Viene considerato la “porta della Calabria”, poiché è il comune più a nord della regione, e fu crocevia della via costiera ionica che andava a congiungersi a Brindisi con l’Appia. Ma soprattutto è conosciuto come “Borgo dei Limoni”, per la sua varietà locale marchio IGP, considerata limone rifiorente perché compie la fioritura ben 4 volte l’anno. Rocca Imperiale è un borgo storico da visitare sia per il suo centro medievale inserito nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia, che per il suo mare pulito premiato con la Bandiera Blu di Legambiente. A questi riconoscimenti che a tutti sono familiari, aggiungiamo un’altra nota di merito: è stato il primo comune calabrese a ottenere la Bandiera Lilla per le strutture turistiche che includono anche persone con disabilità. Già molto abbiamo detto; tutto il resto lo scopriremo visitando questa bella località della provincia di Cosenza.
Partiamo da Taranto, seguendo proprio la direttrice che secoli fa costituiva la via costiera ionica, che collegava le Puglie a Reggio Calabria. Prendi la strada statale SS106 Jonica, verso Metaponto, Scanzano Jonico, Policoro, e infine Rocca Imperiale, con un tempo di percorrenza di circa un’ora. È invece di un’ora e mezza la durata del viaggio da Cosenza, capoluogo di provincia, oppure da Lagonegro, per chi giunge dalla sponda tirrenica.
Scorcio del paesaggio di Rocca Imperiale.
Rocca Imperiale si trova nella punta nord-orientale della Calabria, al confine con la Basilicata. Il territorio è compreso nella provincia di Cosenza, e l’altitudine è di circa 204 m s.l.m. La località ha anche uno sbocco sul mare, con la frazione Marina di Rocca Imperiale. La visita inizia dal cuore storico, dove c’è l’imponente Castello Svevo.
Costruito da Federico II di Svevia nel 1225, il Castello Svevo è l’imponente attrazione di Rocca Imperiale. Realizzato nell’epoca federiciana con tutti gli accorgimenti per resistere a un lungo assedio, conserva ancora oggi diversi locali e vie sotterranee che si possono visitare. Il restauro in corso lo sta riportando in condizioni di essere una risorsa culturale da non perdere nella Calabria Ionica. Visita guidata: 5€.
L’imponente Castello Svevo di Rocca Imperiale, visto dal basso.
Non è celebre come quello di Londra, ma anche quello rocchese lascia a bocca aperta. Ospitato nell’antico Monastero dei Frati Osservanti, il Museo delle Cere ospita statue di personaggi del Novecento rappresentati con sorprendente verosimiglianza, tutti a grandezza d’uomo con occhi di cristallo e vestiti realistici: De Gasperi, Mussolini, Che Guevara, Madre Teresa di Calcutta, Rita Levi Montalcini, Giuseppe Verdi, Totò… e non può mancare Federico II Di Svevia, così come l’iconografia l’ha tramandato. Ingresso 5€.
I limoni di Rocca Imperiale fioriscono ben quattro volte l’anno: se tra i sapori tipici del Sud c’è quello dell’agrume giallo, sicuramente qui è più che mai intenso. Sembra di sentirne il profumo persino passeggiando tra i vicoli, dove sui muri delle case sono disegnati e dipinti limoni insieme a testi di canzoni e poesie. Curiosità: ogni anno qui si svolge un festival della poesia, Il Federiciano, i cui vincitori possono ottenere la “pubblicazione” della loro opera sulle mura delle case insieme a autori come Mogol, scrittori come Luigi Pirandello, o poeti come Ugo Foscolo e Salvatore Quasimodo. Non solo poesia: naturalmente si tiene anche una grande festa dedicata ai limoni di produzione locale, nel mese di agosto, il Lemon Fest. E se hai ancora voglia di limoni, non mancano altri itinerari adorabili, come quelli in Costiera Amalfitana!
Passeggiando tra i vicoli del borgo di Rocca Imperiale.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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