Una città dove fare festa, divertirsi ma allo stesso tempo rilassarsi in un’atmosfera che non è mai calda, e non solo per quanto riguarda le temperature. È un luogo dove gentiluomini, musicisti e birrai si incontrano, dove levare i boccali (invece dei calici) e godersi tanta buona musica tradizionale. Ma anche ricca di colori, affacciata su un mare che alterna tempeste e placidità: insomma, tutto questo – e molto altro – sono gli ingredienti di Galway, una delle capitali culturali dell’Irlanda. Una città che vale la pena del viaggio, specie se fatto in moto, per conoscere l’Isola Verde e le sue tante meraviglie. Let’s go!
Partendo da Limerick, ci si dirige verso Shannon prendendo la strada N18. Questo tratto di circa 24 chilometri conduce attraverso una strada principale ben segnalata e facile da seguire.
Da Shannon, si prosegue verso Ennis continuando sulla N18. Questa tratta di circa 22 chilometri conduce direttamente a Ennis. La strada è agevole e scorrevole, permettendo di apprezzare il panorama della campagna irlandese.
Una volta ripartiti da Ennis, ci si dirige verso Ballyvaughan. Questo percorso, di circa 41 chilometri, attraversa una strada più rurale e pittoresca. Lasciando Ennis, si prende la R476 che attraversa il cuore della regione del Burren, famosa per i suoi paesaggi carsici unici. Si prosegue fino a Corofin e poi si seguono le indicazioni per Ballyvaughan lungo la R480.
Da Ballyvaughan, infine, ci si dirige verso Galway percorrendo la N67. Questa tratta è di circa 48 chilometri e offre una splendida vista sulla costa dell’Atlantico mentre ci si avvicina alla vivace città di Galway. La strada segue la costa occidentale, offrendo un’esperienza di guida panoramica prima di entrare in città.
Ricca di locali e di vita notturna, Galway è una città animata e allo stesso tempo tranquilla
Non è stata solo la Capitale europea della cultura 2020, lo sfortunato anno della pandemia di Covid-19, ma Galway è uno dei punti di riferimento dell’Irlanda occidentale. Capoluogo del Connacht, città di cultura, viene spesso definita bohemién per la sua ricca vita sociale, che unisce ai tradizionali pub irlandesi dove si serve birra a fiumi, cultura musicale, gastronomica e cinematografica.
Infatti, la città irlandese – Cinema City per l’UNESCO – ospita addirittura tre festival culturali (Oyster, Arts e Film Festival), in rappresentanza di una vivacità culturale che, tuttavia, non cela gli elementi classici di questo luogo. Infatti, Galway è anche un luogo dove rilassarsi, passeggiando lungo vicoli in pietra dove si respirano le atmosfere di un tempo, oppure guardando le coloratissime casette coi tetti a spiovente di Galway Bay.
Vista serale sulla città e sulla Cattedrale di Galway
E proprio dalle imbarcazioni che attraccano sulla baia che arrivano fino alle nostre tavole le ostriche più buone al mondo, il cui International Oyster and Seafood Festival, che si tiene a fine settembre, è la più antica festa dedicata a questa prelibatezza. Una gourmet extravaganza, come viene definita, che va avanti da 64 anni ed è visitata, ogni anno, da decine di migliaia di persone, che trovano ad attenderli ostriche già aperte (a casa, però, ricordatevi di usare un coltello adatto, magari anche con il porta-ostriche per maggiore sicurezza).
La Tyrone House di Kilcolgan, edificio di fine ‘700 distrutto durante la Guerra d’indipendenza irlandese
La città di Shannon, primo approdo europeo per chi proviene dall’America, è da pochi anni una realtà autonoma. Prima, apparteneva al territorio della palude deserta, Limerick, attraversata dall’omonimo fiume Shannon e ricca di luoghi storici, come il King John’s Castle o la St. John’s Cathedral, la cui guglia di 81 metri è la più alta del paese.
Una vera foresta di segnali è una delle curiose attrazioni del piccolo villaggio di Ballyvaughan, luogo di passaggio che ha fatto di questa sua “secondarietà” un vero e proprio punto di forza, oltre a essere un punto molto interessante per ammirare la costa irlandese.
Poco prima di arrivare a Galway, il paesaggio si apre nei pressi di Kilcolgan, un paesello di neanche 150 abitanti con il suo elegante castello in pietra del XVIII secolo e la Tyrone House, che ricorda la lotta per l’indipendenza irlandese combattuta tra il 1919 e il 1921.
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