Per la categoria progetti strampalati, quello che vi presentiamo oggi è sicuramente fuori da ogni previsione. Quante volte avete mai sognato di guidare una moto volante? Oggi sembra essere possibile grazie al prototipo di Pierre Ponchione, uno startupper che ha lanciato una vera e propria sfida. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Roberto Marmo, Pierre Ponchione e Paolo Marmo con il prototipo
Già nel 2018 lo startupper si era contraddistinto per un record alquanto importante. Era riuscito infatti a trasportare un carico di 200 kg con il megadrone Forvola e sulla base di quella esperienza ora lancia una sfida per il volo sportivo. Il modello che è stato realizzato è una monoposto elettrica, composta da materiali leggeri, come fibra di carbonio e compositi naturali. Se per una moto che vola potevamo aspettarci dei materiali che abbiano nelle loro caratteristiche, un peso abbastanza contenuto, ma una resistenza ottimale, è nel motore la vera sorpresa.
Non uno, ma ben 8 propulsori che riescono a dare la spinta necessaria per far decollare la monoposto elettrica e mantenerla sospesa in area. Naturalmente la forma non può essere quella di una moto come siamo abituati a conoscerle, ma somiglia di più ad una piccola navicella spaziale. Quello che sicuramente colpisce di più è la mancanza delle ruote e quindi non vi è la possibilità di un utilizzo ibrido con il terreno.
Dal punto di vista estetico somiglia molto alle speeder bike di Star Wars e come dichiara lo startupper, è in grado di alzarsi da terra fino a 300 metri. Capiamo subito che una guida in strada al giorno d’oggi sarebbe molto proibitiva per diversi aspetti. Il tema sicurezza è sicuramente al primo posto, ma anche la mancanza di infrastrutture non è un aspetto minore. L’obiettivo dichiarato per il momento non è quello di fare concorrenza agli aerotaxi del futuro, ma quello di lanciare un vero e proprio mercato a sé stante.
Il volo sportivo potrebbe essere una nuova disciplina soprattutto presente in diversi parchi a tema e si sta già vociferando il progetto di aprirne uno proprio in Piemonte. Sì perché il progetto di questa nuova moto è stato realizzato ad Asti, precisamente a Canelli.
Un veicolo di lusso che potrebbe essere presente anche in vari resort, sia come attrazione, ma anche come veicolo di trasporto per alcune tratte decisamente non convenzionali per dei normali mezzi di trasporto.
Parlando di lusso non possiamo non menzionare il suo prezzo. Premettendo che non sappiamo ancora quando e se verrà messa sul mercato, questa moto parte da un prezzo di listino di ben 160 mila euro. Una cifra da capogiro per u progetto destinato ad un mondo futuro.
Credit delle immagini: torino.corriere.it
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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