Ci siamo già occupati in passato delle bellezze paesaggistiche (e motociclistiche) che il Trentino Alto Adige può offrire, ma la varietà di motoitinerari per tutti i gusti che la zona può offrire è davvero una fonte inesauribile di spunti! Oggi vogliamo quindi provare a colmare una delle tante possibili lacune parlandovi del fascino dei tornanti del passo Bondone, protagonista di un viaggio che, anche attraverso lo splendore della valle dei Laghi, vi accompagnerà in un percorso circolare che prende il via, e termina, con la città di Trento.
Situato a una manciata di chilometri da Trento, il Monte Bondone rappresenta una meta ideale per gli amanti dei paesaggi di montagna: con i suoi oltre 2000 metri di altitudine, costituisce un’autentica terrazza naturale sulle valli e le vette – dalle Dolomiti di Brenta al Parco dell’Adamello – di tutto il Trentino, una meraviglia per gli occhi non a caso apprezzatissima non solo dai motociclisti, ma anche da escursionisti e ciclisti.
Per i bikers, però, c’è un motivo di apprezzamento ulteriore, i tornanti che vi accompagneranno lungo la salita offrendovi, oltre a una vista spettacolare, anche un’esperienza di guida che non vedrete l’ora di ripetere.
Partiamo dunque da Trento, facilmente raggiungibile con l’Autostrada del Brennero da quanti non fossero della zona, e prepariamoci subito al divertimento, imboccando la SP85: la voglia di pieghe e tornanti è infatti immediatamente soddisfatta! Siamo già alle prese con il passo del Bondone, che ci poterà a toccare quota 1650 metri in corrispondenza del valico. Continuiamo quindi a seguire il percorso della SP85, non a caso detta “del Monte Bondone” e lasciamoci accompagnare, questa volta nella discesa lungo il versante occidentale del monte, verso Lagolo e l’omonimo lago.
Il primo lago ci avverte che stiamo appunto per addentrarci nella valle dei Laghi e proseguiamo infatti la nostra avventura con Cavedine. Una sosta lungo le sponde del Lago di Cavedine per godere della calma e dell’incantevole serenità del luogo e si prosegue in direzione di Dro. Qui, non ci sarà nessuno specchio d’acqua ad attendervi, ma le Marocche di Dro, con la loro morfologia unica e di straordinario interesse geologico. In zona si visita il “ponte romano di Ceniga”, dalle origini in realtà piuttosto incerte. Ipotesi plausibile è che il ponte, poi ricostruito, fosse usato già in epoche antiche per attraversare il fiume Sarca in corrispondenza di Ceniga.
Con Ceniga tocchiamo l’estremo meridionale del nostro viaggio. Gli amanti dei paesaggi lacustri potranno però proseguire. Destinazione Torbole e splendida Riva del Garda, così da toccare la zona del Garda Trentino. Una meta incredibile, da scoprire prima della risalita verso Trento.
Un piccolo assaggio dell’Alto Garda ed è tempo di ripartire alla volta dei laghi di Toblino e di Santa Massenza. Chi non avesse ceduto al fascino della deviazione, potrà facilmente raggiungerli da Ceniga. Da non perdere qui lo spettacolo del castello di Toblino, che sorge su un promontorio-isola dell’omonimo lago.
Ultima tappa del viaggio è quindi Terlago, letteralmente “tra i laghi”. Mai nome fu più azzeccato per il paese che mette fine al nostro itinerario lungo la valle dei Laghi.
Un percorso di circa 100 chilometri, adatto a una bella giornata estiva, che coniuga l’adrenalina del passo del Bondone con la calma del lago. Non resta che partire quindi! Buon divertimento e buon viaggio!
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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