È il lago più bello di cui non hai mai sentito parlare: a cavallo tra due nazioni, il "Garda d'Oriente" ti conquisterà con i suoi paesaggi

È il lago più bello di cui non hai mai sentito parlare: a cavallo tra due nazioni, il “Garda d’Oriente” ti conquisterà con i suoi paesaggi

Stefano Maria Meconi  | 11 Set 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
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I Balcani sono uno scrigno di luoghi inesplorati, di tesori naturalistici e bellezze storiche che decenni di instabilità hanno reso lontani e spesso inavvicinabili, un po’ come il Lago di Scutari. Quasi un equivalente del Lago di Garda per l’est Europa, questo bacino transnazionale tocca il nord dell’Abania e il sud-ovest del Montenegro, e si estende per quasi 400 chilometri quadrati. Cos’è che lo rende così unico e amato dai turisti? Il perfetto connubio di ambienti e scenari diversi, la vicinanza alle limpide spiagge della Riviera albanese o della costa croata, la possibilità di visitare – a pochi chilometri dalle sue sponde – una capitale e due importanti città storiche. Un itinerario, questo, che non richiede neanche particolari risorse logistiche: preso il traghetto da Bari, si arriva a Bar, e da qui si è subito pronti a partire. Andiamo!

Lago di Scutari in moto. L’itinerario

Come anticipato, il viaggio verso il Lago di Scutari parte da Bar, l’unico porto internazionale del Montenegro raggiungibile direttamente dall’Italia. Per chi decidesse di raggiungere la città via traghetto, ecco alcune informazioni utili:

  • La durata del viaggio (sia di andata che di ritorno) è di 11 ore, con la nave Dubrovnik della compagnia Jadrolinija;
  • Il costo medio di un viaggio A/R in traghetto per 2 persone con moto al seguito è di circa 360 euro con viaggio in poltrona. Il prezzo sale intorno ai 500-600 euro con la scelta di una cabina con letti;
  • Per entrare in Montenegro e Albania non occorre il passaporto, ma basta la carta d’identità.

Mappa

Lasciata Bar, il percorso verso il Lago di Scutari prevede subito un tratto in direzione nord, per raggiungere le mitiche Gole di Cattaro (Kotor), definite non a caso la Norvegia dei Balcani. Il tratto di strada tocca la E80/E851 per circa 61 chilometri e fino a Budua è tutto vista mare, con bellissimi affacci sulla costa adriatica. Visitata Cattaro, proseguiamo alla volta del Lago di Scutari, che sfioriamo dopo aver superato Dubovik (Strada P1) e il Parco nazionale di Lovcen, che da solo merita il viaggio. La nostra prossima meta dista 43 chilometri, ed è Podgorica, la capitale del Montenegro.

Altra tappa, altra ripartenza: seguiamo la E762 che finalmente tocca le sponde del lago in corrispondenza del confine con l’Albania. Usciamo dal Montenegro e raggiungiamo in appena un’ora di comoda strada Scutari, curiosamente soprannominata la Firenze dei Balcani per il suo ricco patrimonio di storia e monumenti. Il viaggio sul Lago di Scutari sta per giunge al termine. Il rientro a Bar, e in Montenegro, richiede circa 50 km (SH41/M 2.4) ed è abbastanza diretto. Volendo scoprire meglio il lago, si può deviare a Vladimir verso Brajse e Donj Murici, seguendo la strada costiera fino a Virpazar e poi ridiscendendo a Bar tramite la E80.

Cosa vedere sul Lago di Scutari (e dintorni)

Se siete alla ricerca di una nuotata, di una passeggiata o semplicemente di un po’ di sano relax, il lago di Scutari è il posto giusto. In Albania e Montenegro, questo splendido lago è circondato da una vegetazione lussureggiante e da scogliere rocciose. Su un lato del lago si trova Scutari, la seconda città più grande dell’Albania. Dall’altra parte si trova Ulcinj, la terza città più grande del Montenegro. Podgorica, la capitale del Montenegro, dista dalle coste lacustri solo pochi chilometri ed è una deviazione decisamente assicurata.

Il lago è ampio 450 kmq, profondo 60 e con una larghezza massima di 48 chilometri. Sulle sue acque si riflettono le vette del Rumija e del Tarabosh, mentre il Mare Adriatico dista solo 12 chilometri. La superficie è divisa per 2/3 in Montenegro e per il terzo rimanente in Albania.

Le Gole di Cattaro (Kotor)

Le Gole di Cattaro sono uno dei siti più belli del Montenegro, e prendono il nome dalla città di Kotor. Le imponenti scogliere e i ripidi fianchi delle montagne, che si ergono su una profonda gola, sono uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita. Le gole sono state create dal fiume Tara che ha tagliato le rocce calcaree nel corso di migliaia di anni. La città di Kotor/Cattaro appartenne per quasi 400 anni alla Repubblica di Venezia, e infatti la sua architettura riflette molti degli stilemi architettonici della Serenissima. Dall’imponente Cattedrale di San Trifone con il doppio campanile alle Mura veneziane, anch’esse tutelate come bene patrimonio dell’Umanità UNESCO, questa città è spesso raggiunta da navi da crociera che percorrono la profonda gola che separa Cattaro dal mare.

Podgorica, una capitale giovane (ma antica)

Podgorica è la piccola e pittoresca capitale situata nel cuore del Montenegro. È nota per la sua architettura e i suoi siti storici di straordinaria bellezza, oltre che per la sua gente calorosa e accogliente. La Città Vecchia è il centro storico di Podgorica ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Qui si possono ammirare esempi di architettura ottomana e altri edifici costruiti durante il periodo in cui il Montenegro era sotto il dominio turco. In questa zona si trova anche la piazza principale della città. Se volete acquistare souvenir, dai gioielli all’abbigliamento e all’artigianato locale, percorrete la strada principale della città (Bulevar Kralja Nikole).

Scutari, la Firenze albanese

Scutari è una città delle principali città del nord dell’Albania, situata sull’omonimo lago (che pure è in maggior parte nel territorio del Montenegro). È conosciuta soprattutto per la sua architettura italiana, poiché la maggior parte degli edifici è stata costruita da italiani che si sono trasferiti in Albania durante l’occupazione italiana dopo la Prima Guerra Mondiale. Quando il dittatore albanese Enver Hoxha prese il potere nel 1944, decise di eliminare tutte le influenze straniere dall’Albania e iniziò a demolire gli edifici costruiti dagli italiani. Tuttavia, non li demolì tutti: ci sono ancora diversi edifici italiani intatti in città.

La città ha una lunga storia: fu originariamente fondata dagli Illiri nel VII secolo a.C. e successivamente divenne parte dell’Impero Romano, prima di essere occupata dai Turchi Ottomani nel 1480.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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