A oltre 1.500 metri d’altezza, si trova uno dei più interessanti percorsi dell’Appennino Tosco-Emiliano da attraversare su due ruote. Stiamo parlando del Passo della Pradarena, un valico che separa la provincia di Lucca da quella di Reggio Emilia. Nel cuore della Garfagnana, questo punto ad alta quota è meta privilegiata per gli appassionati di escursionismo e dopo aver percorso il nostro itinerario non solo. Ecco allora il percorso per scoprire il Passo della Pradarena in moto.
Spesso scelto da ciclisti e motociclisti per una bella escursione nel pieno della natura appenninica, il Passo della Pradarena è sicuramente adatto per andarci in moto, anche per la presenza di un moderno rifugio, che permette una sosta rilassante.
Il nostro percorso parte da Castelnuovo di Garfagnana, nel pieno di questa suggestiva zona dell’Alta Toscana e nei pressi del Lago di Pontecosi. Da SP 72 del Passo delle Radici andiamo verso Via di Monteperpoli/SP43. Presa la SP43, proseguiamo sulla SRT 445 per 12 chilometri seguendo la deviazione per Castelnuovo di Garfagnana. Continuiamo ancora su SRT 445 radd e poi imbocchiamo la SP14. Immettiamoci su Via Emilia/SP 67, svoltiamo a destra su Via Cirigliana che poi a sinistra diventa SP14. Imbocchiamo SP12 che teniamo per i successivi 12 chilometri fino a trovarci il Passo Pradarena sulla destra.
Oltrepassato il confine regionale tra Toscana ed Emilia Romagna, il nome della strada cambia in SP18 (ci troviamo precisamente nella provincia di Reggio nell’Emilia). Qui il percorso comincia a scendere, arrivando dapprima ad Ospitaletto (1.167 metri sul livello del mare) e, dopo pochi chilometri, a Ligonchio (949 metri sul livello del mare) tappa finale del nostro giro su due ruote.
Il Passo di Pradarena si situa tra due monti piuttosto alti, il Cavalbianco e l’Asinara, che superano rispettivamente i 1.800 e i 1.700 metri sul livello del mare. Attraverso il Passo della Pradarena si può passare dall’Emilia Romagna alla Toscana e viceversa; più precisamente tra i territori dei comuni di Sillano e Ligonchio (ora frazione del comune di Ventasso), toccando la Garfagnana e le pianure reggine. Nel suo punto di maggiore altitudine, il valico raggiunge i 1.579 metri. È un valico generalmente non molto impegnativo, con una pendenza media intorno al 5,8% e raggiungendo la pendenza massima dell’11% tra il 15esimo e il 16esimo chilometro.
Il passo è conosciuto e sfruttato sin dall’epoca romana, quando i soldati romani attraversarono il valico nel 183 a.C. per soccorrere i compagni assediati dai Galli. Dal momento che il Passo Pradarena non dista molto dalla Via Emilia, nel corso del Medioevo sono sorti qui intorno diversi ospizi per accogliere viandanti e pellegrini. D’altronde i ritrovamenti archeologici sembrano suggerire proprio questa teoria.
La fama enogastronomica del Passo della Pradarena e della zona tra la Garfagnana e Reggio Emilia non ha certo bisogno di essere introdotta.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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