli ha subito diverse modifiche e restauri, e da gennaio 2022 è diventato ufficialmente il Santuario – Basilica Minore Pontificia di Santa Maria del Castello. C’è molta (molta) arte lì dentro, ma vi lasciamo a questo link. Dico solo che c’è una statua di San Michele Arcangelo che è fenomenale.
Protoconvento Francescano, Castrovillari. Velvet, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, da Wikimedia Commons
Sulle stesse linee al centro città c’è il Protoconvento Francescano, il primo convento francescano in Calabria, risalente al 1220, oggi sede di eventi culturali e mostre che arricchiscono l’offerta turistica del luogo. C’è pure la Chiesa di San Giuliano dedicata al patrono. Il quartiere storico della Civita, la vecchia Castrovillari, ha palazzi antichi e belle piazze, con tanto di Museo Archeologico, il SiMuCCà, per i reperti di epoca preistorica, provenienti dalla necropoli protostorica di Bellu Lucoe, e quelli romani. Nel 2002 stava nel Protoconvento ma poi è stato messo in uno stabile fresh dal 2007.
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Una grossa e importante tradizione è il Carnevale di Castrovillari, con sfilate di carri allegorici, spettacoli di folklore e costumi variopinti, che si farà da febbraio 2025. Le sue origini sono al 1635, ma viene modernizato dalla Pro Loco e da un professore, Vittorio Vigiano, nel 1959. C’è un rituale specifico, la Sirinata d’a Savuzizza, che rende il tutto un appuntamento imperdibile. Cultura e festa, qualcosa di unico: guarda meglio il video qui sopra.
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