Yamaha MT-09 Y-AMT (2024) - Prezzo, velocità massima, scheda tecnica - TrueRiders

Yamaha MT-09 Y-AMT (2024): prezzo, velocità massima e scheda tecnica

Adriano Bocci  | 12 Ott 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
Yamaha MT-09 Y-AMT (2024) sfondo Monte Fuji
Ascolta i podcast
 

Simbiosi con l’oscurità. La Yamaha MT-09 Y-AMT (2024) è la perfetta unione tra uomo e macchina, nata per chi vuole l’adrenalina su un altro livello. Grazie al motore CP3 EU5+ da 890 cc e a una configurazione di cambio unica che si adatta al tocco delle dita risulta una bestia perfettamente controllabile in ogni curva e rettilineo, come poche altre riescono a fare. L’innovativo sistema di cambio manuale al manubrio assieme all’opzione automatica fa scegliere la precisione al rider, anche se l’opzione automatica è fatta così precisa che è quasi meglio di quella manuale. Bellezza, tecnologia avanzata, classicona connettività MyRide e un design specificatamente intuitivo la fanno essere più semplice da guidare del previsto. No distrazioni, no problem.

Prestazioni e specifiche tecniche

Yamaha MT-09 Y-AMT (2024) su circuito
La Yamaha MT-09 Y-AMT è equipaggiata con un motore CP3 EU5+ DA 890 cc a 4 tempi, raffreddato a liquido, col DOHC e 4 valvole a cilindro. La configurazione a 3 cilindri in linea da 890cc è un’ottima combinazione di potenza e reattività (centrale ad una Hyper Naked) con una potenza massima di 87,5 kW (119 CV) a 10.000 giri/min e una coppia massima di 93,0 Nm a 7.000 giri/min. Ottimo insomma per una guida sportiva con un sound unico, ma comunque efficiente: a livello di consumi c’è dichiarato un valore di 5 l/100 km ed emissioni di 116 g/km. Ergo, Euro 5+. Il serbatoio è di 14 litri e l’olio motore di 3 litri e mezzo. Per lunghi percorsi va alla grande, leggasi: 280 km con un pieno.

Il cambio a 6 marce ha una trasmissione sempre in presa e il pilota può scegliersi due modalità: il cambio manuale MT che dà un controllo preciso e immediato direttamente dal manubrio e il cambio automatico AT per una guida più rilassata. Quella automatica in sé ha due opzioni, la D+ per un cambio aggressivo e la D per una guida più liscia per le distanze lunghe e i tragitti urbani. Certo, però, che in certe curve o decelerazioni improvvise la modalità automatica non risponde sempre come farebbe un cambio completamente manuale, chiedendo una transizione alla modalità MT per un controllo più tempestivo. Una nota negativa è l’abitudine che si ferma sempre in prima marcia, poiché manca di un freno di stazionamento automatico, che lascia un po’ perplesso se devi parcheggiare in pendenza.

Parliamo però di sistema frenante che ha una pompa radiale Brembo e dà prestazioni ad hoc con due dischi anteriori da 298 mm che sfruttano pinze a quattro pistoncini, mentre c’è un disco posteriore da 245 mm. Frenata sicurissima e ben controllabile. Invece a livello di sospensioni abbiamo la parte anteriore che usa una forcella a steli rovesciati da 41 mm mentre dietro c’è un forcellone oscillante coi leveraggi progressivi che assorbe molto bene le asperità della strada.

E sì, è disponibile depotenziata per patente A2 limitata a 35 kW, cioè 47,6 CV a 6.000 giri/m. C’è pure la versione A2 illimitata a 70 kW, cioè a 95,2 CV a 9.000 giri/min.

Design ed estetica

Yamaha MT-09 Y-AMT (2024) è aggressiva, decisa, ispirata sul Lato Oscuro del Giappone. Il Dark Side of Japan si vede eccome dalle linee affilate che passano forza e velocità. Il carattere visivo della moto è pensato per colpire in modo molto audace, e fra telaio e sagoma complessiva c’è una guida senza compromessi già simbolo della serie MT.

A livello di ergonomia la MT-09 è fatta appositamente per una comodità senza pari, cosa che si notava già prima dalla questione del cambio. Il manubrio si regola su due posizioni sempre per una guida attiva, così come le pedane regolabili in altezza e la sella divisa in due che danno sia a pilota che passeggero un’esperienza bella comoda. Parlano di simbiosi apposta, ma hanno fatto bingo; parliamo ora invece di strumentazione.

La strumentazione della Yamaha MT-09 è moderna e intuitiva. Si sfrutta un buon display TFT a colori da 5 pollici che dà 4 opzioni per personalizzare i temi a seconda delle condizioni di luce. Il display ha la classica connettività MyRide che fa collegare il telefono per la questione delle notifiche, chiamate e musica, ma più che altro c’è la navigazione integrata grazie al Garmin StreetCross per ogni viaggio. E il Garmin, a qualità, lo conosciamo bene tutti. Aggiungici un sistema di Smart Key per un po’ di moderno e pratico per accedere alla moto senza chiave e stai a posto con stile.

Finiamo questa sezione col telaio di cui non si può non parlare: il telaio a diamante in alluminio CF die-cast è leggero ma rigido, niente perdite in stabilità, e comunque con un peso totale di 196 kg in ordine di marcia. Ergo leggera e semplice da gestire, com’è giusto che Hyper Naked sia.

Concorrenti e prezzo

Triumph Street Triple 765 RS
Triumph Street Triple 765 RS

Concorrenti

  • Triumph Street Triple 765 RS. Col motore a tre cilindri e un focus sulla guida sportiva, la Street Triple 765 RS è la rivale più diretta della Yamaha MT-09. Prezzo di 13.295€.
  • Ducati Monster SP. Agilità e leggerezza col motore L-twin, sospensioni Öhlins e freni Brembo Stylema. Naked di alta qualità, ma è anche la più costosa. Prezzo di 15.890€.

Prezzo

Il prezzo franco concessionario della Yamaha MT-09 Y-AMT (2024) parte da 11.399€. Non cambia a seconda della colorazione.
Per eventuali variazioni di prezzo e specifiche, vi consigliamo di controllare la pagina ufficiale dedicata e, eventualmente, il sito ufficiale. Crediti foto: yamaha-motor.eu, kawasaki.it. Tutti i diritti riservati.

Adriano Bocci
Adriano Bocci



©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur