Anche una semplice gita fuori porta può rivelarsi in realtà entusiasmante e divertente. Il tutto, senza dover necessariamente allontanarsi troppo o cercare percorsi più noti o lontani. Soprattutto se la meta scelta è la Sella di Leonessa, un percorso perfetto per esplorare un angolo remoto del Lazio e gli splendidi Monti Reatini, con la loro natura selvaggia. Impegnativa, tanto da essere considerata una delle salite più difficili d’Italia (in passato è stata spesso una delle tappe del Giro d’Italia), è una strada che ha tutte le carte in regola per una gita coinvolgente ci sono davvero tutte, oltre a essere il passo più alto degli Appennini, con i suoi quasi 2000 metri d’altitudine. Pronti a partire?
Breve ma decisamente interessante, il nostro percorso parte dalla cittadina di Leonessa. Da qui, usciamo dal centro città (Viale Francesco Crispi) e ci immettiamo sulla SP10, che passa per Campo Stella fino a raggiungere, in circa 17 chilometri, la Sella di Leonessa con un percorso morbido ma a tratti molto piacevole, grazie a una serie di curve e tornanti. Da qui, continuiamo verso sud fino a Pian De’ Valli, dove la strada diventa SS4bis e tocca gli impianti sciistici del Terminillo. Continuiamo verso il fondovalle e, in meno di un’ora, siamo alle porte di Rieti.
Sella di Leonessa sale fino alla ragguardevole quota di 1890 m s.l.m e, per questo, è il passo più alto degli Appennini. Nonostante la strada di Campo Imperatore arrivi a una quota più alta, quasi 2100 m s.l.m. non può essere considerata un passo, perché non è “a doppia direzione”. Un po’, per capirci, come il Colle del Nivolet o la strada che porta sulla vetta del Colle della Bonette.
Questo valico, un tempo fondamentale per i collegamenti tra Rieti e Leonessa, è oggi una strada prevalentemente turistica, celebre soprattutto tra gli amanti degli sport invernali perché permette di raggiungere il Monte Terminillo, chiamato da molti la montagna di Roma nonostante si trovi a circa 2 ore di viaggio dalla Capitale. In ogni caso, la strada è frequentata (e amatissima) sia dagli appassionati di escursionismo sia da ciclisti, proprio per la particolarità del percorso che ha un dislivello di 1380 metri ed una pendenza massima del 13%.
Punto di partenza o approdo dell’itinerario sulla Sella di Leonessa è Rieti. Chiamata sin dall’epoca romana ombelico d’Italia, poiché il centro geografico del nostro Paese è stato individuato proprio qui, ospita numerosi monumenti tutti da scoprire. All’interno delle mura si incontra la Chiesa di Sant’Agostino e, tutt’intorno, gli edifici storici della città. Primo fra tutti il Palazzo Comunale che ospita anche il Museo Civico, fra i più antichi del Lazio. Da non perdere, inoltre, la Cattedrale di Rieti, del XII secolo, vicino alla quale spicca il bellissimo campanile, il Palazzo Vescovile ed il Palazzo del Governo. Percorrendo la vicina via San Rufo, invece, ci si rende subito conto di come le case abbiano ancora la tipica architettura medievale.
Molti sono anche i conventi e i santuari sia in città che fuori, raggiungibili con piacevoli passeggiate a piedi. Fra questi il Convento di Fonte Colombo, di particolare importanza perché fu qui che San Francesco dettò le regole dell’Ordine, nel 1223. Da non perdere, inoltre, il Santuario di Greggio, nel quale il Santo, celebrando la messa per il Natale, realizzò il primo presepe, dando inizio a questa tradizione. Sono i cosiddetti santuari della Valle Santa, che rappresentano il fulcro della religiosità francescana nel Reatino.
Prospettiva sul borgo di Leonessa, la città delle patate situata a quasi 1000 metri di quota
Se vi si arriva da Rieti, è d’obbligo una sosta a Leonessa, magari anche per cercare un ristorante tipico dove pranzare. Per sgranchirsi un po’, intanto, vale la pena fare un giro per le viuzze di questo grazioso borgo, alle pendici del Monte Tilia, del gruppo del Terminillo. La sua storia e la sua architettura sono tipicamente medievali, poiché il paese è sorto con l’unione di castelli e terreni che sorgevano in quella zona. L’ingresso al centro storico avviene attraverso le sue porte, quella Spoletina e quella Aquilana che, insieme alla Torre Angioina sono la testimonianza dell’apparato difensivo della città.
Nel centro storico si possono ammirare i palazzi più belli come Palazzo Morelli, Palazzo Ettore, Palazzo Bisini o Palazzo Cherubini, edificati fra il XVI ed il XVIII secolo. Nella piazza principale sorge la fontana Margaritiana del 1548, regalata alla città da Margherita d’Austria. Avendo a disposizione un po’ di tempo, è possibile programmare delle piccole deviazioni per arrivare alle bellissime Gole del Velino o al Santuario di San Giacomo, sempre sulla SR521.
La cucina delle trattorie di Leonessa è casalinga e rustica; ottimi i fagioli con le cotiche, le tagliatelle con tartufo, l’abbacchio, i vari insaccati ed i formaggi.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
Le Langhe incantano con le colline disegnate dai vigneti, seducono con i castelli ...
Un borgo pittoresco incastonato nel cuore del Sannio come tappa principale di oggi, ...
Parte dei borghi più belli d'Italia dal 2016, in mezzo alla Valle Reatina c'è un ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur