Un trionfo di bellezza: la Rocca sul lago più grande d'Italia è un vero "balcone panoramico" sospeso a 30 metri d'altezza

Un trionfo di bellezza: la Rocca sul lago più grande d’Italia è un vero “balcone panoramico” sospeso a 30 metri d’altezza

Stefano Maria Meconi  | 31 Mag 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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La bandiera è arancione, il lago che la bagna è azzurro, mentre lei ha tutti i colori dell’arcobaleno. Una perla di neanche 4000 abitanti sulla costa veronese del Benaco, Malcesine è tra i borghi più belli d’Italia per la sua capacità di ammaliare nello spazio di un solo sguardo. Ed è difficile non lasciarsi conquistare dall’antico Castello Scaligero, dagli affacci del lungolago, dai colori pastello di questo borgo che sembra quasi un angolo di Liguria, ma che si trova invece nel Veneto, a un tiro di schioppo dalla Valpolicella e dalla città di Romeo e Giulietta.

1 Malcesine in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Lasciamo il centro di Verona tramite la SS12 e ci immettiamo sulla SP1 a Montresor, da dove continuiamo in direzione di Parona. Proseguiamo sulla SS12 fino al bivio di Villa Quaranta e arriviamo a Sant’Ambrogio di Valpolicella, e da qui scendiamo per Domegliara, poi attraversiamo l’Adige sulla SP33a e seguiamo la SP11 fino a Porton, costeggiando l’Autostrada A22 del Brennero. Prendiamo la SP29 per Caprino Veronese, e sempre sulla stessa iniziamo a risalire verso Prada, a oltre 1000 m s.l.m. per un bellissimo tratto che poi, tramite una serie di tornanti, ci porterà dritti sulla costa veronese del Lago di Garda. Da qui, SR249 senza soluzione di continuità fino all’arrivo a Malcesine, in complessivi 65 chilometri e poco meno di 2 ore di guida.

2 5 motivi per cui innamorarsi della “città romantica” del Garda


Vista della strada stretta di una piccola città con case colorate a Malcesine, Italia, durante una giornata di sole

Se il lago di Garda è tutto, nelle sue varie declinazioni, un luogo all’insegna di un certo tuffo al cuore, lo stesso può dirsi per la bella Malcesine, colorato avamposto lacustre del Veronese sul quale insiste una certa commistione tra architettura storica, colori e verde diffuso. Le vette del Monte Baldo da una parte, le acque placide – a tratti ventose – del più grande lago d’Italia dall’altra, è impossibile non rimanere affascinati da questo luogo. Del resto, lo stesso Goethe, nel suo lungo Grand Tour, non poté far meno di ammirarne e raccontarne tutti gli scorci più belli.

Scorci che sono dominati, storicamente e visivamente, dal Castello Scaligero, costruzione di remotissima origine ma le cui forme attuali sono all’incirca datate al IX secolo. Oltre un millennio di storia e 31, come i metri d’altezza della torre, che svetta sul borgo e offre un punto di vista privilegiato su Malcesine e dintorni. Sempre tornando a Goethe, gli schizzi che dedicò alla località gardesana sono raccolti nell’omonima sala del castello, aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30.

A metà strada tra un castello con le merlature e un edificio di rappresentanza, merita sicuramente una visita anche il Palazzo dei Capitani, la cui costruzione risale a un lungo periodo tra il XIII e il XIV secolo, addirittura su resti romani. Il complesso è circondato da un magnifico giardino all’italiana che “si getta” nelle acque del lago, poiché oggi, come in passato, molti palazzi si raggiungevano direttamente tramite imbarcazione, soprattutto se i naviganti erano i governatori che qui risiedevano.


La vista del lago di Garda da Punta Veleno

Oltre alle numerose chiese che arricchiscono il paesaggio del borgo, intorno allo stesso trovano spazio anche diversi siti archeologici, tra cui Campo Maneschi (Età del Bronzo) e la Grotta di Malcesine (età del Ferro). Sempre nei dintorni, Punta Veleno è una bellissima variazione sul tema, un percorso immerso nel verde sopra quota 1000 da scoprire rigorosamente in sella.

Nonostante non si trovino a Malcesine, ma la raffigurano, i quadri che Gustav Klimt (per intenderci, quello del Bacio) realizzò raffigurando il borgo del Benaco sono una ideale dimostrazione della bellezza di questo luogo. Di questi, tuttavia, solo uno è visitabile: è l’Italienische Gartenlandschaft, conservato nella Kunsthau di Zug (Svizzera).

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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