Colle Fauniera e l'impresa di Pantani - TrueRiders

Una strada che ne tocca tre: la salita del “Pirata” è il percorso immerso nelle Alpi Piemontesi dove ricordare le imprese di Pantani

Stefano Maria Meconi  | 30 Set 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Le valli piemontesi non ci deludono mai, e tra eventi famosi, curve e imprese ciclistiche ci sono dei luoghi che hanno molte storie da raccontare. Questo percorso di montagna rappresenta la via di comunicazione principale tra la Valle Grana e il Vallone d’Arma ed è in prossimità di luoghi famosi come il Santuario di San Magno, ma soprattutto è legato a una delle ultime grandi imprese sportive di Marco Pantani. Se ancora non l’avevate capito, stiamo parlando del Colle Fauniera, il colle piemontese che sale fino a 2500 metri e che regala degli straordinari paesaggi sulle Alpi di confine. Pronti a scoprirlo insieme?

Colle Fauniera in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Lasciata Demonte, prendiamo la Via Val d’Arma, un percorso che via via perde le caratteristiche di strana urbana e si riduce fino a una sottile striscia d’asfalto che si inerpica sulle pendici delle Alpi Piemontesi. Il Colle Fauniera e il Colle Valcavera condividono il percorso fino appunto alla deviazione in corrispondenza del Sentiero dei fiori, a 23 chilometri da Demonte. Continuiamo in direzione del Monumento al Pirata, e da qui arriviamo fino allo scollinamento del passo, dove la strada si biforca ulteriormente in direzione del Colle d’Esischie. Iniziamo progressivamente la discesa verso il fondovalle, incontrando l’antico (e bellissimo) Santuario di San Magno Martire e proseguendo verso Pradleves, Montegrosso Grana e Caraglio. Da qui, infine, seguiamo le indicazioni per Cuneo.

Un colle che fa per te (e per tre)

La salita del Colle Fauniera ha una lunghezza di circa 22,5 chilometri, nel tratto da Pradlèves (822 m s.l.m.) alla vetta (2511 m s.l.m.). Complessivamente, la pendenza media è intorno al 9% ma raggiunge il picco dell’11,4% proprio nei pressi del Santuario di San Magno. La strada è chiusa da novembre ad aprile, e in generale con condizioni meteo molto proibitive. D’estate è invece un percorso amatissimo, anche grazie alla possibilità, in un solo colpo, di percorrere anche Valcavera ed Esischie, altri due colli davvero niente male tra le Alpi del Piemonte.

Ma buona parte della fama del Colle Fauniera è legata al Giro d’Italia. Nonostante l’intensità del percorso raramente il Colle Fauniera è stato scelto come tappa, anche solo di passaggio. Lo fu, invece, nel 1999, anno dell’impresa compiuta da Marco Pantani che si prese la maglia rosa proprio su queste strade, durante la tappa Bra – Borgo San Dalmazzo vinta da Paolo Savoldelli, che costruì il suo successo proprio sulla discesa del Colle del Fauniera. Al Pirata è stata dedicata anche una statua, che si trova poco prima del Colle del Vallonetto.

Il Santuario di San Magno


Il Santuario di San Magno a Castelmagno

La costruzione del Santuario di San Magno, patrono del bestiame e dei pascoli, risale al 1475 ma l’edificio che vediamo oggi è stato completato solo nel 1886.

Pare che anticamente la zona scelta, a 1761 metri d’altitudine, fosse sede di un tempio pagano (lo certifica una lapide romana ritrovata sul posto). Qui fu costruita una piccola cappella votiva nel 1475, mentre tra il 1514 e il 1592 partirono i primi lavori di ampliamento, per accogliere i fedeli che vi arrivavano sempre più numerosi percorrendo il Colle Fauniera.

Il bel complesso, circondato dalle montagne, ospita ancora la cappella antica – riccamente affrescata – insieme all’ampio porticato d’ingresso e il campanile, restaurato negli anni Ottanta.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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