Un solo abitante, ma migliaia di turisti: la "ghost town" della Campania è un inno alla riscoperta del tempo che fu

Un solo abitante, ma migliaia di turisti: la “ghost town” della Campania è un inno alla riscoperta del tempo che fu

Paolo Albera  | 30 Ago 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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La storia di questo borgo fa venire voglia di partire subito a vederlo. Parliamo di Roscigno Vecchio, località della Campania da tempo abbandonata a causa di diverse frane. Un vero e proprio paese fantasma (ghost town) eccetto che per un piccolo particolare: ci vive ancora una persona. Si chiama Giuseppe Spagnolo e – nonostante l’assenza di acqua corrente, negozi, servizi – è deciso a rimanere fra queste case, e per l’occasione fa da cicerone ai numerosi turisti che vengono a curiosare un centro rimasto esattamente come oltre un secolo fa. Con l’unica differenza che è disabitato. Ti è venuta voglia di venire a vedere?

Itinerario in Campania per Roscigno Vecchio

Mappa

Percorso

La direzione è quella del Cilento. Dall’autostrada A2 Salerno Reggio Calabria esci ad Atena Lucana. Prendi la SS166 che taglia in due l’area del Vallo di Diano. Inizia quindi a salire sui rilievi dei Monti Alburni – prima passando da Rufo, poi raggiungendo il Passo della Sentinella – che conducono verso il Cilento. Sulla strada troverai la tua destinazione Roscigno, a poca distanza dal Ponte di Sacco e le Gole sul Sammaro che è un altro itinerario che vale la pena provare.

Cosa vedere (ancora) nel paese fantasma di Roscigno Vecchio

Il centro abbandonato di Roscigno Vecchio.
Il centro abbandonato di Roscigno Vecchio.

Roscigno Vecchio è stato soprannominato la “Pompei del Novecento” da Onorato Volzone, giornalista de Il Mattino, quando nel 1982 scoprì questo borgo abbandonato in provincia di Salerno. Venne abbandonato a inizio Novecento su decisione governativa a causa di ripetute frane, con l’obiettivo di trasferire la popolazione nella città nuova costruita più a monte. Da allora il borgo, caduto in abbandono, è rimasto come un tempo, e oggi rappresenta una preziosa testimonianza della passata civiltà contadina meridionale.

Il Museo della Civiltà Contadina

Da quando Roscigno Vecchio fu riscoperto negli anni 80, gradualmente sono arrivati diversi turisti a visitarlo, attratti dallo scenario che riportava il tempo a un secolo precedente. Nacque quindi la Pro Loco e il Museo della Civiltà Contadina, che ha sede nelle sale dell’ex municipio e dell’ex canonica, allestito dalla storica dell’arte Maria Laura Castellano. Sono esposti cinquecento pezzi tra foto, oggetti, utensili, che raccontano i cicli lavorativi che dall’uva, dal grano e dalle olive portano alla produzione rispettivamente del vino, del pane e dell’olio. E poi naturalmente vengono illustrate le attività di allevamento, produzione di formaggi, lavorazione dei campi e della lana.

La chiesa di Roscigno Vecchio.
La chiesa di Roscigno Vecchio.

Roscigno Vecchio Patrimonio Unesco

Nel 1998 Roscigno Vecchio – o Roscigno Vecchia, come a volte è chiamato – è stato inserito tra i siti patrimonio Unesco, insieme al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’area archeologica di Paestum e la certosa di Padula. Questa Città-Museo è diventata set cinematografico per videoclip e film. Tra i visitatori, si registrano anche i giornalisti di National Geographic, che con riprese e reportage hanno fatto conoscere il borgo in tutto il mondo. Il centro è Piazza Giovanni Nicotera, con una fontana circolare in pietra, un abbeveratoio e la Chiesa settecentesca di San Nicola di Bari. Tra i ruderi si possono trovare portali d’epoca, archi, balconcini in ferro battuto, cappelle. Diverse case non sono accessibili, diversi sentieri sono persi tra i rovi, ma l’atmosfera autentica del passato è ancora integra.

L’ultimo abitante

Fino al 2000, quattro persone erano resistite in questo luogo. Oggi è rimasto solo un abitante: Giuseppe Spagnolo, che si definisce non tanto l’ultimo abitante di Roscigno Vecchio, ma “il primo del nuovo millennio”. Autobattezzatosi “Libero”, è una vera e propria guida che accompagna i turisti a scoprire il borgo. Sperando che “paese fantasma” davvero non lo diventi mai.

E se le ghost town ti affascinano, abbiamo appena pubblicato un itinerario alla scoperta di un altro borgo disabitato, non così lontano!

Giuseppe Spagnolo, l'ultimo abitante di Roscigno Vecchio
Giuseppe Spagnolo, l’ultimo abitante di Roscigno Vecchio

Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.



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