L’etimologia è semplice, un borgo come Pico non può che avere il significato di “picco aguzzo”, ovvero l’altura su cui sorge l’abitato e il vecchio castello. Resta da capire perché una delle frazioni si chiama “Ponte Odioso”! Ma le questioni linguistiche non si limitano a questo, perché questo paese ha dato i natali a un importante scrittore del Novecento, Tommaso Landolfi, poeta e… “glottoteta” – ovvero lo studioso che inventa artificialmente delle lingue. Tra le sue opere di natura estremamente varia, tra componimenti, racconti, romanzi, traduzioni, l’intellettuale ha definito il suo paese “un minuscolo borgo sperduto tra le montagne […]” che sono “[…] le bizzarre e possenti sagome degli Aurunci”. Andiamo a vedere se questo angolo di Ciociaria è ancora così minuscolo e così sperduto, che in ogni caso fa parte dei Borghi Più Belli d’Italia.
Partenza dal capoluogo di provincia, Frosinone. Prendi la statale SS6 che arriva fino a Ceprano (oppure l’autostrada del Sole ed esci all’omonimo casello). Imbocca la SR82 che incrocia il fiume Liri e va a San Giovanni Incarico, poi Colle Ponte, e infine Pico. Un’alternativa, per i riders che vengono dalla Campania, è uscire dall’autostrada a Casilina e prendere la SP628 che porta a Pontecorvo, poi alla località di Ponte Odioso, e successivamente arriva a destinazione.
Panorama del borgo di Pico in Ciociaria
Pico, in provincia di Frosinone, è situato nel Parco Naturale dei Monti Aurunci, e la sua altitudine varia dai 100 agli 800 m s.l.m. Vanta una discreta fama per il suo Rally di Pico, che si svolge nel primo week end di settembre. La gara passa dalla piazza centrale del paese e ha la peculiarità di essere l’unico rally italiano a essere organizzato con una licenza comunale. Del Comune fanno parte anche le frazioni di Capocroce, Case sparse, Colle Ponte, Cupone, Le Pietre, e appunto Ponte Odioso.
Restano soltanto poche mura del Castello Farnese, edificato intorno all’anno Mille, e collocato sul “Pic” del borgo medievale. Vale comunque la pena fare una passeggiata perché si gode di una bellissima vista sulla distesa di verde che circonda il borgo.
Allo scrittore Tommaso Landolfi, originario di questo borgo, è dedicato il Parco Letterario allestito dal comune per le vie del paese. Pannelli e punti informativi raccontano i luoghi raccontati dall’artista in Pietra Lunare, Le due zitelle e in altre opere. Non solo Landolfi ma anche il poeta Eugenio Montale – suo amico, grazie al quale ha conosciuto questi luoghi – ha descritto Pico nella poesia Elegia di Pico Farnese. Vicino alla Chiesa di Sant’Antonino si incontra il palazzo storico dove è vissuto Landolfi, con il suo giardino.
Pico è ricco di aree verdi, parchi e percorsi naturalistici. Alcune delle escursioni che gli appassionati di trekking possono fare addentrandosi nei Monti Aurunci sono sui sentieri che salgono al Monte Fontanino (823 m s.l.m.) e al Monte le Festole (900 m s.l.m.) passando per il Rifugio Ranucci.
I resti del Castello Farnese di Pico
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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