Alle porte di Bergamo c'è il "lago con l'accento", uno scrigno di natura dove l'uomo sembra non essere mai passato

Alle porte di Bergamo c’è il “lago con l’accento”, uno scrigno di natura dove l’uomo sembra non essere mai passato

Stefano Maria Meconi  | 29 Apr 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Un piccolo specchio d’acqua dalla forma vagamente a boomerang, non lontano dalla città dei mille: è il Lago di Endine. Un’oasi di relax e di natura ben conservata a pochi chilometri da Bergamo, dove riscoprire il piacere del rapporto con il verde e la natura che ci circonda. Un luogo perfetto anche per la classica gita del weekend in moto, una meta imperdibile della Val Cavallina (vallata che segue lo scorrere del fiume Cherio e segnata proprio dai suoi “monumenti naturali”, il fiume e il lago), da pronunciare rigorosamente con l’accento sulla prima E. Insomma, un luogo da non lasciarsi scappare, soprattutto in primavera. Partiamo?

1 Lago di Endine in moto. L’itinerario

1.1 Percorso

Lago d’Iseo o Lago di Endine? Entrambi. Con questo veloce ma suggestivo itinerario percorreremo 56 chilometri immersi tra le vette della bergamasca, e non solo. Toccheremo due laghi, scopriremo le curve dei Colli di San Fermo e da Lovere raggiungeremo le due località “gemelle” di Sarnico e Paratico. Lasciata Lovere, seguiamo la SS42 per 9 chilometri, arrivando velocemente al Lago di Endine. Ne seguiamo la sponda orientale per tutta la lunghezza, toccando in successione Ranzanico, Madrera e Spinone al Lago. Se si vuole visitare anche Monasterolo, bisogna proseguire per Casazza e poi tornare indietro seguendo la Provinciale 76. Lasciamo la Statale 42 prima del bivio di Vigano San Martino e proseguiamo invece lungo la Provinciale 79. Arriviamo così a Colli di San Fermo. Da Sant’Antonio ad Adrara San Rocco sono numerosi i tornanti dai quali la vista spazia dal Lago di Endine a quello di Iseo, alle montagne tutt’intorno. Proseguiamo così su una strada che via via si fa più morbida, arrivando infine a Sarnico. Insieme a Paratico, segna il confine dell’Iseo tra le province di Bergamo e Brescia.

2 Il lago “gioiello” della Val Cavallina

In inverno il Lago di Endine (qui a Endine Gaiano) tende a ghiacciare in superficie

Il lago di Endine si trova in Lombardia, e più precisamente in provincia di Bergamo. Sulle sue sponde affacciano ben quattro comuni: Endine Gaiano, Monasterolo del Castello, Ranzanico e Spinone al Lago. È il punto più settentrionale della Val Cavallina, che si estende tra Trescore Balneario ed Endine Gaiano. La vallata, stretta e lunga, è davvero suggestiva: a parte i pochi comuni tutt’intorno, vallate e montagne sono ancora vergini. Significa che le sponde del lago regalano dei panorami verdissimi, inframmezzati di tanto in tanto dai classici, piccoli comuni della bergamasca.

La zona tutt’intorno al Lago di Endine è stata abitata sin dalla preistoria: lo dimostrano i tanti reperti trovati dagli archeologici. Trescore, Luzzana, Vigano San Martino sono solo alcuni dei comuni dove un tempo vi erano insediamenti vecchi di millenni. Bianzano e Luzzana, tra gli altri, furono colonizzati prima dai Romani e poi dalle popolazioni del Nord Europa, che insediarono il dominio dell’Urbe. Il periodo di maggior splendore per il lago e la Val Cavallina inizia però nel X secolo, quando si afferma il potere della famiglia Suardi. I nobili ghibellini di Bergamo furono per almeno 4 o 5 secoli i più potenti della zona: tra loro vi furono un vescovo di Bergamo, un capitano del popolo a Genova e diversi podestà.

Nel Basso Medioevo, i Suardi costruirono numerose ville e castelli, come quelli di Bianzano, Monasterolo e Trescore. Gran parte di questi monumenti, ben conservati, si possono visitare anche oggi.

2.1 Cosa vedere sul Lago di Endine

Il Castello di Bianzano, appartenuto alla famiglia Suardi di Bergamo

I quattro comuni che circondano il lago sono delle località turistiche molto apprezzate in Lombardia. Il clima mite, la natura e la vicinanza alla città li rendono perfetti per una fuga dal caos e dal quotidiano. Eccole qui:

  • Endine Gaiano è ideale per chi vuole tuffarsi nel verde, approfittando anche della presenza del vicino Lago di Gaiano, un piccolissimo specchio d’acqua alimentato da sorgenti sotterranee.
  • A Monasterolo del Castello ci si può divertire con le tante attività sportive proposte in loco oppure visitare la Chiesa di San Salvatore e l’antico Castello, risalente al X secolo.
  • Ranzanico, il comune posto più in alto dei quattro, si trova sulle pendici del Monte Sparavera. È un antico villaggio dove leggende e tradizioni popolari sono ancora molto presenti nei ricordi locali.
  • Spinone al Lago, infine, sorge poco fuori la Valle del Tuf. Si tratta di una vallata ricca di acque sulfuree, particolarmente benefiche per la salute: qui sin dagli anni Ottanta c’è un parco attrezzato per dare modo a visitatori e locali di attingere alle fonti in sicurezza.

Spostandoci poco più in là incontriamo Lovere, uno dei borghi più belli d’Italia, che sorge sulla sponda nord del Lago d’Iseo, in piena Val Seriana. Tra i motivi per i quali merita una visita c’è l’Accademia Tadini, istituita nel 1829 e considerata tra i più antichi musei pubblici d’Italia. Al suo interno sono conservate opere, tra gli altri, di Hayez, Bellini, Jacopo Palma il Giovane oltre che un gruppo di lavori di Antonio Canova.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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