Il Lago di Como, nella sua parte sudorientale, è conosciuto come Lago di Lecco, ed è peraltro quello decantato da Alessandro Manzoni nei primi paragrafi dei Promessi Sposi. Il perimetro naturale del lago è di 190 chilometri, e si estende tra le province di Como e Lecco, entrambe in Lombardia. I due capoluoghi di provincia che costituiscono anche i siti turistici più visitati, insieme a Bellagio, che si trova a metà strada tra le due città. Il nostro itinerario parte e arriva a Como, percorrendo il lago in senso orario, toccando prima l’estremità settentrionale di Gravedona, poi il lecchese. Risale poi verso Bellagio e finalmente scende su Como, per un chilometraggio complessivo di 167 chilometri.
Come già accennato, partiamo dal centro di Como, e uscendo, evitiamo il percorso della E35, che altrimenti ci porterebbe verso Chiasso e la Svizzera, e proseguiamo verso nord-est. Nel nostro percorso, andiamo prima a toccare la rinomata località turistica di Cernobbio (dove si tiene ogni anno il Forum Ambrosetti), e proseguiamo successivamente sulla Strada Statale 340. Si costeggia il lago per 36 chilometri, in direzione di Menaggio.
Altra località dal particolare appeal turistico, Menaggio si trova incastonata tra il lago, nel suo punto più ampio (direttamente parallelo a Varenna), e i monti delle Valli del Lario e Ceresio, la cui comunità montana fa capo alla nostra prossima tappa, Gravedona. Proseguendo sulla SS340dir, ammiriamo un tratto del Lago di Como pressoché incontaminato, dove la natura da davvero spettacolo. In circa 18 chilometri raggiungiamo Gravedona, o meglio sarebbe Gravedona ed Uniti, il comune nato nel 2011 dalla fusione di Gravedona, Consiglio di Rumo e Germasino. Sorico, poco più a nord di Gravedona, è il punto più settentrionale del Lago di Como, ed è unito da un breve fiumiciattolo al Lago di Mezzola.
Da qui, il viaggio torna a seguire un percorso da nord a sud, e precisamente seguiamo la SS36, che in parte tocca l’entroterra, mentre per alcuni tratti corre parallela al lungolago. Da Varenna in poi, passando per la SP72, la strada è invece tutta “a lungolago”, fino alla nostra tappa intermedia più importante, quella di Lecco. La splendida città che sorge sul ramo est del Lago di Como, e che è una delle destinazioni lacustri più frequentate della Lombardia.
Romantica e rilassata, l’atmosfera di Bellagio incanta
Proseguiamo dunque verso la SS583, in direzione di Bellagio, dove il lago, che nasce da un antico fiordo, si divide nei due “rami”. Da qui si può partire per la deviazione della Madonna del Ghisallo, verso il ‘santuario dei ciclisti’. Da qui, scendiamo finalmente in direzione di Como, ma senza disdegnare una zona naturale di particolare bellezza. Il percorso è sempre quello della SS583, ma stavolta verso sud, e tocca alcune piacevoli destinazioni come Lezzeno e Brunate, prima di giungere, al termine di un tour di 170 chilometri, a destinazione!
Il Lago di Como, con le sue acque scintillanti incastonate tra le montagne lombardiche, rappresenta una sinfonia di bellezza naturale, eredità storica e ricchezza culturale. Il tutto si intreccia in un mosaico di incantevole armonia. Al centro di questo affresco vivente si erge Villa Balbianello. Un gioiello architettonico le cui eleganti forme e i giardini all’italiana, che si estendono quasi a sfiorare l’acqua, racchiudono al loro interno storie di audaci esploratori e leggende di amori immortali. Offrono scenari da cartolina che hanno fatto da sfondo a celebri produzioni cinematografiche.
Bellagio, conosciuta come la perla del lago, sorge all’incrocio dei tre rami del Lago di Como. Si presenta come un dedalo di strette viuzze, scalinate acciottolate e vivaci facciate, in un tripudio di colori che cambiano con le stagioni. Questo incantevole borgo invita i visitatori a perdersi tra i suoi segreti meglio custoditi, scoprendo piazze nascoste, botteghe artigianali e panorami che rapiscono l’anima.
Non lontano, Varenna, un antico villaggio di pescatori, sembra sospendere il tempo, con le sue caratteristiche abitazioni affacciate direttamente sull’acqua. Sono tinteggiate di colori pastello che si riflettono nelle placide acque del lago. I giardini di Villa Monastero, con il loro trionfo di specie botaniche rare e terrazze affacciate sul blu profondo del lago. Offrono una cornice senza tempo per momenti di puro incanto, dove lo sguardo si perde tra il cielo e l’acqua, in un abbraccio che celebra la quintessenza della bellezza italiana.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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