Una strada d'altri tempi: tra le vette degli Appennini c'è un percorso che è un vero tuffo nel passato

Una strada d’altri tempi: tra le vette degli Appennini c’è un percorso che è un vero tuffo nel passato

Alessio Gabrielli  | 03 Dic 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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In una zona ricca di tesori naturalistici, il Passo dei Mandrioli è un valico che suscita sicuramente interesse nel motociclismo.  Il territorio appenninico nel quale si inserisce il Mandrioli era, già in passato, luogo di passaggio tra l’Emilia Romagna e la Toscana. Una mulattiera, infatti, permetteva di raggiungere Bagno di Romagna e Poppi, passando per il Santuario della Verna. Il valico di specie fu invece realizzato in epoca relativamente recente, e precisamente dal 1870 al 1882, su progetto di Alcide Boschi, come parte integrante della SS71 Umbro Casentinese Romagnola, che unisce Montefiascone a Ravenna.

Passo dei Mandrioli in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Per attraversare il Passo dei Mandrioli, il punto di partenza di questo itinerario è il borgo di Balze, un piccolo gioiello dell’Appennino romagnolo, nei pressi della  Sorgente del Tevere. Comincia la tua avventura in moto immergendoti in un paesaggio di dolci colline e boschi ombrosi. Il percorso inizia con un leggero saliscendi che ti invita a prendere confidenza con la strada, mentre l’aria frizzante di montagna ti accompagna. Man mano che avanzi, il panorama si fa sempre più suggestivo, con la vegetazione che si infittisce e le prime curve che richiedono un po’ di attenzione, ma che regalano puro piacere di guida.

Dopo circa venti minuti di viaggio, raggiungi il magnifico Passo dei Mandrioli, un luogo incantato che sembra uscito da una cartolina. Qui la strada si arrampica con eleganza lungo le pendici della montagna, offrendo una sequenza di curve fluide e panorami mozzafiato. Fermati un attimo al passo per ammirare la vista: da un lato, valli verdeggianti che si perdono all’orizzonte; dall’altro, pareti rocciose che testimoniano la forza della natura. È il momento perfetto per una pausa, magari per scattare qualche foto o semplicemente per respirare l’aria pura e rigenerante.


Passo dei Mandrioli, in moto sull’Appennino

La strada si addolcisce gradualmente, portandoti nel Casentino, una delle zone più affascinanti e meno conosciute della Toscana. Qui il paesaggio cambia, scendendo di quota, le montagne lasciano spazio alle colline, con antichi borghi e abbazie solitarie. Il ritmo della guida diventa più rilassato, invitandoti a godere della bellezza che ti circonda.

Per l’ultima tappa di questo breve itinerario, arrivi a Poppi, uno dei borghi medievali più belli d’Italia. L’imponente Castello dei Conti Guidi, con la sua elegante torre e le mura merlate, domina il paesaggio e sembra darti il benvenuto. Parcheggia la moto e passeggia per le stradine acciottolate, lasciandoti avvolgere dall’atmosfera d’altri tempi. Concludi la giornata con un pasto tipico in una delle trattorie locali, dove i sapori autentici della Toscana celebreranno degnamente il tuo viaggio.

Il valico di crinale dell’Appennino: Passo dei Mandrioli


Passo dei Mandrioli: la cartellonistica segnaletica è completamente coperta dagli adesivi di motociclisti e non solo

Il Passo dei Mandrioli raggiunge una quota non particolarmente alta, 1.173 metri sul livello del mare.  La zona, caratterizzata da un significativo patrimonio geologico, si divide tra la zona degli Scalacci (delle conformazioni sedimentarie tipiche della zona) e il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Il percorso, che è “di crinale” (ovvero passa sul fianco della montagna) è punteggiato di alcuni luoghi interessanti, come l’antica casa del pittore Giovanni Marchini, l’edificio dell’albergo-ristorante Raggio, e il podere Recetto. Il dislivello complessivo della strada (sul lato che parte da Bagno di Romagna) è di 675 metri, con una pendenza variabile dal 6 al 10%.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport



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