Finalmente è arrivata la bella stagione, che ci porterà sulle strade che si dirigono verso il mare. Tra le nostre mète preferite c’è la Puglia, con le sue bellissime spiagge che si estendono per oltre 300 km. Perché non andare a visitare il Gargano, con i suoi bellissimi borghi? Tra questi vale assolutamente la pena vedere Peschici, antico villaggio di pescatori affacciato sul mare, con le sue spiagge sabbiose e soprattutto con il suo scenografico castello costruito su una rupe vertiginosa a strapiombo sul mare. Il centro storico è una meraviglia, e le spiagge vantano acque certificate Bandiera Blu da lungo tempo. Partiamo dunque alla scoperta dello “sperone d’Italia” – come è chiamato il Gargano – iniziando da uno dei suoi gioielli!
L’itinerario corrisponde alla parte nord del Parco Nazionale del Gargano. La partenza è da Termoli, situato ancora in Molise, che ha la sua uscita autostradale sulla A14. Percorri la statale SS16 che costeggia il mare. All’altezza di Lesina svolta a sinistra sulla SS693, che costeggia prima il Lago di Lesina e poi il Lago di Varano. Continua verso Ischitella e Vico del Gargano. Dirigiti quindi verso il mare per arrivare a destinazione, Peschici.
Il borgo storico di Peschici, appoggiato sul mare.
Peschici, in provincia di Foggia, corrisponde alla punta nord del Gargano. È tradizionalmente una località balenare, ma anche una cittadina con diverse attrazioni architettoniche. Il centro storico è molto caratteristico, con labirinti di vicoli alternati a viste impareggiabili sul mare. La costa è caratterizzata da diverse torri di avvistamento saracene, per la maggior parte risalenti al Cinquecento, fatte erigere dagli spagnoli per difendere il territorio.
Il Castello Bizantino è scenograficamente abbarbicato sopra alla roccia più alta di Peschici, a strapiombo sul mare. Costruito dai normanni, risale al X-XI secolo. Nei secoli subì modifiche e ampliamenti. Oggi è restaurato e visitabile; al suo interno c’è un “museo delle torture”.
I “trabucchi” (o “trabocchi” in Abruzzo) sono costruzioni in legno realizzate in mare allo scopo di pescare. L’ingegno dei pescatori ha permesso grazie a queste “macchine” di pescare agevolmente lungo le coste del basso Adriatico, dagli Abruzzi alle Puglie. I trabucchi sono tutelati come patrimonio monumentale nel Parco Nazionale del Gargano. In alcuni di questi sono stati ricavati locali e ristorantini.
Nella Baia di Manaccora si apre una gigantesca cavità naturale – la Grotta degli Dei – che introduce i curiosi all’interno delle rocce per circa 90 metri. Grazie agli scavi archeologici sono stati ritrovati oggetti dall’elevato valore storico risalenti all’età del bronzo. L’apertura alle visite avviene dal 1 giugno per tutta la stagione estiva, solo su prenotazione. Tuttavia ad agosto si può accedere senza prenotare di mercoledì, venerdì e domenica dalle 16 alle 19, con prezzo di ingresso di 4€.
Dopo aver visitato il borgo, ti meriti un bel tuffo in mare. Le spiagge sono tante e belle: ti segnaliamo la Baia Jalillo, con fondale basso e sabbia fine, la Spiaggia di Zaiana, dalla sabbia scura incastonata tra gli scogli, la Spiaggia di Manaccora, collegata a quest’ultima da un sentiero panoramico, la Spiaggia di Procinisco, la meno affollata e più abbondante di vegetazione. Una volta fatto il bagno, non ti resta che proseguire con un nuovo itinerario, sempre nel bellissimo Gargano.
Vista panoramica sul Mare Adriatico.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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