“Vieni a ballare in Puglia”, cantava Caparezza: non è un mistero che il “tacco d’Italia” sia la regione famosa – tra le tante cose – anche per i balli tradizionali. Taranta, tarantella, pizzica, ognuno lo chiama come preferisce; tutte le definizioni portano nel nome l’origine del ballo, ovvero la terapia di guarigione dal morso della tarantola. Quando questo ragno pizzicava i contadini, li induceva a convulsioni frenetiche; l’unico modo per placarle era “ballare” e muoversi fino a far sfogare tutto il veleno in corpo. La città più famosa dove avveniva questo rito terapeutico era Galatina, in Salento, che ancora oggi è tappa fissa delle amatissime Notti della Taranta estive. Ma anche se non è estate, vale sempre la pena scoprire questo territorio stupendo nel cuore del Mediterraneo.
In meno di un’ora puoi raggiungere Galatina a partire da Brindisi. Occorre prendere la SS613 che arriva a Lecce, e poi continuare a sinistra sulla SS694 che costeggia la città a ovest nelle vicinanze dell’ospedale. Svolta dunque a destra sulla SS101 in direzione di Gallipoli. Segui le indicazioni per Galatina, svoltando a destra sulla SP18 che ti porta in pochi minuti in città. Una volta visitato il centro, è una buona idea andare al mare: in circa venti minuti puoi raggiungere Gallipoli sulla costa ovest o Otranto sulla costa est. In alternativa puoi proseguire verso Leuca, che corrisponde alla punta sud del Salento.
La Basilica di Santa Caterina di Alessandria, edificio principale di Galatina.
Galatina si trova a 78 m s.l.m. sul declivio di una leggera altura. Il centro storico è stato costruito in una posizione che consentisse di raccogliere l’acqua piovana in cisterne scavate nelle rocce. Come il capoluogo Lecce, ha architetture che esibiscono influenze barocche. Dopo Lecce e la vicina Nardò, è il terzo comune più popoloso della provincia salentina.
Costruita nel XIV Secolo, la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria è uno dei capolavori dell’arte romanica e gotica italiana. Si trova nel centro storico; pur avendo all’esterno un aspetto molto sobrio, all’interno esibisce affreschi e cicli pittorici stupefacenti.
Gli interni della Basilica di Santa Caterina di Alessandria, a Galatina.
Il barocco si mostra nel suo massimo splendore nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (protettori della città), sulla piazza centrale di Galatina. La chiesa, costruita nel XVII Secolo, è stata completata nel XVIII per riparare i danni di un terremoto. Di fronte, c’è la vivace e animata piazza dove ha luogo in estate il concerto della Notte della Taranta, e la Festa dei Santi Pietro e Paolo che si svolge dal 28 al 30 giugno.
La Chiesa di San Paolo (XVIII secolo, incorporata in palazzo Tondi) è conosciuta anche col nome di Cappella delle Tarantate, poiché nel XX secolo è stata luogo di fenomeni legati alla tarantismo – ovvero quello che interessa chi viene morso dalla tarantola. Secondo la tradizione, le donne pizzicate da questo ragno sfogavano l’effetto del veleno durante la festa del 29 giugno, in una sorta di esorcismo accompagnato da musica molto ritmata. La tappa finale dell’esorcismo avveniva in questa cappella, dove si invocava la grazia del Santo, e veniva fatta bere l’acqua benedetta.
…il pasticciotto, senza dubbio. Un dolce golosissimo fatto con pasta frolla e tanta crema pasticcera. È uno dei dolci più buoni del Salento e si può gustare in diverse pasticcerie e caffetterie. È l’ideale per una bella colazione nel centro storico, prima di ripartire per un nuovo itinerario in Puglia!
Galatina illuminata d’estate durante la festa dei Santi Pietro e Paolo.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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