La campagna friulana è un luogo dove il tempo sembra rallentare, immerso in un paesaggio di campi verdi e borghi storici che intrecciano le storie di nobili e contadini. Tra questi, Cordovado si distingue come uno dei borghi più affascinanti della regione, e non a caso vanta l’appartenenza al circuito dei Borghi Più Belli d’Italia. Con le sue ville, i giardini e le atmosfere risorgimentali che hanno ispirato il romanzo Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo, è la mèta perfetta per scoprire il cuore del Friuli Venezia Giulia.
Partiamo per un giro ad anello di circa un’ora tra Veneto e Friuli. Da Portogruaro vai verso nord lungo Viale Pordenone / SR251, e successivamente imbocca l’autostrada A28 Portogruaro – Conegliano. Esci all’altezza di Sesto al Reghena, che dista un quarto d’ora dal punto di partenza. Continua su Via Levada / SP16 e poi Via Bosco, SP76 e infine SR463: in dieci minuti sei a Cordovado. Dopo esserti preso tutto il tempo che vuoi per la visita, e torna in sella per continuare sulla SP13: appena quattro km e sei a Morsano al Tagliamento. Costeggia il fiume su SP8, SP75, SP73 per arrivare a Latisana. Da qui imbocca la statale SS14 che ti riporta dritto al punto di partenza, Portogruaro.
Si trova in Friuli in provincia di Pordenone, al confine col Veneto, e conta circa 2.500 abitanti. A partire dal suo insediamento medievale, passando per le ville rinascimentali e gli scorci romantici del suo centro storico, Cordovado è un piccolo gioiello che custodisce un’atmosfera d’altri tempi.
Il cuore storico del borgo è il Castello di Cordovado, un complesso fortificato di origine medievale, oggi trasformato in un’elegante residenza privata. Anche se l’interno non è accessibile al pubblico, il parco che circonda il castello è visitabile in particolari occasioni e mostra la bellezza dei suoi giardini curati (è anche chiamato Castello delle Rose per i fiori che qui vengono coltivati) e un’atmosfera che riporta a epoche in cui nobili e dame passeggiavano lungo i viali alberati.
Il Castello di Cordovado.
Un’altra perla del borgo è Villa Freschi Piccolomini, dimora storica che si affaccia sul centro del paese. Questa villa è un esempio perfetto dell’architettura veneziana rurale, con un parco che invita a fare una passeggiata rilassante tra alberi secolari e prati fioriti. Spesso ospita eventi culturali, rendendola un punto di riferimento per chi visita Cordovado.
La chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, con il suo campanile svettante poco distante dal borgo fortificato, è uno degli edifici più antichi di Cordovado. È chiamata anche “Duomo Vecchio”. Al suo interno si possono ammirare affreschi e opere d’arte sacra.
Ingresso al borgo medievale di Cordovado.
A Cordovado è ambientato uno dei romanzi più importanti dell’Ottocento italiano: Le confessioni di un italiano, di Ippolito Nievo. In paese è stato istituito un parco letterario che unisce idealmente i luoghi nievani: sono Casa Provedoni e Vecchio Duomo, il Mulino di Stalis, la Fontana di Venchieredo, il piazzale della Madonna.
Passeggiare per le strade del centro storico di Cordovado è fare un salto indietro nel tempo. Case in pietra, cortili fioriti e archi medievali offrono scorci meravigliosi che invitano a fermarsi per una foto. Ma è bello anche esplorare le aperte campagne accompagnano il fiume Lemene: le rive sono perfette per tranquille passeggiate tra il mormorio dell’acqua e la vegetazione rigogliosa. A pochi chilometri si trovano località come Sesto al Reghena, famoso per l’abbazia benedettina, e San Vito al Tagliamento, con le sue piazze e i suoi portici caratteristici. Lungo le strade sul Tagliamento potrai scoprire luoghi favolosi del Friuli!
Il borgo medievale di Cordovado.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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