I riders che conoscono il Passo del Bernina si trovano ad attraversare un tipico borgo alpino anticipato da un bellissimo laghetto. Siamo all’ingresso del grande cantone svizzero dei Grigioni: procedendo oltre il passo si va nell’Engadina e nella rinomata località turistica di St. Moritz; al di qua del valico si respira ancora un po’ di “Italia”, sebbene siamo già oltre il confine. Poschiavo è un borgo dall’aspetto rurale, sobrio, circondato dalle vette alpine e con un lago ideale per passeggiate e relax. Da qui passa la famosa ferrovia turistica del Trenino Rosso del Bernina, ma noi ci andiamo in moto, con un bel viaggio che parte dal nord Italia!
Il viaggio dura due ore abbondanti: meglio partire di buon mattino. Da Lecco la direzione è quella della Statale SS36 del Lago di Como e dello Spluga, per poi proseguire sulla SS38 dello Stelvio in direzione Sondrio. Continua avanti fino a Tirano; al bivio svolta a sinistra verso la dogana di Campocologno. Continua in territorio svizzero sulla strada 29 che attraversa Brusio e poi costeggia il lago di Poschiavo: in pochi minuti arrivi al borgo. Per proseguire per il Passo del Bernina è sufficiente seguire la strada senza deviazioni, e affrontare le curve e tornanti che portano fino alla cima a 2.328 metri di altitudine.
Poschiavo (Cantone dei Grigioni, Svizzera) sorge a 1014 m s.l.m. nell’omonima valle, laterale della Valtellina, percorsa dal fiume Poschiavino. Il punto più alto del comune è la cima del Piz Palü (3905 m s.l.m.). Nel territorio ci sono molte cime raggiungibili a piedi, come il Pizzo Sassalb (2.862 m s.l.m.) dal caratteristico calcare bianco, e tanti laghi alpini d’alta quota.
Paesaggio sul Lago di Poschiavo
La passeggiata più semplice è certamente quella che fa il giro del Lago di Poschiavo. In tutto sono circa 8 km, che si possono percorrere in un’ora e mezza. Si può partire sia da Miralago che da Le Prese, i due centri affacciati sullo specchio d’acqua. Il percorso è in parte su asfalto e in parte su sterrato; lungo alcuni tratti si trovano piccole gallerie scavate nella roccia.
Situato nel centro storico all’interno del Palazzo de Bassus-Mengotti, il Museo Poschiavino racconta la storia della valle, attraverso testimonianze della vita, della cultura e dell’arte del passato. Inoltre ci sono esposizioni sia temporanee che permanenti, come quelle dedicate all’arte indiana e alle ceramiche etrusche. L’ingresso ha un costo di 10 franchi svizzeri (poco più di 10 euro). Un’altra sede del Museo Poschiavino, dedicata a 650 di storia locale e di vita contadina, si trova nella Casa Tomé – anch’essa nel centro storico.
Un nome molto curioso che identifica una millenaria attrazione naturale. Si trova a 500 metri circa a sud della stazione ferroviaria di Cavaglia, ed è raggiungibile attraverso un sentiero ben segnato. Il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia stupisce il visitatore con le “marmitte dei giganti”, ovvero enormi buche delle rocce, formate in seguito alla potente e costante pressione dell’acqua del ghiacciaio nel corso dei millenni. Perché si chiamano “dei giganti”? Perché queste enormi cavità sono talmente profonde da poter contenere un gigante; puoi andare a verificare!
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Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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