Circondato dalle vette delle Mainarde, il borgo dei 'fiori fritti' è la capitale del buon mangiare di questa incantevole regione

Circondato dalle vette delle Mainarde, il borgo dei ‘fiori fritti’ è la capitale del buon mangiare di questa incantevole regione

Leonardo Anchesi  | 27 Mar 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Oggi vi svelerò un segreto: i migliori fiori di zucca fritti d’Italia li troverete in piccolo paese che insiste nel centro esatto della nostra penisola, nella meravigliosa regione del Molise: il suo nome è Fornelli, si trova a 530 m.s.l.m. e i suoi abitanti sono circa 1.800. Questi numeri, tuttavia, significano poco o, meglio, vanno in secondo piano se messi a raffronto con la genuinità della vita qui da queste parti. In buona sostanza, gli ingredienti sono tanto semplici quanto determinanti: cibo buono (a km zero), aria pulita e ritmi sereni.

Grazie a questi tre semplici accorgimenti Fornelli, il borgo dei fiori fritti, diventa il luogo ideale per passare una giornata dedicata solo a noi stessi e alla nostra moto, lontano dei rumori e dai fastidi del mondo. Salite in sella, allacciate il casco, ingranate la prima (quanto ci piace quel caratteristico “clonc” che fa il cambio quando si innesta la marcia) e aprite il gas alla volta di Fornelli.

1 Fornelli, il borgo dei fiori fritti, in moto

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Oggi ci facciamo una bella passeggiata dal mare verso i monti: 123 km, curve e tanto divertimento. Partenza da Termoli, cittadina sul litorale della provincia di Campobasso. Da qui puntiamo verso nord seguendo per qualche chilometro la costa sulla SS 16, la lunghissima adriatica; tuttavia, non abituatevi alla vista del mare e state attenti che a Patacciato Marina dovrete girare a sinistra e imboccare la SS 157, la statale della Valle del Biferno. Qualche curva ancora, un paio di chilometri sulla SP 55 e quindi sarò il turno della SS 650 di Fondovalle Trigno, vostra fedele compagna fino a Isernia; tratti di rettilineo si alternano a tratti dove le curve si fanno sentire, regalandovi momenti di pura gioia.

Arrivati a Isernia niente paura, perché dal capoluogo di provincia ci penserà la SR 627 a condurvi per mano verso la meta e, soprattutto, verso i migliori fiori fritti che abbiate mai assaggiato.

2 Fornelli: storia, natura e buon cibo

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Perdetevi nei suoi vicoli

Arrivare a Fornelli sarà come respirare una boccata di ossigeno puro: vi sentirete inebriati dal benessere e sarete tentati di non lasciare più questo posto incantato. La sua storia è antichissima: se ne parla già alla fine del IX secolo e la primissima testimonianza documentale risale al 10 ottobre dell’anno 981; trattandosi di una sentenza è quindi ovvio che il paese esistesse già da diverso tempo. Posseduto da diversi feudatari, il piccolo borgo dei fiori fritti aveva il titolo di baronia, un rango piuttosto importante. La sua è storia è purtroppo legata a doppio filo all’alto livello di sismicità della zona: Fornelli, difatti, è stato colpito da numerosi terremoti nel corso della sua storia, in ultimo nel tremendo sisma dell’Irpinia del 1980 (da cui poi nacque l’idea di una Protezione Civile Nazionale) e quello del maggio 1084.

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La chiesa di San Pietro domina il centro storico

Fortunatamente oggi il borgo sembra essere letteralmente rinato dalle proprie ceneri, come una coriacea fenice che non si spegne mai ma continua a migliorare nonostante gli eventi nefasti. I suoi vicoli sono un esempio mirabile di come si debba tenere un centro storico, valorizzandone le sue origine e le sue architetture antiche. I vicolo sono ricchi di storia e il verde non manca; i fornellesi, difatti, sembra proprio abbiano un validissimo pollice verde che hanno messo al servizio della comunità.

3 Non solo fiori fritti

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Scovate il buon cibo dentro i vicoli di Fornelli

Non potrete lasciare Fornelli senza prima concedervi un sano e lauto pasto: dei fiori fritti, i sciur c coccia, ve ne ho già parlato in abbondanza; ma non vi ho detto dei taccunel e fasciuel, una pasta fresca senza uovo condita con aglio, olio e fagioli, e del dolce r sciusc, prelibati pezzi di pane di patate fritto e spolverato con zucchero…una vera delizia per il palato e per il cuore!

Leonardo Anchesi
Leonardo Anchesi

Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.



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