Per sfruttare al meglio questo generoso anticipo di primavera, non possiamo che non programmare un bel giro nel basso Lazio e, più precisamente, in Ciociaria, terra verace, dove l’uomo ancora vive in armonia con la natura. Meta del nostro tour di oggi sarà Atina, paese che conta poco più di 4mila anime e che leggenda vuole sia stato fondato, niente popò di meno, che da Saturno, il dio romano dell’agricoltura, corrispondente al dio greco Crono, padre di Zeus. Insomma, un blasone niente male per un paese immerso nei monti della Ciociaria e che domina dall’alto tutto il basso Lazio. Andremo quindi a scoprire la sua storia, le sue curiosità ma, soprattutto, da buoni biker, andremo a esplorare le strade che a lui conducono, con un itinerario ad anello che, per mera comodità, faremo partire da Cassino ma che è possibile intraprendere comodamente da ognuna delle tappe di questo intenso giro.
Dicevamo, partiamo da Cassino; questa cittadina, uno dei centri principali della Ciociaria, è comoda perché posizionata sull’Autostrada del Sole e, di conseguenza, facilmente raggiungibile da diverse direttrici. In realtà, per arrivare ad Atina, sarebbero sufficienti una manciata di minuti, soprattutto in moto; ma siccome noi siamo biker e, di conseguenza, diamo più importanza al viaggio che alla destinazione, la prenderemo un po’ larga. E quindi, sprezzanti del pericolo e dell’arietta frizzante (è pur sempre inverno eh!), imboccheremo la SS 6, la famigerata Casilina, in direzione nord, verso la Capitale, per intenderci. Lunghi rettilinei ci condurranno sino ad Arce ove, non senza prima aver versato una veloce lacrima di tristezza, saluteremo l’antica via consolare per inerpicarci sul tracciato della Strada Regionale 82.
Come per incanto, i centri abitati spariscono e i boschi iniziano a circondare la strada, in un perenne e confortante abbraccio verde. Le curve ci sono, ma la quiete della natura prende il sopravvento e non si ha neanche la tentazione di aprire troppo il gas…anzi: il desiderio più forte è quello di aprire la visiera e respirare a pieni polmoni, giovando dell’aria fresca e pura. Marcia dopo marcia, piega dopo piega, si raggiunge Broccostella dove inizia la SR 627, il nostro biglietto in prima classe per Atina. Da qui, il ritorno verso Cassino sarà lungo la SR 509 che, in una manciata di minuti, ci permetterà di tornare nella parte bassa della Ciociaria.
Una delle antiche porte di accesso ad Atina oggi è fa le veci di un ingresso trionfale
Saturno la realizzò insieme ad altre 5 città nel Lazio, durante l’età dell’oro, città che vengono, per l’appunto, definite saturnie: questo ci racconta un’avvincente leggenda che gli atinesi si tramandano di generazione in generazione. Al netto della mitologia, le origini di Atina sono comunque antichissime, tanto da essere citata da Virgilio nell’Eneide. Prima volsca e poi romana, Atina ha attraversato tutta l’età antica sempre come centro vivace e produttivo. Ma poi arrivarono i Longobardi e pensarono bene di distruggerla, per poi essere riscostruita nel 626 e diventare parte del grande Ducato di Benevento, all’interno di quella che gli storici chiamano Langobardia Minor.
Lasciatevi stregare dai vicoli di Atina
Ma Atina sembra non accontentarsi mai di far parte della storia e quindi si è ritagliata anche un ruolo centrale durante la Seconda Guerra Mondiale; la sua posizione, nel centro della Ciociaria, a pochi km dalla linea Gustav, linea difensiva tedesca, la rese un punto nevralgico durante i combattimenti per la liberazione della penisola.
Vicino alla chiesa di San Marco si fonde il medioevo con l’epoca romana
Ognuna di queste epoche ha lasciato un segno tangibile sul territorio, facendo diventare Atina un meraviglioso palinsesto di storia e arte, dove potrete godere di opere provenienti dalle epoche più lontane come, al tempo stesso, respirare la storia più vicina a noi, quella che ancora infiamma gli animi e suscita le emozioni di tutti noi. Sì, amici cari, Atina è veramente una meta magica.
Credit foto:
Atina – Wikipedia
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Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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