È la strada che unisce i due lati d'Italia: tra Lazio e Abruzzo, c'è una "chicca" che non ti aspetti

È la strada che unisce i due lati d’Italia: tra Lazio e Abruzzo, c’è una “chicca” che non ti aspetti

Stefano Maria Meconi  | 20 Lug 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Poco trafficato, e almeno che tu non sia uno di quei motociclisti nerd della strada forse devi ancora percorrerlo, ma il Passo Serra Sant’Antonio è una piacevole chicca appenninica. Molto simile, per posizione e orientamento, alla più celebre Forca d’Acero si trova anch’esso tra Lazio e Abruzzo. Invece che congiungere l’Alta Ciociaria con il lago di Barrea, qui passiamo per gli altopiani di Arcinazzo – meta sciistica apprezzatissima dai romani – e arriviamo fino alle porte di Avezzano, la porta del Fucino. Un percorso non troppo lungo, poco impegnativo (pendenza massima al 7%) ma percorribile tutto l’anno grazie alla presenza di numerosi impianti sciistici che rendono la zona particolarmente frequentata soprattutto in inverno.

Pronti a partire?

Passo Serra Sant’Antonio in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Partenza da Avezzano. Prendiamo per circa 7 chilometri la SS690 (Superstrada Avezzano-Sora) e usciamo a Capistrello. Da qui, tramite Via Filettino (3 km) prendiamo la Provinciale 30 che inizia subito a mostrare i muscoli con tanti tornanti immersi nel verde. La salita al Passo Serra Sant’Antonio dura complessivamente 21 km (Capistrello- valico), e da qui lasciamo l’Abruzzo per entrare nel Lazio.

Proseguono i tornanti in direzione di Filettino (1063 m s.l.m.), da cui si può raggiungere la stazione sciistica di Campo Staffi (1779 m s.l.m.) con una deviazione. Oltrepassato il Lago del Pertuso (Provinciale 28) tocchiamo Trevi nel Lazio (821 m s.l.m.) e risaliamo di poco fino agli 850 m s.l.m. degli Altipiani di Arcinazzo. Appartenenti al comune omonimo, sono una delle stazioni sciistiche più frequentate del Lazio, anche grazie alla vicinanza a Roma (80 km circa). Sull’altopiano c’è anche spazio per la storia, potendo visitare l’interessante sito archeologico della Villa di Traiano.

Tramite la SR411 arriviamo ad Arcinazzo Romano (8 km dagli Altipiani) e concludiamo dopo 10 km il tour del Passo Serra Sant’Antonio arrivando nella bella Subiaco, la città di San Benedetto.

5 tappe da scoprire lungo il Passo Serra Sant’Antonio

Avezzano, la porta del Fucino


Il Castello Orsini – Colonna di Avezzano

Tristemente famosa per essere stata rasa al suolo dal terremoto del 1915, Avezzano ha saputo recuperare fascino e storia e diventare uno snodo fondamentale nei collegamenti da e per l’Abruzzo. Numerosi i suoi monumenti che meritano la visita, tra cui il Castello Orsini-Colonna, considerato tra i più belli d’Abruzzo. Da scoprire anche il Santuario della Madonna di Pietracquaria e l’antico sito romano dei Cunicoli di Claudio (o Nerone). Da Avezzano si parte poi per la Piana del Fucino, l’antico lago ormai prosciugato che è divenuto una enorme distesa coltivata.

Capistrello, il paese dei due mari

Passare per Capistrello significa non solo arrivare al Passo Serra Sant’Antonio, ma entrare o lasciare la zona tirrenica e quella adriatica. Uno spartiacque ideale tra Lazio e Abruzzo, questo paesello di 5000 abitanti è protetto dalle montagne della Valle Roveto, domina sulla zona del Fucino e le sue vette, quelle della Serra Lunga, culminano nella nostra amata Forca d’Acero. Un paese fresco in estate, nevoso in inverno, dove fare una sosta per godersi la natura circostante e assaggiare le specialità della zona.

Le piste da sci di Campo Staffi

 

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Il Passo Serra Sant’Antonio, una volta arrivati sullo scollinamento, si biforca. Una strada prosegue verso Trevi nel Lazio, ridiscendendo via via fino a 800 metri. L’altra sfiora quota 1800 per arrivare a Campo Staffi. Romani e abruzzesi conoscono questa zona molto bene: i Simbruini ospitano infatti un importante comprensorio sciistico, frequentatissimo in inverno. Le vette del Monte Anticontento, del Monte Vigilio sono bellissime però anche in estate, e durante tutto l’anno si prestano a passeggiate, arrampicate, escursioni: un paradiso verde (o bianco!) di tranquillità da vivere 365 giorni.

Arcinazzo, storia e altipiani


La Chiesa di Santa Maria Refugium Peccatorum sugli Altipiani di Arcinazzo

Non solo Terminillo: se chiedete a qualcuno della Capitale dove preferisce andare a sciare, probabilmente la risposta sarà Altipiani di Arcinazzo. Un luogo idilliaco, immerso tra gli Appennini, con un bel centro storico da visitare e tante specialità tipiche, tra cui il marrone (castagna) che si celebra con una sagra a fine ottobre. Sugli Altipiani, il sito archeologico della Villa di Traiano – esteso per ben 5 ettari – racchiude i resti della dimora di caccia che l’imperatore romano fece costruire agli inizi del II secolo d.C.

Subiaco, la città di San Benedetto


Il monastero di San Benedetto a Subiaco

Se non siete mai stati in visita al Sacro Speco, quello del Passo Serra Sant’Antonio è l’itinerario giusto per rimediare. Un magnifico complesso religioso, alle porte di Subiaco – città della pace e del dialogo – che parla della storia umana e della predicazione religiosa di Benedetto da Norcia. Dalla magnifica chiesa medievale i cui affreschi ricordano quelli della Basilica di Assisi, passando per i luoghi della meditazione benedettina, l’edificio è stato ricavato da uno scavo del Monte Taleo, e qui vi si trova il primo dipinto di San Francesco d’Assisi. Un luogo di profonda spiritualità, come tutta questa cittadina della provincia romana.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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