Un viaggio in moto attraverso la storia d’Italia. Questo percorso ti porterà alla scoperta di una delle città del Piemonte che ha rivoluzionato il Paese intero. La Rivoluzione industriale ha preso il via proprio nella città di Ivrea e nelle acque del Dora Baltea si vedono ancora i riflessi dei primi computer e delle prime macchine scrivere che hanno cambiato notevolmente la quotidianità di tutti gli italiani.
Il nostro moto itinerario di oggi ci porta proprio alla scoperta di questa splendida parte del Piemonte. Partenza e ritorno sono entrambi dalla città di Biella, che fa anche provincia. Ci dirigiamo subito verso la città di Ivrea, passando per Montalto Dora e lasciando un po’ di tempo per la visita di questo nuovo sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Ovviamente non ritorniamo dalla stessa strada, ma ci allarghiamo un po’ per tornare in provincia di Biella, andando a costeggiare, ad esempio, il Lago di Viverone e passando accanto alla Riserva Naturale Orientata delle Baragge.
Luoghi incantevoli da scoprire in sella alle vostre due ruote. E Biella e Ivrea possono anche essere il punto di partenza perfetto per andare alla scoperta delle montagne piemontesi e valdostane, situate solo qualche chilometro più in là.
A poca distanza c’è anche la Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Oropa con il suo santuario, ma anche la Riserva Naturale di Mont Mars, al confine proprio tra il Piemonte e la Valle d’Aosta.
Ivrea è entrata a far parte, nel 2018, della lista dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La città della battaglia con le arance, che ogni anno viene riproposta come rievocazione storica in occasione dei festeggiamenti del Carnevale, ha ottenuto questo importante riconoscimento in occasione di una riunione che si è tenuta a Manama, nel Bahrein, pochissimo tempo fa.
“Ivrea Città Industriale del XX Secolo”, grazie alla sua architettura, ha conquistato i commissari, che hanno premiato gli sforzi degli eporediesi e di tutte le autorità locali per ridare a questa splendida zona del Piemonte una spinta per quello che riguarda il turismo. La città di Ivrea può raccontarci una storia davvero unica, che guarda al futuro.
La città piemontese è il 54esimo sito italiano premiato dall’UNESCO: storica sede dell’Olivetti, questo riconoscimento va anche al patron della storica casa tecnologica, Adriano Olivetti, che in tempi non sospetti ha avuto una visione umanistica e decisamente futuristica del lavoro. Ivrea è stata indicata come la città perfetta a rappresentare la rivoluzione industriale del Novecento. Ivrea è bagnata dalla Dora Baltea, uno dei principali affluenti del Po.
La città industriale di Ivrea venne fondata da Camillo Olivetti a inizio Novecento, nel 1908. Voleva essere un esperimento per unire idee sociali e architettoniche nel mondo industriale, un fiore all’occhiello a livello industriale. Lo sviluppo maggiore si deve però a Adriano Olivetti e alla sua azienda di macchine da scrivere e computer.
L’architettura industriale che Olivetti ci ha lasciato in eredità è frutto della collaborazione con grandi architetti e urbanisti, del calibro di Luigi Figini e Gino Pollini. Un’architettura che ha saputo conquistare anche l’UNESCO, dopo la candidatura presentata a gennaio 2017 dal Comune di Ivrea e dalla Fondazione Adriano Olivetti, insieme alla Fondazione Guelpa, la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino e il Comune di Banchette.
Il patrimonio architettonico costituisce il 70% del perimetro urbanizzato della città in provincia di Torino. Ci sono costruzioni residenziali, industriali e sociali di altissima qualità. La Fondazione Adriano Olivetti da 10 anni ha iniziato un processo di valorizzazione di tutto questo patrimonio architettonico, oggi eredità ricca e importante di un periodo florido e importante per tutto il Piemonte.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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