Città di Mozart, della Red Bull e del sale; di cosa sto parlando? Ma ovviamente di Salisburgo, meravigliosa perla barocca dell’Austria settentrionale, meta incantevole per vacanze di ogni tipo e, ovviamente, anche da raggiungere in moto. Ma è bene subito fare un giusto avvertimento: sebbene sia possibile fare moto turismo con ogni motocicletta (i biker teutonici in questo sono maestri), in questo caso è consigliabile affrontare questo tour con un mezzo che vi garantisca una certa protezione, soprattutto se deciderete di intraprenderlo in questo periodo. Quindi mollate le naked e le supersportive e concedetevi la comodità di una bella touring (BMW R1250RT, per esempio) o, quanto meno, di una possente endurona/crossover, insomma affidatevi a una moto studiata e concepita per macinare chilometri su chilometri, che è proprio quello che faremo oggi insieme.
Partiamo dall’estremo nord Italia e come base sfrutteremo la meravigliosa Udine, città italiana che ci consente di essere già ben proiettati verso settentrione. Quindi, casco in testa, abiti tecnici e pesanti e prua verso la parte alta dell’Europa. All’inizio sfrutteremo il tracciato dell’autostrada A23, la Palmanova- Tarvisio. Fra viadotti, ampie curve e gallerie ci permetterà di raggiungere il confine con l’Austria; da qui in avanti diventa la A2, una delle principali arterie di collegamento dello stato germanofono. Villaco è l’ultimo paese ad avere ancora un nome pronunciabile; dopo di ché è solo una carrellata di graziose cittadine dai nomi irripetibili, quando meno per noi figli della lingua di Dante Alighieri e Francesco Petrarca.
320 km, poco più di tre ore (almeno quattro se ce la prendiamo con calma e le dovute pause) e Salisburgo si stenderà ai nostri piedi, come il più bel tappeto che avrete mai potuto ammirare in tutta la vostra vita. Ora non vi resta che parcheggiare la moto, alleggerirvi dalle protezioni e dal casco e iniziare a esplorare le sue opere disseminate nelle sue piazze e nei suoi vicoli, dove ogni angolo avrà qualcosa da raccontarvi.
Il westwerk ci ricorda di essere nell’Europa del nord
Anche se non è legata a Mozart, un’opera a cui dovete per forza dedicare una visita approfondita è il Duomo di Salisburgo, dedicato ai santi Ruperto e Virgilio. L’edificio ha origini antichissime; pensate, infatti, che il primo nucleo risale addirittura all’VIII secolo. Tuttavia, ben quattro incendi colpirono l’antica fabbrica, sino a quando, dopo l’ultimo scoppiato fra l’11 e il 12 dicembre del 1598, fu necessario costruire nuovamente la cattedrale. E quale migliore occasione per testare uno stile nato da poco nella vicina Italia, il barocco; gli architetti chiamati furono infatti italiani e il lavoro che eseguirono fu, senza ombra di dubbio, eccellente. L’impronta nord europea è comunque ben presente nel westwerk, il corpo occidentale, costituito dai due maestosi torrioni che svettano ai lati della facciata.
L’interno parla la lingua barocca
Qui, per tradizione, in una fisica e simbolica contrapposizione con il presbiterio, dedicato al clero, stavano i nobili e ascoltavano la messa da un area a loro completamente dedicata. Perdetevi nel bianco abbagliante del suo interno e ammirate le opere che adornano le sue pareti; fidatevi, non ve ne pentirete.
Salisburgo è una città da vivere in strada
Ma Salisburgo è una città che va vissuta in strada perché qui veramente ogni metro ha qualcosa da raccontare. Passeggiando tra i suoi vicoli potrete ammirare le tipiche abitazioni con i loro sgargianti colori; di tanto in tanto vi imbatterete in qualcosa dedicato a Mozart, come una strada o una piazza. Del resto lui qui è la star locale e, giustamente, i suoi compaesani ne vanno più che fieri. La fortezza di Salisburgo è un altro interessante edificio da visitare, simbolo di un passato in cui i numerosi principati che costituivano questa parte dell’Impero erano costantemente in lotta fra loro e ogni città, piccola o grande che fosse, doveva essere dotata di una propria guarnigione.
Mozart appare di tanto in tanto
Non fatevi mancare, ovviamente, una visita alle bellissime miniere di sale, prodotto un tempo fondamentale per l’economia della città tanto da influenzarne il nome.
Non perdetevi i meravigliosi parchi
Le miniere di sale di Dürrnberg sono un luogo unico e la visita sarà un’esperienza appagante e divertente. E, infine, concedetevi qualche licenza alimentare, perché qui le prelibatezze sono tante e una più buona dell’altra: un bel piatto di Pinzgauer Kasnockn (gnocchetti di farina e formaggio filante in padella con cipolle abbrustolite ed erba cipollina) per iniziare, Salzburger Bierfleisch come secondo (carne di manzo cotta nella birra) e un dolcissimo krapfen per concludere, il tutto logicamente bagnato da una gustosa birra locale, immancabile su ogni tavolo che si rispetti.
Credit foto:
Salisburgo – Wikipedia
Duomo di Salisburgo – Wikipedia
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Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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