Chi entra nel cuore di questa località sudtirolese non può che provare stupore e meraviglia di fronte alle case dipinte con motivi ornamentali e fantasie colorate, accompagnate da motti di saggezza. Tutto ciò è grazie al pittore Eduard Burgauner che, a inizio Novecento, volle fare del paese una grande opera d’arte. E così accadde: il centro di Castelrotto è diventato un variopinto spettacolo d’arte pittorica, che ha contribuito a renderla un famoso centro turistico sia d’estate che d’inverno. Per merito di questa caratteristica – insieme a molte altre che vedremo in questo itinerario – è anche entrata nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia.
Il percorso per arrivare a Castelrotto è piuttosto semplice. Dal capoluogo di provincia Bolzano (collegata con l’autostrada A22 del Brennero) è necessario imboccare la statale SS12 e poi la LS24 che arriva a Siusi. Attraverso la SP64 infine si arriva a destinazione. Per ritornare al punto di partenza su una strada alternativa, è possibile scendere a valle attraverso la LS24 fino a Ponte Gardena e poi fare ritorno a Bolzano. Se invece vuoi continuare a esplorare le località altoatesine, in altri venti minuti circa puoi raggiungere Ortisei proseguendo sulla SP64.
Vista di Castelrotto, nelle Dolomiti
Situata a 1.060 m s.l.m., Castelrotto (o Kastelruth in tedesco, che è madrelingua della maggioranza degli abitanti) ha una popolazione di circa settemila abitanti, che ne fanno il comune più popoloso delle Dolomiti. Parte del suo territorio rientra nel Parco naturale dello Sciliar, ai piedi dell’Alpe di Siusi. Il nome, come si può intuire, significa “castello diroccato”, e si riferisce a una antica fortificazione di cui oggi rimangono solo una torre quadrata e alcune tracce di mura.
Il centro della cittadina è Krausplatz, ovvero Piazza Kraus. È la zona dove si possono vedere il maggior numero delle famose case dipinte, che rendono questo borgo unico nel suo genere. Si può vedere inoltre la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, il cui campanile fu distrutto nel 1753 a causa di un incendio, e venne ricostruito successivamente in dimensioni sproporzionate rispetto al piccolo villaggio – cosa che gli è valsa la nomea di “Duomo delle Dolomiti”. Con i suoi 82 metri di altezza e i 298 scalini di legno è il terzo campanile più alto di tutto l’Alto Adige.
Il Kofel è un colle raggiungibile molto facilmente dal centro di Castelrotto: è la passeggiata “classica” per i visitatori. Qui si trovano i resti di una cappella. In più, rappresenta il miglior punto panoramico per vedere la località dall’alto, con i suoi tetti sovrastati dall’imponente campanile.
I Kastelruther Spatzen sono un gruppo musicale di musica folk e tradizionale che ha ottenuto un successo enorme nell’area mitteleuropea. Il loro paese di origine è appunto Castelrotto, diventata famosa all’estero anche grazie a quelli che qualcuno ha definito “i Beatles delle Dolomiti”. Mentre la parola Beatles allude agli “scarafaggi”, Spatzen significa “passerotti”; non cambia però il fatto che sono talmente noti che esiste un museo a loro dedicato dove si può comprare ogni genere di souvenir, ricordi e merchandise. La band anima un evento che tradizionalmente si tiene a ottobre, e richiama tantissimi fan dall’estero: in questo borgo incline all’arte e alla creatività, non può mancare la musica!
Monumento alla band Kastelruther Spatzen nei giardini di Castelrotto
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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