I Grifoni, simbolo di forza e saggezza, rappresentano una città pugliese – la “città dei Grifoni” – che vanta una storia millenaria. Ascoli Satriano ha visto consumarsi sul suo territorio la famosa battaglia tra i Romani e Pirro re dell’Epiro, che si concluse con la vittoria di quest’ultimo pagata a caro prezzo per le tante vittime – da qui l’espressione “vittoria di Pirro” per identificare un successo ottenuto con sforzi eccessivi. Questa “Ascoli di Puglia” è da non confondere con la marchigiana Ascoli Piceno famosa per le olive; tuttavia anche qui c’è una specialità tipica, il pane, che già in tempi antichi ha conquistato con la sua bontà il poeta Orazio. E allora lasciamoci conquistare anche noi; si parte!
La partenza è dal capoluogo Foggia. Il percorso è piuttosto semplice: prendi la strada statale SS655 Bradanica e in mezz’oretta circa arrivi ad Ascoli Satriano. Se vuoi continuare il viaggio hai diverse opzioni: puoi continuare per la stessa strada verso Candela e poi entrando in Basilicata. Oppure puoi tornare al punto di partenza con un giro ad anello, anzi “a triangolo”: vai a Corleto e prendi la SP95 fino a Cerignola, poi svolta a sinistra sulla SS16 per dirigerti dritto fino a Foggia.
Ascoli Satriano sorge a guardia dei Monti Dauni, a 428 m.s.l.m. Il territorio è in provincia di Foggia, nella zona sud della “Capitanata”, al confine con la Basilicata. La città assegna l’onorificenza dei “grifoni d’oro” alle personalità che hanno promosso la città di Ascoli: tra questi, anche il paleontologo Alberto Angela e l’attore e regista Michele Placido.
Scorcio del borgo di Ascoli Satriano.
Il Polo museale di Ascoli Satriano si trova nell’ex Monastero di Santa Maria del Popolo. All’interno si trova il Museo Civico Archeologico, con una collezione di reperti archeologici provenienti dagli scavi locali, come i Marmi di Ascoli Satriano, reperti risalenti al IV-III secolo a.C.. Inoltre ospita mostre sulle tombe antiche del territorio; diverse sale si aggiungono per arricchire l’esposizione. Il Polo museale ospita anche il Museo Diocesano, che espone diverse sculture, reperti e antichità. Ingresso 3€.
Sulla Collina del Serpente c’è il Parco Archeologico dei Dauni che conserva resti di antiche abitazioni, tombe e altre strutture che risalgono all’epoca dei Dauni. È un sito molto esteso, i cui scavi continuano tuttora. La visita è gratuita. Nell’area di Ascoli Satriano ci sono anche altri siti archeologici: uno è la villa romana di Faragola del periodo tardoantico, un altro è l’Abitato Daunio di Giarniera Piccola nella Valle del Carapelle.
L’origine del Palazzo Ducale, o Castello è di epoca normanna. A causa di lavori, attualmente non è visitabile, eccetto eventuali aperture straordinarie.
Il Duomo di Ascoli Satriano è la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria. Fu edificata nel XIII secolo dai Frati Minori Conventuali. La facciata è in stile tardo romanico. Fu ricostruita dopo il 1871 per riparare ai gravi danni del terremoto.
Non meno interessante è il Ponte Romano sul fiume Carapelle, che dopo due millenni è ancora intatto. Fu realizzato su iniziativa dell’imperatore Traiano, per collegare la via Appia e la via Traiana. La struttura in pietra è fatta a tre arcate con schiena d’asino. Per evitare il deterioramento è stato chiuso al traffico. Ma tante altre strade ci portano altrove nella Capitanata Pugliese: prova un nuovo itinerario!
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Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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