Nel nord dell’Umbria, al confine con la Toscana, c’è un borgo dalle origini etrusche e dal passato medievale che nei secoli ha conservato la sua autenticità. Ti basta fare attenzione a ciò che vedi, ma anche a ciò che non vedi: parte della rilevanza di questa località sta nel sottosuolo. Nei sotterranei, infatti, vennero costruite diverse cisterne usate come serbatoi d’acqua piovana, per non lasciare gli abitanti “all’asciutto” in caso di siccità o assedi. Cisterne che, secondo gli studiosi, sarebbero all’origine del nome del borgo: Citerna. Aggiungiamo che fa parte del circuito dei Borghi Più Belli d’Italia: motivo in più per andare a scoprire questo territorio sospeso nel tempo.
Partenza da Firenze, cuore della Toscana, e rotta per il centro Italia attraverso l’Autostrada del Sole A1. Esci ad Arezzo, che è la città più vicina alla tua destinazione. Imbocca la SS679 in direzione del centro città, ma prima svolta a destra in Località San Zeno, oltrepassa la zona industriale e raggiungi il centro abitato della frazione aretina. Gira a sinistra sulla SS73 e percorrila fino a Monterchi. Da questa località puoi arrivare a Citerna in pochi minuti, tramite la SP221 oppure tramite la SP42. Tempo totale: un’ora e mezza da Firenze, di cui mezz’ora abbondante da Arezzo.
Passeggiata nei vicoli di Citerna.
Citerna, in provincia di Perugia, si trova a 480 m s.l.m. Si trova su una collina panoramica che guarda sull’Alta Valle del Tevere tra Umbria e Toscana, ed è considerata “la porta dell’Umbria”. Nonostante il devastante terremoto del 1917 e i danni subiti durante la seconda guerra mondiale, conserva buona parte del suo aspetto originario.
Corso Garibaldi è la via centrale di Citerna. Un piccolo arco introduce al Camminamento Medievale, che percorre il perimetro delle mura. La piazza da vedere è Piazza Scipione Scipioni, con la Torre Civica con l’Orologio. Due sono le chiese da vedere: la settecentesca Chiesa di San Michele Arcangelo e la trecentesca Chiesa di San Francesco – nella quale si trovano pregevoli opere d’arte, compresa la scultura Madonna con Bambino di Donatello.
Le cisterne che avrebbero dato il nome a Citerna si trovano al di sotto del Palazzo Comunale. Nel sottosuolo si trova infatti la Sala degli Ammassi che, come il nome fa intuire, era preposta all’accantonamento di viveri e granaglie in caso di assedio. Non solo: sotto queste volte cinquecentesche corre una rete di cisterne con la funzione di raccolta dell’acqua piovana; in particolare si vedono le due grandi cisterne che sono al centro del complesso sistema di canali e condutture. I sotterranei si possono visitare contattando l’Ufficio Informazioni Turistiche di Citerna (Info Point).
Non può mancare una visita al punto più panoramico di Citerna. Salendo verso la parte antica, si trovano i resti della Rocca di origine longobarda, dalla cui terrazza si vede il Monte della Verna e il Monte Fumaiolo da cui nasce il Tevere. Del Castello rimangono alcuni resti in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Se le opere dell’uomo durano poco, la natura spesso prevale: per continuare a esplorare la bellissima Valle Tiberina, scegli un nuovo itinerario TrueRiders.
Vista panoramica da Citerna.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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