Importante percorso tra le montagne dell’entroterra e il mare, il Colle del Contrasto definisce una delle quasi-direttrici non ufficialissime nord-sud della Sicilia in moto.
Situato infatti in provincia di Messina permette di collegare la zona montuosa di Mistretta (un po’ sopra Enna) con la costa tirrenica-messinese. Un percorso oggi meno battuto che in passato, ma ancora di particolare interesse per la Fiumara d’Arte.
Ricalcando in parte il nostro percorso dei Nebrodi, approfittiamo della bellezza siciliana per raggiungere il Colle del Contrasto e proseguire poi verso l’entroterra messinese. Un percorso piuttosto semplice, dalla lunghezza di poco inferiore ai 60 chilometri ma che ovviamente può essere mutuato sulla base delle tante attrazioni della zona.
Partendo da Santo Stefano di Camastra, bel comune a metà strada tra Sant’Agata di Militello e Cefalù, deviamo sulla provinciale SP169bis che segue un percorso alternativo rispetto alla vicina, e più agevole, SS117. Quest’ultima, la cosiddetta Centrale Sicula, unisce proprio Santo Stefano di Camastra a Leonforte (Enna), rappresentando un importante sistema di collegamento nord-sud.
In circa 17 chilometri superiamo un ampio dislivello (partiamo infatti dal livello del mare), raggiungendo così il Colle del Contrasto. Una zona molto bella, ma priva di servizi: non aspettatevi ristoranti o alberghi, ma la natura in tutto il suo splendore.
Da qui proseguiamo alla volta della bella Mistretta, la cui altitudine la colloca solo poco più in basso del valico. Dopo una visita approfondita alle sue stradine, proseguiamo lungo la Provinciale 176 che ci porta, in 21 chilometri, fino a Castel di Lucio. Imperdibile la visita al Labirinto di Arianna, collocato a soli 2 chilometri dal centro urbano, in un insuperabile contesto verde. Qui vediamo lo scorrere del fiume Tusa, che sfocia nel Mar Tirreno dopo un percorso piuttosto lineare.
Per completare la visita al Colle del Contrasto in moto possiamo scegliere di ripercorrere la strada a ritroso o, sempre lungo la SP176, arrivare a Castel di Tusa (altri 22 chilometri). Ecco un altro itinerario originale per vivere il bello delle Madonie in moto.
Il borgo di Castel di Lucio, nel cuore dei Nebrodi. Ale Grutta foto / Shutterstock.com
La sella del Contrasto (l’altro nome del valico) mette in comunicazione tre comuni: Mistretta, Capizzi e Castel di Lucio.
È una strada di particolare interesse paesaggistico, immersa tra i fitti boschi della zona con uno sguardo attento al mare, che compare a nord. L’altitudine massima che raggiunge è di 1.127 metri, una quota abbastanza elevata per la regione.
In vetta, nel cuore dei Nebrodi occidentali, un cartello segna l’altitudine a 1120 metri sul livello del mare. Nei pressi del Colle del Contrasto c’è il Monte Castelli (appartenente al comune di Mistretta), alto 1556 metri: una zona ricca di piccoli stagni e pascoli, ricca in biodiversità.
Mistretta si trova a 970 metri sul livello del mare, immersa nel Parco dei Nebrodi, dei quali è detta la Sella. Borgo di neanche cinquemila abitanti, avrebbe origine addirittura in epoca fenicia. Molto interessante il suo centro storico, ricco di edifici in pietra e vicoli stretti dove la decadenza degli edifici è attrattiva a suo modo.
Tra i luoghi naturali da visitare il Lago Quattrocchi e le Cascate di Ciddia, nove salti d’acqua di cui il più alto raggiunge ben 35 metri di altezza.
A 1.100 metri di quota c’è Capizzi, uno dei comuni più alti dei Nebrodi, nonostante disti appena 20 chilometri dal mare. Si trova in una posizione strategica, alla stessa distanza da Palermo e Catania, in un contesto naturalistico di particolare pregio dove risaltano gli edifici nella pietra locale, di colore grigio chiaro.
Labirinto di Arianna prima del restauro. Castel di Lucio
Castel di Lucio, poco più distante, deve il suo nome originario (Castelluzzo) alla presenza di un piccolo fortilizio di epoca normanna. Poco fuori del comune si trova il Labirinto di Arianna, una grande opera di land art costruita nel biennio 1988-1989 su progetto di Italo Lanfredini, con Antonio Presti come committente e mecenate.
Il labirinto, una serie di muri a sviluppo concentrici di colore rosso intenso (recentemente restaurati), fa parte della cosiddetta Fiumara d’Arte ed è concepito per fungere da luogo attrattivo attraverso un messaggio artistico che coniuga mitologia, rispetto per l’ambiente e accenni filosofici al significato della vita.
Se vuoi goderti meglio il Labirinto di Arianna, fallo con un itinerario apposito.
Crediti copertina: Il labirinto di Arianna. Marcello Di Fiore, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons
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