Curve dolci che si snodano tra colline dorate, l’aria un po’ frizzante (anzi, con un po’ di friccicorìo) che scivola sotto al casco nuovo e il profumo di terra che accompagna mentre macini chilometri. Il ricordo di quel vino rosso buonissimo che hai avuto occasione di bere solo un paio di volte, o forse nemmeno una, è la promessa che Olevano Romano fa a visitatori e motociclisti in cerca di meditazione: oggi non siamo a Roma, da cui Olevano Romano dista 52,4 km, ma bensì in una delle belle parti verdi del Lazio, verso un gioiellino incastonato sul Monte Celeste che offre viste sull’Alta Valle del Sacco e sui Monti Prenestini. Sembra un dipinto dell’Ottocento, tra stradelle ciottolanti e un Castello Colonna che si domina quei vigneti a perdita d’occhio. Foliage, vino e quella bellezza che lo ha reso una tappa del leggendario Grand Tour dell’800: vieni a farti un goccio di Cesanese DOC, Truerider, che l’autunno lo si festeggia anche così.
Per raggiungere Olevano Romano e proseguire fino a Genazzano, il viaggio inizia a Tivoli. Da qui, procedi lungo la SS5 in direzione est, seguendo le indicazioni per Vicovaro. Una volta arrivato a Vicovaro, continua sulla stessa strada e prendi Via Roma/SP36a, proseguendo fino a Via San Rocco per raggiungere Anticoli Corrado. Da Anticoli Corrado, segui Via Roma verso la SS5, poi prendi la SR411 in direzione di Subiaco e prosegui lungo Contrada Campo D’Arco fino a Rocca Santo Stefano, seguendo la SP63a. Da Rocca Santo Stefano, continua su Via Roma/SP63a, poi prendi Via S. Francesco/SP62a e segui Viale V. Veneto e Via Roma per arrivare a Olevano Romano. Da Olevano Romano, prosegui lungo Via Sandro Pertini e prendi Via S. Martino Annunziata, quindi continua su Contrada Scrime e Via Maremmana Superiore. Infine, alla rotonda, imbocca Via Giuseppe di Vittorio/SP13a per raggiungere la destinazione finale a Genazzano.
Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SS5, la SR411 e la SP63a.
Per l’itinerario diretto su Maps tocca qui.
Castello Colonna di Olevano Romano, Lazio
Adagiato sui Monti Prenestini e affacciato sulla Valle del Sacco, Olevano Romano è un gioiellino medievale del Lazio che profuma di Cesanese ed ha una popolazione di 6.367 abitanti. Arrampicate tra le colline di ulivi e vigneti si fanno spazio, dolcemente, le strade sinuose che su due ruote sono godibili al massimo per i panorami che regala e la voglia di vino che cresce ogni secondo che passa per i tanti vigneti. Come ogni borgo medievale che si rispetti, il centro è un intreccio di vicoli acciottolati e case di pietra che si arroccano vicino a mura antiche.
Chi domina il panorama è il Castello Colonna, o meglio i suoi resti, un bel complesso che ricorda il passato strategico del paese: simbolo del patrimonio medievale è una fortificazione su uno sperone roccioso del XIII secolo che nasce sotto i Benedettini e poi passò ai Colonna e poi agli Orsini e ai Borghese. L’ultimo signore è stato Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone. Oggi come oggi il castello tra la torre baronale e il Palazzo Colonna (Palazzo Colonna-Marcucci) è uno splendore, restaurato negli anni ’70 e ospitante mostre e convegni.
Olevano Romano, interno del paese. Giambattista Lazazzera / Shutterstock.com
Ciò che vuoi vedere, oltre al Castello Colonna e al Palazzo Colonna, riguarda l’arte. Nel XIX secolo diventa una tappa prediletta del Grand Tour attirando artisti principalmente tedeschi e francesi, ispirati dalla luce unica e dalle inebrianti bellezze di Olevano, e tale legame vive col Museo Centro Studi sulla Pittura di Paesaggio Europeo del Lazio che ha le opere di quegli artisti (Museo Civico Pinacoteca). Ma a parlare di bellezze inebrianti non c’è modo di non nominare una delle cose per cui Olevano Romano è ben noto: il vino Cesanese, un rosso DOC con gli aromi speziati e fruttati che si fa dai vigneti che circondano il paese.
Molte cantine offrono degustazioni con profumi che si sentono già per strada, ma in caso non riesci a far l’itinerario, puoi prenderlo qui. Ma a proposito di degustazioni, se ti chiedi cosa mangiare a Olevano Romano prova gli gnocchi a coda de soreca (gnocchetti allungati coi sughi caserecci) e un po’ di polenta con le spuntature di maiale che per togliere via il freddo è vitale. Se hai fame veloce puoi andare di panino ciociaro bello massiccio coi broccoletti ripassati, peperoncino e formaggio o, per rimanere in tema, il coniglio alla ciociara che si aromatizza con rosmarino, acciughe e peperoncino. Colpo di grazia di crostata di ricotta. Se invece vai per una bella pausa tutta nel foliage autunnale non puoi perderti il Bosco della Serpentara con le querce secolari che è descrivibile semplicemente come un rifugio di pace che per una passeggiata da soli o a due è irrimediabilmente un must, ché i sentieri che si fanno colline e vigneti regalano scorci incantevoli in ogni stagione.
Castello Colonna, Genazzano, Lazio
In caso (succede, succede eccome) hai bisogno di fermarti per ammirare il panorama e far diventare verde qualcuno per le foto che metti sui social (siamo su Instagram e Facebook), considera che hai un sacco di opportunità per vedere varie cose. Partendo da Tivoli non puoi perderti i tesori che hanno reso celebre questa cittadina: Villa d’Este coi suoi giardini e fontane monumentali e Villa Adriana, residenza dell’imperatore Adriano, entrambe Patrimoni dell’UNESCO. Per chi ama la natura, una passeggiata tra le cascate e i sentieri di Villa Gregoriana è un’esperienza a sé stante.
Proseguendo verso Vicovaro una pausa all’Eremo di San Benedetto, scavato nella roccia, può regalarti un momento di meraviglia mentre la Chiesa di San Giacomo offre uno spaccato di arte sacra locale. A Anticoli Corrado, il borgo degli artisti, una visita al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea ti dà una bella panoramica della tradizione creativa della zona e i vicoli del centro storico non sono affatto male.
Quando arrivi a Rocca Santo Stefano puoi esplorare i resti del castello o entrare alla Chiesa di San Pietro, ma poi arriverai a destinazione. Dopo la destinazione però arrivi a Genazzano e qui puoi fare un bis con il Castello Colonna di Genazzano (che in realtà è il Palazzo Baronale ma lo si conosce anche come Castello) ben maestoso e che ha vissuto giusto qualche trasformazione rinascimentale. A poca distanza in effetti però c’è il Santuario della Madonna del Buon Consiglio che è ricco di affreschi e finisce il viaggio da fare in giornata di oggi. Prendi la moto, ma non prendere freddo.
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