Nel cuore della Sicilia, tra colline ondulate e valli profonde, si erge Calascibetta, un gioiello incastonato nel tempo e nella storia. Immaginate di viaggiare attraverso strade serpeggianti, con il sole che accarezza i campi dorati, fino a raggiungere questo antico borgo, sospeso tra cielo e terra. L’aria è permeata dal profumo di timo e rosmarino selvatico, mentre i panorami mozzafiato sulla valle sottostante incantano l’anima. Qui, ogni pietra, ogni vicolo, racconta storie di epoche passate, di conquistatori e di popoli antichi che hanno lasciato il loro segno indelebile.
Partiamo da Geraci Siculo, e prendiamo la SS286 e SS210 per circa 10 chilometri, proseguendo sulla SP29 per altri 4 chilometri. Arriviamo così a Petralia Sottana, da dove poi seguiamo la SS290 che attraversa Alimena e Alleri per arrivare in circa 60 chilometri di magnifico entroterra siciliano fino agli oltre 900 m s.l.m. di Enna, il capoluogo di provincia più alto della Sicilia e di tutta l’Italia. Un breve tratto sulla SS290, che supera l’Autostrada A19, conduce infine a Calascibetta, termine ultimo di questo itinerario di 82,5 km.
Vista dall’alto su Calascibetta
Calascibetta è un tesoro di storia e cultura. Il cuore pulsante del borgo è la sua Chiesa Matrice, un capolavoro dell’architettura medievale, con la sua facciata semplice e imponente che nasconde interni riccamente decorati. Passeggiando tra le strette strade acciottolate, vi imbatterete nel Convento di San Francesco, un tempo fulcro della vita religiosa, oggi testimone silenzioso di secoli di devozione. Un altro sito imperdibile è la Necropoli di Realmese, un incredibile complesso di tombe rupestri che vi trasporterà indietro nel tempo, fino all’epoca preistorica. Queste antiche sepolture scavate nella roccia narrano di un passato misterioso e affascinante, evocando immagini di antiche cerimonie e rituali dimenticati.
Infine, il Poggio del Conte Ruggero d’Altavilla è uno splendido terrazzo trasparente che protende nel vuoto per circa 5 metri e si affaccia su una zona collinare a circa 300 m s.l.m. regalando una vista senza eguali di quest’angolo della Sicilia.
Il pani cunzatu, una delle specialità di Calascibetta e dintorni
La cucina di Calascibetta è un trionfo di sapori autentici e genuini, un viaggio sensoriale attraverso la tradizione siciliana. Iniziate con il Pani cunzatu, un pane rustico condito con olio d’oliva, pomodori, acciughe e un pizzico di origano – semplice ma incredibilmente saporito. Come secondo, lasciatevi tentare dalla Caponata, un piatto ricco e colorato a base di melanzane, pomodori, olive e capperi, un vero e proprio balletto di sapori sul palato.
E per concludere in bellezza, il Cannolo siciliano, croccante fuori e cremoso dentro, un’esplosione di dolcezza con il suo ripieno di ricotta fresca e gocce di cioccolato. Accompagnate questi piatti con un bicchiere di Nero d’Avola, Grillo, o Cerasuolo di Vittoria, vini che racchiudono l’essenza del terroir siciliano.
Ecco tre ristoranti consigliati a Calascibetta, ognuno con un fascino unico e una cucina deliziosa che riflette l’essenza della Sicilia:
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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