Erede della celebre ed evergreen Himalayan 410, la Himalayan 450 della Royal Enfield è stata progettata per essere una scelta ottima e duratura, proprio come la precedente. AllRoadsNoRoads, slogan della 450, resta fedele alla loro filosofia della purezza senza fronzoli, capace su ogni terreno ed incapace di lasciarti a piedi (ha anche capacità di guado). La 450 è una moto senza fronzoli efficiente e composta, con un motore da 40 CV di tutto rispetto, oltre a molte altre cosette “basic” che di basic non hanno un tubeless, considerata la prezzistica. L’adventure per eccellenza che non ha nulla da perdere, se non le castronerie: restate con noi.
L’Himalayan 450 è il degno successore della 410 in tutto e per tutto. A livello di motore abbiamo un DOHC monocilindrico raffreddato a liquido con 451.65 cc di cilindrata e 40 CV. Il motore è chiamato Sherpa, come i portatori d’alta quota, per dare sufficiente coppia da spingere la moto fuori da una conca di sabbia a 5.000 metri sopra il livello del mare.
I 40 cavalli li ottiene a 8000 giri al minuto, mentre la coppia di 40 Nm è a 5500 giri. Scegliere un motore a 4 valvole è parte della sua efficienza, di cui parleremo fra poco. La trasmissione è a 6 marce, che lavora col sistema di iniezione elettronica e un corpo farfallato da 42 mm.
C’è anche il Ride-by-wire con 4 modalità di guida per ridurre ulteriormente i consumi. Non è tutto, comunque: sotto al serbatoio c’è una presa d’aria rialzata che dà capacità di guado se si incontra un fiume. O qualche incrocio in discesa quando a Roma piove molto. Un plus, nulla da dire.
Himalayan 450
Tornando a noi, però, la gestione del carburante è veramente buona: si consumano giusto 3.59 litri ogni 100 km, con un serbatoio che infatti diventa più che sufficiente per una moto di questo tipo, da 17 litri. La sua descrizione infatti non sbaglia: solo l’essenziale, niente di superfluo.
Passando ad altro, peso: c’è un peso a secco di 181 kg (196 kg con i liquidi) che la tiene comunque molto maneggevole, contando la sostanza. E a tal proposito, il sistema di sospensioni non è da meno: forcella a steli rovesciati Showa con escursione di 200 mm sia all’anteriore che al posteriore, per comodità generica.
In ultimo, ma non proprio ultimo, impianto frenante: ci sono freni a disco ventilati imponenti all’anteriore con 320 mm e comunque affidabili al posteriore con 270 mm. Sono comunque uniti all’ABS a doppio canale, disinseribile, per chi sa come lavorarsi l’off-road.
Nel disegnare l’Himalayan 450 la Royal Enfield è andata sul senza fronzoli, proprio come fece per la storica 410 precedente. Le dimensioni contano: 2285 mm di lunghezza per stabilità, 852 mm di larghezza per agilità, e un’altezza di 1316 mm come ciliegina. L’altezza sella comunque è variabile tra 825 mm e 845 mm o 805 mm e 825 mm nella versione ribassata.
Passando ad altro, il telaio tubolare a doppia trave è in acciaio, che si nota anche a livello di estetica. I fari sono a LED, sia davanti che dietro, parte dell’identità della linea delle Himalayan. Difatti la luce a terra è di 230 mm, chiaro indicatore dell’offroad, ma non è tutto. La strumentazione è perfettamente integrata, come potete vedere dalla foto di seguito: il display TFT da 4 pollici ci sta semplicemente un amore, oltre al dare le informazioni più importanti. C’è anche una USB C.
La strumentazione Tripper Dash della Himalayan 450.
Ad ogni modo, è disponibile in 5 colorazioni diverse, che variano il prezzo passandosi fino a 600€ di differenza. Abbiamo il Kaza Brown (il più economico), Slate Himalayan Salt, Slate Poppy blue, Hanle Black, Hanle Black tubeless e Kamet White (anch’esso tubeless). Ultima cosa: pneumatici con misure di 90/90-21″ all’anteriore e 140/80 R17″ al posteriore.
KTM 390 Adventure
Il prezzo varia a seconda delle colorazioni. Per quello più basso si parte da 5.900€ con la colorazione Kaza Brown, mentre quello più alto (con il Hanle Black tubeless) è di 6.500€. Il che, comunque, rimane molto economico per tutto ciò che offre.
Per eventuali variazioni di prezzo e specifiche, vi consigliamo di controllare la pagina ufficiale dedicata e, eventualmente, il sito ufficiale.
Crediti foto: royalenfield.com; ktm.com.
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