Un viaggio tra le Dolomiti è un’esperienza. Quando vai letteralmente in mezzo a certi panorami non puoi che essere felice per le strade scolpite dalla natura e dal tempo. In mezzo al gruppo montuoso della Marmolada ci sono i Serrai di Sottoguda, un canyon unico al mondo che semplicemente ti fa stare fermo e incantato a guardare le pareti rocciose vertiginose e le sue formazioni naturali. D’altronde siamo sulle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO (uniche al mondo). Che altro serve sapere per salire in sella, signori e signore? Ci facciamo i luoghi più iconici della zona o no?
Partendo da Piovene Rocchette imbocca Via Laguna e dirigiti verso la A31. Segui l’autostrada e successivamente percorri la SPV, la SP20, la SP26, e la SP641 in direzione di Località Sottoguda-Palue. Poco prima di arrivare svolta a destra sulla strada parzialmente a traffico limitato che conduce verso Sottoguda, tratto un po’ unico per atmosfera e paesaggi (poi vedi).
Poi da Sottoguda devi continuare lungo Località Sottoguda e svoltare sulla SP641. Questa ti porta ai Serrai di Sottoguda. Continua sulla direttrice fino al Passo Fedaia dove la strada si snoda in tutta bellezza. Qua devi seguire la Strada Regionale 203, la SP346, la SP81 e poi la SS50 per scendere verso San Martino di Castrozza.
Fatta la sosticina invece devi prendere la SS50 e continuare verso sud facendoti la zona di Fiera di Primiero. Segui la Strada Regionale 50 verso Lamon, e qua stai praticamente in un continuum di boschi e piccoli borghi. Dopo che sei arrivato a Lamon devi continuare sulla SP19 e poi sulla SS50bis, arrivando a Arsiè ai piedi delle montagne.
Procedi da Arsiè: imbocca la SS47 della Valsugana e segui la Tangenziale Est di Bassano del Grappa, poi prendi la SPV e la A31. Concludi il tutto rientrando a Piovene Rocchette.
Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la A31, la SP641, la SS50bis, la SS47 della Valsugana, e la SP19.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.
Serrai di Sottoguda, tra Rocca Pietore e Malga Ciapela
Le Dolomiti sono una catena montuosa stupenda e in grado di lasciare a bocca aperta. Pensate quindi quanto questa emozione, alla guida di una moto, può moltiplicarsi: luoghi spettacolari, valichi, passi tortuosi, tornati magici e montagne indescrivibili. Tutto questo (e molto altro) si può trovare tra le provincie di Trento e Belluno.
L’itinerario proposto sarà ben capace di portarvi a a Sottoguda, piccola frazione del comune di Rocca Pietore, in provincia di Belluno, dove si estende la gola dei splendidi Serrai. Cosa sono i serrai? Definirli un capolavoro scolpito da Madre Natura potrebbe rendere l’idea?
I Serrai di Sottoguda sono lunghi circa 2 chilometri, con delle pareti a picco alte centinaia di metri con poco spazio tra l’una e l’altra e poi le rocce capaci di formare voragini e le grotte levigate. L’itinerario parte dal raccordo di Piovene Rocchette – Chiuppano sito a ridosso dell’A32. Un’autostrada che permette di portare rapidamente nelle vicinanze di questa incantato angolo di Veneto.
Cosa importante: i Serrai di Sottoguda, dopo anni di chiusura dovuti ai danni della tempesta Vaia, sono stati finalmente riaperti questa estate tornando a regalare il loro antico splendore a noi tutti. Purtroppo al momento di scrittura di questo articolo sono temporaneamente chiusi per lavori di completamento, senza una data ufficiale di riapertura. È consigliabile verificare eventuali aggiornamenti sul sito ufficiale prima di programmare una visita.
Alleghe ed il Lago di Alleghe, bellissimo specchio d’acqua ai piedi della Marmolada
Si attraversa l’altopiano di Asiago elettrizzandosi tra le numerose curve immerse nei boschi. La strada è costeggiata di bellissimi abeti e faggi e, dopo un po’ di cammino, si arriva nella stupenda Riserva Statale delle Vette Feltrine. Qua ci si arrampica su un valico che farlo in moto è stupefacente: il Passo di Croce d’Aune.
Si continua a salire e ci si ritrova nei pressi del lago di Alleghe per poi finalmente giungere lo spettacolare Canyon di Serrai di Sottoguda per poi ributtarci in sella verso il Passo Fedaia ammirando l’incredibile Marmolada. Poi ancora un altro suggestivo valico di montagna, quello del Passo Fedaia. A questo punto si scende transitando per il Passo Rolle, Passo Valles e Falcade.
Sempre guidando sulla bella SP81 si arriva a San Martino di Castrozza, la località turistica (soprattutto quando c’è la stagione sciistica) è il luogo ideale per trascorrere una notte. Infatti, fino ad ora avete macinato la bellezza di 250 chilometri che, tra una pausa e una vista del panorama, possiamo convertire in oltre quattro ore di guida. In questo comune in provincia di Trento gli alberghi non mancano e neanche i ristoranti.
Se volete assaggiare un piatto tipico consigliamo gli strangolapreti. Sono gnocchi di pane raffermo e spinaci, insaporiti con uova, latte e sale. Questi gnocchetti vanno cotti nell’acqua bollente e si condiscono con grana e burro fuso. Sono un ottimo e leggero primo piatto, adatto a preparare l’appetito per le sostanziose portate di carne e selvaggina.
Un’altra veduta dei Serrai di Sottoguda, col torrente Pettorina che scava, sotto la Marmolada
Dopo aver ricaricato le pile con una bella dormita (e una ricca mangiata!) si scende percorrendo la SS50 e si attraversa Fiera di Primiero, Lamon e Arisiè. Si risconfina ancora nella provincia di Belluno per poi tornare giù a Piovene Rocchette, dove tutto ebbe inizio! Nel complesso è un giro di quasi 7 ore e di 357 chilometri.
Un centauro oltranzista potrebbe farlo anche in un giorno, ma il nostro consiglio è di “spezzarlo” a metà strada, godendosi così questi meravigliosi luoghi su due giorni!
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