Tra montagne che sembrano voler sfiorare il cielo, è in questa valle del Trentino che si trova il "paese in legno" celebre per le sue terme

Tra montagne che sembrano voler sfiorare il cielo, è in questa valle del Trentino che si trova il “paese in legno” celebre per le sue terme

Adriano Bocci  | 13 Nov 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
Le Dolomiti a Pozza di Fassa
Ascolta i podcast
 

Nel cuore del Trentino, tra le cime dolomitiche che sembrano toccare il cielo, c’è un piccolo gioiellino tutto di legno incastonato nella Val di Fassa. Il paese in legno che è ben noto per le sue terme si chiama Pozza di Fassa ed è un borgo specificatamente ottimo per chi vuole una meta di relax. Puro, semplice, autentico e senza troppi ghingheri: la sorgente solforosa Aloch, unica del Trentino, alimenta i centri benessere del paese che diventa in automatico un punto di riferimento per il turismo termale. Oggi come sempre siamo mototuristi e oggi come sempre Pozza non è solo questo: punto di partenza ideale per il viaggetto di oggi e per scoprire tante bellezze della valle che profuma di autenticità alpina e canederli.

Pozza di Fassa in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

L’itinerario inizia a Selva di Val Gardena dove ti si apre da subito il cuore delle Dolomiti con certi panorami che sembrano dipinti, però partiamo. Si procede in direzione sud-est lungo la Strada Meisules/SS242 verso S. da Nives. Scorci bellissimi sulle montagne circostanti, ma sei agli assaggi; continua ed entra sulla Strada Dolomites/SS48 seguendo le indicazioni per Modena, Canazei e la Val di Fassa. Questo tratto è giusto per chi favorisce le curve ampie e dolci, col panorama che a ogni tornante cambia. Arriva alla rotonda e prendi la prima uscita per entrare a Via di Parèda/Strada Dolomites/SS48 che ti porta in un borgo pittoresco di nome Canazei, una bella perla delle Dolomiti.
Riprendi il viaggio verso Pozza di Fassa. La Strada Dolomites/SS48 porta su paesaggi sempre più aperti finché non arrivi al borgo, famoso per le terme e l’ospitalità alpina. Da Pozza di Fassa devi continuare ancora sulla SS48 che poi diventa Strada Riccardo Löwy e porta a Moena, l’ultima tappa di oggi: entrando in paese si seguono le indicazioni per Piaz de Sotegrava e Strada de Cernadoi, cuore del borgo.

Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SS242 e la SS48.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.

Come è la Pozza di Fassa? Ecco cosa fare al cuore del benessere delle Dolomiti

Pozza di Fassa
Pozza di Fassa
Pozza di Fassa, a 1.430 metri di altitudine, è un rinomato luogo di benessere e relax che sta nel cuore della Val di Fassa. Una delle sue caratteristiche più distintive è la presenza della sorgente solforosa Aloch, l’unica in Trentino. Sgorga dalle rocce del Gruppo dei Monzoni e la si usa alle Terme Dolomia, classificata come solfureo-solfato-calcico-magnesiaca-fluorata (dillo velocemente), una combinazione di sali minerali che la rende particolarmente benefica per la salute.
Senza dettaglieggiare inutilmente, è indicatissima per acne, dermatiti e patologie respiratorie con le inalazioni termali. La si usa molto ber i dolori reumatici e osteoarticolari oltre ai classici trattamenti estetici e la riabilitazione motoria.
Famoso per l’architettura in legno (tenuto molto in vita da certi maestri, Mobili Calligari e Ivo Zulian, scultore artigiano), Pozza di Fassa è bello in ogni stagione, perché in inverno chi ama gli sci ha il paradiso nel comprensorio Val di Fassa-Carezza, dove puoi fare lo sci notturno sulla pista Aloch di 1.6 km che viene illuminata ogni mercoledì e venerdì sera tra le 19.30 e le 22. Sta nello Stadio Sciistico di Pozza di Fassa. Se non vai di scii puoi sempre andare di ciaspole nei boschi, escursioni in motoslitta o con una carrozza trainata da cavalli.

Considera che se ci vai da solo e poi ci vai in famiglia o in coppia ci sono gli snowpark e le piste per bob slittini. Se invece vuoi andarci in estate Pozza di Fassa è la partenza per le escursioni alla Val San Nicolò con prati, baite e sentieri che portano ai rifugi alpini. Spesso ci vanno in mountain bike.
Altra cosa da nominare è una piccola tradizione: il giovedì in inverno è il giorno del mercato settimanale. I mercati in estate invece animano a rotazione i vari paeselli della valle, che puoi in parte vedere, perché Pozza di Fassa è circondata dalle cime più iconiche delle Dolomiti, cioè il Catinaccio, il Sassolungo, la Marmolada, il Sella e i Monzoni. Uno spettacolo che parla da solo.

Cos’altro vedere lungo il percorso: Selva di Val Gardena, Canazei, Moena

Selva di Val Gardena di notte
Selva di Val Gardena di notte
Il percorsetto di oggi tra le Dolomiti fa vedere anche certi luoghi molto belli in termini di paesaggi. In primis, la partenza è da Selva di Val Gardena, che se non conosci è un borgo molto iconico per alcuni sentieri escursionistici (principalmente il Passo Sella, un valico alpino a 2.240 metri che collega la Val Gardena con la Val di Fassa) e per le botteghe artigiane di pura tradizione ladina. Da vedere a Selva di Val Gardena c’è la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria ad Nives, edificata nel 1503, e le rovine del Castello Wolkenstein con una bella vista.
Continuando a sud si arriva a Canazei a 1.465 metri, che è circondato dalla Marmolada, il Gruppo del Sella e il Gran Vernel. C’è da vedere la Chiesa di San Floriano del XV secolo, gotica alpina e interni affrescati, ed il Museo Ladino di Fassa, vicino al centro storico, con le esposizioni sull’artigianato e l’abbigliamento tradizionale.

Controlla sul sito le aperture; a escursioni c’è il sentiero Viel del Pan con le viste sulla Marmolada e sul Lago di Fedaia.
Il percorso finisce a Moena, la Fata delle Dolomiti, un borgo fiabesco all’ingresso della Val di Fassa ed è circondato dal Latemar e la Vallaccia. Il centro storico è bello colorato, e qui devi vedere la Chiesa di San Vigilio col campanile gotico e gli affreschi di Valentino Rovisi, ma pure la vicina Chiesetta di San Volfango con un soffitto barocco in legno. Moena forse lo conosci per il Puzzone di Moena, formaggio DOP molto intenso e aromatico, simbolo gastronomico del Trentino. Attenti al freddo!

Adriano Bocci
Adriano Bocci


Articoli più letti

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur