Negli anni della Seconda guerra mondiale, soprattutto dopo l’armistizio dell’8 settembre, gli Appennini tosco-emiliani furono uno dei teatri della Resistenza, la lotta dei partigiani – di ogni colore e affiliazione politica – che combatterono contro il nemico nazifascista per la liberazione dell’Italia. Molte di queste terre, ferite da stragi e fiaccate da lotte lunghissime, oggi sono divenute luogo della memoria e del ricordo. Tra queste, anche un valico che ha le caratteristiche giuste per essere un bellissimo itinerario su due ruote: è il Passo del Paretaio. Un percorso secondario ma di particolare valore per la sua posizione, gli elementi storici che vi ruotano intorno, la vicinanza ad altre strade di rilievo. Partiamo?
Il Valico del Paretaio è inserito in questo itinerario come tappa intermedia nella strada che va da Roncobilaccio a Premilcuore. Si tratta di un percorso di circa 100 km, quasi tutto in montagna, da compiere in circa tre ore soste escluse. Partiamo da Roncobilaccio attraversando (a nostra insaputa) più volte il confine tosco-emiliano. Arriviamo in pochi chilometri al Cimitero militare germanico sul Passo della Futa, lungo la SP50. Proseguiamo lungo la SP116 in direzione Firenzuola, da dove si dirama la strada del Passo del Giogo. Da qui saliamo verso nord tramite la Strada Statale Montanara Imolese fino a Coniale, dove inizia la salita al Passo del Paretaio.
Come già accennato, la strada è ricca di curve e tornanti a U, dai quali si gode di un incredibile panorama sulla vallata. Meno di 20 km per arrivare a Palazzuolo sul Senio, così chiamata per la presenza del fiume omonimo. Proseguiamo sulla SP306 in direzione Marradi passando per il Passo Carnevale, interessante punto panoramico dell’alto fiorentino. Ci aspetta poi il Passo della Peschiera, nel pieno delle Foreste Casentinesi (Patrimonio dell’Umanità UNESCO).
La nostra meta, Premilcuore, si raggiunge attraverso un ulteriore valico: è il Passo Valbura, con le sue curve strettissime ai piedi del Monte Roncole. Una full immersion di montagna tutta da vivere!
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Il passo del Paretaio si trova nella zona della cosiddetta Romagna Toscana, ovvero quei territori di confine tra le due regioni che, pur essendo formalmente toscani, risentono fortemente della cultura della Romagna. Non a caso la stessa Palazzuolo confina con comuni ravennati (Brisighella, Casola Valsenio) e bolognesi (Castel del Rio). La strada, in ogni caso, si svolge interamente in territorio toscano e unisce Coniale (frazione di Firenzuola) e Palazzuolo sul Senio, nella cosiddetta Romagna toscana.
L’altezza massima del Passo del Paretaio è di 950 metri sul livello del mare, un dato in linea con quello di altri valichi di zona, come ad esempio il Passo della Raticosa. In fatto di pendenza, bisogna distinguere tra il tratto Coniale – cima e quello di Palazzuolo – cima. Nel primo infatti la pendenza raggiunge una media del 5,9%, nel secondo è del 5,7%.
La strada del Paretaio, tra le valli del Santerno e del Senio, ha alcuni elementi di particolare interesse. Partendo da Coniale la strada inizia come larga, e si restringe dopo la Parrocchiale di San Patrizio a Tirli. Nel secondo tratto (fosso Biatrica) si fa decisamente più stretta, valicando il Poggio di Stignano e arrivando velocemente da 695 a 880 metri. La strada è asfaltata, merita attenzione alla guida soprattutto con tempo meno favorevole, ma è comunque sicura e protetta da guardrail.
Una veduta del Palazzo dei Capitani a Palazzuolo sul Senio
Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia ormai già da qualche anno, Palazzuolo sul Senio è un bellissimo paesino di 1000 abitanti, immerso in un contesto scenografico che unisce le acque del fiume, il verde degli Appennini, lo spettacolo dei monumenti come il Palazzo dei Capitani, oggi consacrato al ruolo di esposizione museale che racconta l’archeologia e le tradizioni del territorio.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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