Meno di cento abitanti vivono in questa borgata: si sa, la bellezza alpina è spettacolare, ma anche impegnativa. Spesso i luoghi meno abitati sono i più belli e autentici; non a caso Sottoguda rientra nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia e ha ottenuto il riconoscimento di Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Questo borgo, incastonato tra canyon e ghiacciai, è una frazione del comune di Rocca Pietore, nel bellunese. L’altitudine è di tutto rispetto: siamo a 1.250 m s.l.m., ai piedi del massiccio della Marmolada, ovvero la Regina delle Dolomiti Patrimonio Unesco. È il momento di andare a scoprire una delle località più affascinanti delle Alpi!
La partenza è da Belluno: prendi la SR204 per Vignole, e prosegui a destra sulla SR203 in direzione Ponte Alto. Continua verso Cencenighe Agordino, e poi avanti fino al Lago di Alleghe che costeggi tenendo lo specchio d’acqua alla tua sinistra. Una volta giunto a Sac, frazione di Alleghe, vai a sinistra sulla SP641 entrando nel territorio di Rocca Pietore. Non ti resta che continuare la salita, fino ad arrivare a Sottoguda, destinazione del viaggio.
Il centro storico di Sottoguda con il suo campanile.
Siamo in Veneto, provincia di Belluno, comune di di Rocca Piétore (pronunciato con l’accento sulla prima e). La borgata di Sottoguda è famosa per gli altissimi canyon lunghi oltre due km scavati nei millenni dall’azione erosiva dell’acqua del torrente Pettorina. In seguito a crolli causati dalle tempeste del 2018, l’area è in questo momento chiusa per lavori di messa in sicurezza; la riapertura è comune prevista per la fine del 2024, in modo che sia nuovamente possibile percorrere i famosi Serrai di Sottoguda, spettacolare attrazione del territorio. Ma qui le attrazioni sono tante e di seguito te ne diciamo alcune!
Il torrente Pettorina, al fondo dei Serrai.
L’abitato di Sottoguda conserva costruzioni tipiche dell’architettura rurale delle Dolomiti: si tratta dei tabièi, parola che in lingua ladina indica i fienili. Si tratta di strutture pluricentenarie in pietra e in legno massiccio autoctono, col compito di custodire fieno e scorte alimentari, costruite con l’antica tecnica ad incastro e intaglio del blockbau. Inoltre nel centro e nelle borgate più alte si possono trovare ancora case realizzate interamente a mano con sassi locali.
Sottoguda ha una lunga tradizione nella lavorazione artistica del ferro battuto: il ferro viene dalle miniere di Troi e del Fursil nel Cadore. Due botteghe in particolare portano avanti la tradizione; si trovano a un centinaio di metri sotto al borgo storico e sono La Fosina (via Pian 11) e Il Ferro Battuto di Sottoguda (via Pian 8/10). In questa zona troverai anche una bottega artigiana specializzata nell’intaglio del legno: Artigianlegno e Deem (via Pian 10).
Se ami le escursioni troverai pane per i tuoi denti, poiché dal paese partono diversi percorsi di trekking. Uno dei sentieri più conosciuti conduce al luogo noto come I Faièr, una grande faggeta secolare, rigogliosa nella bella stagione, suggestiva in autunno con le sue tonalità rosso-dorate. Il cammino permette di raggiungere l’antico borgo di Sofedèra, abitato fino agli anni ’60. Si può fare ritorno con un giro ad anello che passa per la frazione di Le Palue e i suoi graziosi tabièi, per un tempo totale di due ore circa. È un percorso adatto a tutti (il dislivello è di 300 metri).
Non dimenticare di tenere d’occhio sul sito del comune le informazioni che riguardano la riapertura della gola dei Serrai di Sottoguda, luogo incantevole dalle vertiginose spaccature di roccia, che speriamo possa tornare presto a essere visitato anche con l’apposito trenino che arriva fino a Malga Ciapela. Dovrebbe avvenire a fine 2024, speriamo non oltre!
Il trenino dei Serrai di Sottoguda che conduce a Malga Ciapela.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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