Che ne dici di fare un giro alla piccola Barcellona della Sicilia? Pur essendo una frazione molto piccola, è uno dei luoghi dell’isola da non perdere, perché i suoi colori sono davvero strepitosi. Borgo Parrini si trova in provincia di Palermo, appartiene al comune di Partinico, e ha una popolazione residente di una ventina scarsa di persone. Eppure è amata da tantissimi turisti, per le case decorate di murales variopinti e ispirati all’arte di Antoni Gaudí. Ecco perché la nomea di “Barcellona in miniatura”, ed ecco perché (come potrai ben immaginare) spopola su Instagram. A proposito, non dimenticarti di postare le foto della tua gita in moto, e oltre all’hashtag #borgoparrini tagga anche @trueridersit!
Dal capoluogo Palermo il percorso è molto semplice: basta prendere l’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo e uscire a Montelepre. Imbocca quindi la provinciale SP1bis e svolta subito a destra in Via Parrini, che conduce direttamente al borgo. Per coprire la tratta completa ci si impiega circa cinquanta minuti. Lo stesso tempo, all’incirca, è necessario nel caso tu invece voglia arrivare dalla zona di Trapani: l’autostrada è la stessa, con la differenza che la direzione è inversa e che si guadagna un paio di minuti uscendo a Partinico. Terza opzione (la più interessante) è passare per l’entroterra attraverso la statale di Monreale (SS186) che collega Palermo a Partinico; impiegherai qualche minuto in più ma avrai l’opportunità di solcare le strade della “vera” Sicilia dell’entroterra.
Innanzitutto il nome: “parrini” in siciliano significa “preti”; il paese è stato chiamato così perché appunto fu fondato dai padri Gesuiti, nel XVII secolo. Nel Novecento conobbe decenni di spopolamento che l’hanno portato all’abbandono, ma a fine anni Novanta fu avviato l’originale e vivace recupero realizzato su iniziativa dell’imprenditore locale Giuseppe Gaglio, appassionato di Gaudì. Negli ultimi anni sta crescendo di popolarità: è bene visitarlo prima che diventi mèta del turismo di massa!
L’attrazione principale di Borgo Parrini non può che essere la chiesa Maria Santissima del Rosario, cuore della località, piccolo edificio che risale all’epoca dei Gesuiti. Le opere d’arte all’interno sono poche, ma spicca un raro dipinto ad olio raffigurante la Madonna del ‘600.
La visita al paese è agile e non dura molto tempo – in un’ora si conclude comodamente. Le case colorate sono spesso nelle tonalità del giallo e dell’azzurro, e ce ne sono quattro ristrutturate che si possono visitare: all’interno si trovano oggetti della tradizione siciliana che ricostruiscono la vita autentica del passato. Non mancano decine di murales, come quello dedicato a Frida Kahlo. Sui muri sono scritte in corsivo frasi tratte da poeti, artisti e scrittori, sul tema della pace e dell’amore: Nelson Mandela, Gandhi, Frida Kahlo, Paulo Coelho e Antoni Gaudí sono alcune delle personalità citate.
Un museo dedicato al mondo del sogno e dell’immaginazione: è questo il Museo Onirico Siculo Europeo dove sogno e immaginazione si mescolano. Puoi trovare opere artistiche che omaggiano Chagall e Monet, una mostra dedicata ai Pupi siciliani del Puparo Vincenzo Garifo di Partinico, una “stanza onirica” con scenografie e pitture di Flippo Grillo. Un’attrazione dunque che ben si intona con l’atmosfera del borgo, uno dei più particolari di Sicilia.
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Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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