Straordinario, ma fragile: in Marocco con Soleterre per aiutare i più bisognosi insieme a Maurizio e Silvia

Straordinario, ma fragile: in Marocco con Soleterre per aiutare i più bisognosi insieme a Maurizio e Silvia

Alessio Gabrielli  | 23 Set 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Alcuni posti che visitiamo in moto sono fantastici, ma nascondo anche delle fragilità molto profonde. È il caso del Marocco, dove si possono trovare dei paesaggi meravigliosi, ma anche luoghi dove la povertà è molto diffusa e soprattutto la sanità e l’istruzione non sono così presenti. Scopriamo insieme il progetto solidale di Soleterre che insieme a Maurizio e Silvia hanno deciso di intraprendere. Ecco la loro intervista.

Come siete venuti in contatti con la realtà di Soleterre?

L’anno scorso durante il nostro viaggio in Senegal, abbiamo incontrato due coppie di signori italiani in moto in pensione che stavano facendo il giro dell’Africa, abbiamo parlato dei nostri viaggi e del progetto solidale che stavamo portando a termine durante quel viaggio: la raccolto di fondi per realizzare un laboratorio tessile per 20 donne in grave difficoltà nel sud del Senegal precisamente in Casamance. Loro ci hanno raccontato che invece sarebbero andati a visitare la Casa d’accoglienza Soleterre a Marrakech e a portare aiuti ai bambini malati, noi siamo rimasti molto colpiti dalla storia, ci è rimasta nel cuore e quando siamo tornati a casa abbiamo cercato maggiori informazioni.

Non è stato semplice trovare i contatti subito, ma dopo qualche tentativo abbiamo deciso di mandare una mail all’indirizzo generale di Soleterre e dopo vari scambi di mail siamo entrati in contatto con la persona referente per il Marocco, perchè Soleterre è una Onlus molto ampia e attiva con diversi progetti a livello globale.

Il Marocco è un paese straordinario ma fragile. È possibile visitarlo in moto e, allo stesso tempo, realizzare un legame solidale con questi luoghi?

Sì il Marocco è un paese meraviglioso con un popolo molto accogliente ed ospitale, ha anche tante differenze al suo interno, dalle grandi città, alla costa e anche a montagne molto alte con villaggi che restano isolati che hanno bisogno di molto supporto. Il legame noi cerchiamo di crearlo con un turismo eco-sostenibile, informandoci sul luogo che visiteremo, cercando di privilegiare realtà locali piuttosto che grandi alberghi ed entrando proprio in contatto con la gente del posto, non solo per esplorare luoghi nuovi ma anche e soprattutto per immergerci nella cultura e tradizioni locali.

Inoltre ci impegniamo a portare aiuto a chi ne ha bisogno. Recentemente, in primavera abbiamo visitato l’Alto Atlante per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto. Abbiamo visitato diversi villaggi, in alcuni abbiamo portato generi di prima necessità e in uno di essi siamo riusciti ad installare una pompa d’acqua che mancava da ottobre 2023, adesso con queste popolazioni siamo rimasti in contatto e fra poco partirà una nuova spedizione per portare altri aiuti.

La solidarietà è un tema che vede i motociclisti sempre in prima linea. In che modo la community e i lettori di TrueRiders possono aiutare questo progetto?

Chiediamo a tutti coloro che ci leggono e cliccano sul link di considerare la possibilità di dare un piccolo contributo. Come diciamo sempre, “tante gocce fanno il mare” Se non potete contribuire economicamente, vi invitiamo a condividere il nostro messaggio con più persone possibili, è fondamentale far conoscere la nostra missione e il motivo per cui ci impegniamo in questo progetto.

Spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati e dei privilegi che abbiamo. Si sente sempre gente che si lamenta e soprattutto della sanità, ma qui in Italia se ci troviamo ad affrontare una malattia come il cancro possiamo contare su cure assicurate e gratuite.

Invece se guardiamo appena oltre i nostri confini scopriamo che non molto lontano da noi, in Marocco le cure oncologiche non sono garantite dalla Sanità pubblica e ogni giorno molti bambini non riescono a ricevere le cure necessarie perchè non possono permettersele.

Noi non riusciamo a rimanere insensibili a questo argomento, per questo ci siamo attivati e desideriamo che sempre più persone siano informate e partecipino alla nostra causa. Grazie per il Vostro supporto!

 

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Quali esperienze avete vissuto durante i viaggi che vi hanno toccato maggiormente e che vi hanno spinti ad aiutare le comunità locali?

Ci sono state diverse esperienze incredibili che ci sono capitate, di certo la più intensa è stata arrivare nel villaggio in Casamance in Senegal, presso il centro di formazione Casa Bio, dove abbiamo realizzato il progetto tessile e trovare le donne che avrebbero beneficiato di questo progetto pronte ad accoglierci, con sorrisi, canti e balli. Vedere il materiale che avevano già acquistato grazie al nostro contributo, macchine da cucire, tessuti, il tetto e il bagno rifatti, vedere che era tutto reale e che avevamo contribuito noi con il nostro progetto e sentire le loro parole di ringraziamento, questo è stata la cosa più potente che ci è tornata indietro.

Ci siamo impegnati per la raccolta fondi, abbiamo fatto un lungo viaggio per arrivare da loro ma quello che ci hanno restituito loro è stato infinitamente più grande! Questa esperienza ci ha motivati a proseguire su questa strada: siamo convinti che più Amore immettiamo nel mondo, più Amore riceviamo in cambio ed è un circolo virtuoso che desideriamo mantenere vivo e vogliamo rendere partecipi quante più persone possibili!

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport



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