Sembra il castello di Frozen, ma è l'incredibile santuario immerso tra vette e cascate della "regione che non esiste"

Sembra il castello di Frozen, ma è l’incredibile santuario immerso tra vette e cascate della “regione che non esiste”

Stefano Maria Meconi  | 22 Giu 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Nel cuore dell’Italia, dove le regioni si confondono tra colline e monti, tra antichi borghi e tradizioni che resistono al tempo, sorge una regione che sembra essere rimasta intatta nel corso dei secoli: il Molise. Terra di gente laboriosa, di prodotti genuini e di bellezze naturali e artistiche spesso sottovalutate, il Molise riserva a chi lo visita sorprese inaspettate. Tra queste, emerge il Santuario di Castelpetroso, una chiesa che, per la sua bellezza, sembra quasi un castello delle fiabe. E che, da sola, vale la “fatica” del viaggio, in realtà un magnifico percorso che, partendo e rientrando nel capoluogo provincia di Isernia, tocca cascate e magnifiche zone verdi prima di giungere al suo apice monumentale e spirituale, il santuario dell’Addolorata appunto. Pronti a partire?

Santuario di Castelpetroso in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Lasciato il centro di Isernia seguiamo Via Occidentale e Via Sant’Ippolito fino all’imbocco della SS85 e da qui proseguiamo per Trignete e la Cascata del Longanello. Continuiamo per Roccamandolfi e da qui arriviamo in poco tempo a Cascata Rio (Maseria di Rio). Seguiamo la SP38 fino all’incrocio la SS17 che lasciamo poco fuori Castelpetroso per raggiungere il Santuario di Castelpetroso. Da qui ritorniamo indietro e continuiamo per Carpinone; seguiamo le indicazioni per Pesche e concludiamo lungo un breve tratto della SS650 per ritornare a Isernia.

Castelpetroso e il suo Santuario: un castello fiabesco tra le montagne molisane

A Castelpetroso, un piccolo comune di circa 1500 abitanti in provincia di Isernia, sorge un edificio che sembra appartenere più al mondo delle fiabe che a quello reale. Il Santuario di Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso affascina i visitatori con la sua architettura neogotica, fatta di guglie aguzze, volte a crociera e vetrate policrome che sembrano dipinte da un pittore di corte.

Il Santuario nasce a seguito di un’apparizione della Vergine Maria avvenuta nel 1888 a due pastorelle del luogo. Dopo vari riconoscimenti ecclesiastici, la costruzione del Santuario iniziò nel 1890 e si protrasse fino al 1975. Dopo venti anni, nel 1995, Papa Giovanni Paolo II visitò il santuario. La chiesa si compone di una cripta, dedicata a San Michele Arcangelo, e della Basilica superiore, dedicata all’Addolorata. La sua posizione, su un colle dalla vista panoramica, la sua struttura architettonica, con le sue torri che sembrano toccare il cielo, e la sua storia, legata a eventi miracolosi, rendono il Santuario di Castelpetroso una meta di pellegrinaggio per molti fedeli, ma anche una destinazione turistica di grande interesse.

Informazioni utili per la visita

Il Santuario di Castelpetroso si trova in Via Santuario, 86090 Castelpetroso IS, Molise. Per raggiungerlo, è possibile seguire le indicazioni stradali presenti lungo la strada statale 85. Durante i giorni feriali, il santuario ospita la Santa Messa alle 7, 11.30 e 17. Alla domenica, le celebrazioni sono 5: 8.30, 10.30, 12, 17 e 18.30, oltre al Santo Rosario delle 16.30.

Per chi volesse scegliere la zona di Castelpetroso per un momento di pausa, la Casa di accoglienza del pellegrino mette a disposizione un B&B (anche con formula di pensione completa) e un ostello dei giovani, oltre a un centro di accoglienza e un auditorium. L’accesso al Santuario è gratuito.

Cosa vedere nei dintorni


Nel cuore di un piccolissimo borgo molisano, immerso in un bosco incantato e in una natura floreale, sorge la cascata di Carpinone, uno degli spettacoli più affascinanti della natura locale.

Il percorso che porta al Santuario di Castelpetroso tocca molti luoghi naturali degni di visita. Tra questi vale la pena citare:

  • La cascata del Torrente Longanello (tra Sant’Agapito e Longano), uno splendido salto d’acqua immerso tra boschi e rocce che si tuffa in uno scenario da oasi naturalistica;
  • La cascata Rio a Roccamandolfi, che si trova in una zona verde caratterizzata, tra le altre cose, dalla presenza di un ponte tibetano davvero adrenalinico;
  • Le cascate di Carpinone (cascata di Carpinone e cascata Schioppo), dei salti d’acqua non lontani da Isernia dove trovare un momento di fresco e relax durante tutto l’arco dell’anno.
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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