Continua il nostro tour della Campania o, per meglio dire, di quelle che un tempo furono le terre della Langobardia Minor, la parte più meridionale del dominio italiano del popolo Longobardo, e andiamo a scoprire Gesualdo, un paese che oggi conta poco più di 3mila cittadini e che, un tempo, è stato protagonista della storia di questa regione. Fondato dal Duca di Benevento in persona, Gesualdo è servito da diverse strade statali grazie alle quali diventa una meta perfetta per noi biker che amiamo la moto ma anche la storia. Durante la doverosa sosta nel suo territorio, difatti, potrete divertirvi a esplorare i suoi vicoli e suoi palazzi storici, rimanendo sorpresi di scoprire a ogni angolo come un pezzetto di storia della Campania abbia lasciato qui il suo segno indelebile. Ma ora vediamo di saperne qualcosa di più.
Sfruttiamo la giornata per visitare Gesualdo e, perché no, anche un bella fetta di Campania del sud, quella che, per intenderci, getta un occhio verso la Basilicata. E quindi partiremo da Benevento, centro principale della zona e, un tempo, capitale dell’antico regno longobardo del sud, per intraprendere un itinerario ad anello che ci farà toccare diverse zone più che interessanti. Decidete voi se gustarvi subito Gesualdo oppure se lasciarlo come dessert. Da Benevento prenderemo comunque la SP 57 in direzione sud, per poi prendere in direzione di Salerno nel primo caso o, in alternativa, svoltare decisamente verso Gesualdo, raggiungendola così nel giro di poche decine di km.
In ogni caso, il giro complessivo è attorno ai 200 km quindi regolatevi bene con gli orari. Avellino, Acerno e Pontecagnano sono solo alcune delle numerose località che andremo a toccare durante la giornata, ma la portata principale è sempre Gesualdo, con il suo centro storico arroccato sulla collina, pronto ad attenderci e stupirci con le sue meraviglie nascoste.
A Gesualdo la vista lascia sempre senza fiato
Secondo alcuni storici, Gesualdo nasce verso la metà del VII secolo; le terre che ora appartengono ai gesualdini, in quel tempo vennero donate da Romualdo, duca di Benevento, agli eredi del cavaliere Gesualdo, immolatosi per il suo re durante la guerra contro i Bizantini per la conquista del sud Italia. Grazie a questa importante presenza di nobili locali, il paese proliferò divenendo uno dei centri più importanti della Campania del tempo; questo si nota dalla quantità di importanti costruzioni, civili e religiose, presenti nel centro storico, oggi semideserto ma fino al 1980, anno del disastroso terremoto che colpì l’Irpinia, densamente popolato. Pensate che la sua struttura è studiata come esempio di architettura di alto livello: ogni casa, infatti, riesce a mantenere una vista magnifica senza mai ostacolare il panorama delle abitazioni adiacenti.
Tutto qui sembra uscito da un tempo lontano che accoglie il visitatore
Allietatevi fra i suoi vicoli e, quando vi verrà appetito, fermatevi in una delle trattorie locali per gustare i piatti tipici della zona: lachene e fasule (tagliatelle e fagioli), menesta ‘mmaretata (una minestra con carne) e fusilli e cuzuni (fusilli e ravioli conditi con ricotta) sono solo alcune delle prelibatezze che potrete trovare qui, magari gustate in qualche antichissimo edificio dove la storia non solo la si legge ma la si può proprio respirare.
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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