L’Arno e il suo scorrere lento verso il Mar Tirreno sono parte del fascino della Valdinievole, vallata del Pistoiese, in Toscana. Un territorio prevalentemente pianeggiante, un terzo della superficie della provincia di Pistoia. I corsi d’acqua, sì, ma anche elementi naturalistici e storici come del resto in questa regione se ne trovano a bizzeffe. Sebbene non sia terra di fama turistica come la Val d’Orcia, e la vicinanza a Firenze proietti su di lei una certa ombra, c’è una terra ricca di curiosità che ti aspetta.
La Val di Nievole (così può anche essere detta) è effettivamente protagonista sulla scena della Toscana. Leonardo da Vinci, le preziose ceramiche, le antiche terme e non solo. C’è molto da vedere e altrettanto da scoprire in questo scorcio della regione. Pronto a partire?
83 chilometri circa, per due ore di viaggio soste escluse (ma ce ne saranno diverse). È il nostro itinerario nella Valdinievole, che parte da Montelupo Fiorentino e arriva a Pistoia. L’itinerario è piuttosto semplice e prevalentemente pianeggiante, ma non per questo privo di piacevoli scorci e sorprese. Partiamo da Montelupo Fiorentino, alle porte di Empoli e seguiamo la SP13 che in circa 18 chilometri ci porta a Vinci.
Da qui, una breve deviazione di campagna ci porta ad Anchiano, dove scoprire la casa natale di Leonardo. In città si può visitare invece il Museo Leonardiano, nel quale sostiamo prima di riprendere il cammino lungo la Provinciale 123. Prossima tappa è Monsummano Terme, e qui arriviamo già nel cuore della Valdinievole.
Invece di raggiungere subito Montecatini, facciamo una piccola deviazione verso Pescia, dalla quale si gode un suggestivo panorama sulla zona circostante. Merita una visita Villa Garzoni, con i suoi giardini che, nel corso dell’Ottocento, furono curati da Carlo Lorenzini. Il nome non vi dice nulla? Stiamo parlando di Carlo Collodi, l’autore de Le avventure di Pinocchio, uno dei libri più amati al mondo.
Siamo quasi arrivati alla conclusione del nostro itinerario in Valdinievole: ritornando sulla Via Lucchese sostiamo a Montecatini Terme, per scoprire le belle architetture Liberty dei complessi termali e, con un breve tratto autostradale, giungiamo a Pistoia, meta finale del viaggio.
Una suggestiva veduta di Monsummano Terme
L’abbiamo già detto: la Valdinievole appartiene alla provincia di Pistoia, ma è vicinissima a Prato e Firenze. Un territorio prevalentemente pianeggiante, segnato dallo scorrere del torrente Nievole e del fiume Pescia. La zona, strategica nei collegamenti tra il fiorentino e la costa toscana (vi passa la SS435 Lucchese, ed è sfiorata dall’Autostrada A11 FI-PI-LI), è ricca anche dal punto di vista produttivo. Giungendovi da Prato o da Lucca, equidistanti da Pistoia, se ne apprezza l’eterogeneità del territorio, con le vette dell’Appennino e del Mugello lontane solo qualche decina di chilometri.
Monsummano e Montecatini sono due tappe del nostro itinerario nella Valdinievole. Soprattutto, però, sono tra le località termali più celebri della Toscana. Monsummano Terme, con i suoi 21mila abitanti, è il comune più popoloso della provincia. Una stazione climatica ricca di testimonianze del passato, come la Villa Medicea di Montevettolini o il Castello di Monsummano Alto. Le acque delle fonti termali di Grotta Giusti e Grotta Parlanti, che sgorgano a circa 35 °C, sono ideali per reumatismi, infiammazioni e malattie della pelle.
Terme Tettuccio, Montecatini, un complesso monumentale tra i più belli della località toscana
Montecatini Terme, celeberrima località amata già dai Medici nel XIV secolo, divenne meta per i turisti della salute nel corso dell’Ottocento e del primo Novecento, con le terme Excelsior, La Fortuna, Tettuccio e Torretta. Quelle di Montecatini sono acque generalmente consigliate per favorire la cura di intestino, stomaco e fegato: favoriscono la digestione, riducono la stipsi e sono ottime anche per bagni terapeutici.
L’antico complesso della Villa medicea dell’Ambrogiana, Montelupo Fiorentino, Toscana
Pur non appartenendo alla Valdinievole storica, alcune delle località inserite in questo itinerario meritano sicuramente una visita. Tra queste c’è Montelupo Fiorentino, celebre per la produzione delle ceramiche artistiche. Le ceramiche montelupine, una delle quali è conservata al Getty Museum di Los Angeles, pare che risalgano addirittura al Duecento. Se ne trovano testimonianze sparse in tutto il mondo, e la loro storia è raccontata nel museo della ceramica di Montelupo.
La città è però celebre anche per la Villa medicea dell’Ambrogiana, tenuta di campagna che Ferdinando I de’ Medici acquistò a fine Cinquecento e che, per quasi due secoli (dal 1830 circa al 2017), ha avuto le funzioni di una casa di cura mentale, come manicomio criminale prima e come ospedale psichiatrico poi.
Vinci, Casa natale di Leonardo da Vinci. Località Anchiano, poco sopra
Spostandoci verso nord c’è Vinci, città indissolubilmente legata al genio di Leonardo di ser Piero, artista e inventore vissuto tra il 1452 e il 1519. La casa natale di Leonardo, nella frazione di Anchiano, è visitabile ancora oggi: si tratta di un modesto edificio colonico, forse una dependance della vicina Villa del Ferrale. Riaperta nel 2012 dopo lunghi restauri, ospita una interessante collezione di opere e ricordi legati a Leonardo da Vinci.
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