Panorami magnifici che toccano il mare e i monti, quasi fosse un menù di un ristorante. Ma non si mangia, o almeno lo si fa solo una volta giunti sulla vetta. Quale, direte voi? Ovviamente quella del Col Visentin, una delle più impegnative salite del Veneto e, allo stesso tempo, quella che conduce verso un panorama davvero straordinario, frutto di un regalo che Madre Natura ha fatto a tutti noi, collocando una vetta di quasi 2000 metri su una zona invece piuttosto pianeggiante. Senza impedimenti, se non quelli di un off road per verità neanche così difficile, ma che ripagherà fango e polvere con il suo aspetto brullo eppure irrinunciabile. Pronti a partire?
La salita al Col Visentin, a partire dalla provincia di Treviso, è bella anche perché è piuttosto impegnativa: ha una pendenza media del 10%. Inizia nei dintorni di Vittorio Veneto ed è particolarmente severa subito dopo l’imbocco della strada verso la vetta (pendenza 20%). La lunghezza dell’intera salita è di circa 18-19 chilometri, di cui gli ultimi 4 km sono su fondo sterrato (prevalentemente pietroso, dunque non semplicissimo).
L’itinerario che ti proponiamo parte da Treviso, che è facilmente raggiungibile attraverso l’autostrada A27 Venezia-Belluno. In alternativa, se vuoi limitarti solo alla salita del Col Visentin, puoi affrontarla direttamente a partire da Conegliano Veneto o Vittorio Veneto, che sono raggiungibili attraverso la stessa autostrada.
Da Treviso prendi la strada statale SS13 in direzione Conegliano. Subito dopo aver attraversato il torrente Crevada e prima di entrare nell’abitato cittadino, trovi una rotonda: prendi la seconda uscita imboccando la Variante SP38, poi alla rotonda successiva prendi la prima uscita su Via Einaudi, e gira subito a sinistra su Via Ortigara. Tieniti sulla destra e imbocca Via del Marsiglion (poi Via della Guizza) che ti conduce fino a Rua di San Pietro di Feletto. In corrispondenza del Capitello della Vergine gira a destra in Via Pascoli e alla successiva rotonda imbocca la SP635 verso Tarzo. Arrivato di fronte ai Laghi di Revine gira a destra, e continua tenendo il lago sulla tua sinistra. Imbocca a destra la SP35 che attraversa l’abitato di Revine. Giunto alla località di Longhere gira a sinistra in Via Longhere, e poi subito a destra in Via del Landro. È qui che inizia la vera salita verso il Col Visentin!
(Se invece vieni da Vittorio Veneto, ti basta attraversare la cittadina sulla SS51, e poi in prossimità della Chiesa di Santa Giustina girare a sinistra sulla SP35 che ti porta allo stesso punto di Longhere).
La prima parte è molto ripida, e ti costringerà a tornanti e curve a gomito. La seconda metà della strada percorre la cresta della montagna, con una pendenza leggermente inferiore. Gli ultimi 4 km sono i più impegnativi: un tratto lento e laborioso su fondo sterrato. E poi, finalmente, la vetta: il Col Visentin.
Non solo il santuario di Santa Augusta: da Vittorio Veneto il Col Visintin si ammira in tutta la sua brulla imponenza
Il Col Visentin è un colle di un’altitudine di 1764 metri sulla cui sommità si trova un rifugio – il Rifugio V Artiglieria Alpina, anche conosciuto come Rifugio Col Visentin – circondato da alcuni ripetitori e antenne. Certo non la migliore accoglienza possibile per chi arriva in vetta, ma la collocazione strategica di questa montagna, che si trova proprio al confinee tra la provincia di Belluno e la provincia di Treviso, in posizione dominante sulla Val Lapisina, è servita e ancora oggi lo fa in questo senso.
Scalare il Visentin dal versante bellunese (nord) permette di godersi pendii sinuosi e panoramici che scendono verso la Valbelluna; al contrario, il versante trevigiano (sud) è più aspro e ripido e si affaccia sulla pianura, includendo alcuni luoghi particolarmente noti come Conegliano, Vittorio Veneto e spaziando nelle giornate più soleggiate finanche a Treviso, il capoluogo di questa provincia così strategica del Veneto.
Qualunque sia la zona o il versante scelto, il panorama è spettacolare sempre, poiché da qui nelle giornate serene si può allungare lo sguardo fino alle cime delle Dolomiti, al monte Pizzoc, al golfo di Trieste, alla laguna di Venezia, ai Colli Euganei e all’altopiano del Cansiglio. Insomma, come cogliere 360 piccioni con una fava, uno per ogni grado al quale arriveranno i vostri occhi.
Non solo per i motociclisti, ma anche per gli escursionisti il Col Visentin è una bella mèta. A questo proposito, una passeggiata “classica” è quella che parte dall’Alpe del Nevegal – stazione sciistica e punto di riferimento del turismo alpino – e sale fino al Col Visentin. Una gita di bassa difficoltà, che è fattibile sia nella bella stagione che nei mesi più freddi (con le ciaspole se c’è la neve).
La partenza è dal Rifugio Casera lungo la Faverghera (1030 m.s.l.m.), e conduce attraverso il “Sentiero delle Creste” fino al Rifugio Col Visentin.
Un’altra possibilità – stavolta sul versante trevigiano – è partire dal Pian delle Femene sopra il lago di Revine seguendo il sentiero TV1, e arrivando così al Col Visentin.
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