I 5 colli si chiamano Monterone, Montetinello, Monticello, Montecretaccio, e ovviamente Monteprandone, che è il nome del borgo medievale che li comprende nel suo territorio. Leggenda vuole che sia stato un tal Prandone (o Brandone), cavaliere al seguito di Carlo Magno, a rimanere stupefatto dall’incantevole panorama che si affaccia sul mare, e dunque a decidere di stabilirsi per fondare un centro abitato. Da allora il paese si è espanso fino a comprendere cinque colli e… Centobuchi: così è chiamata infatti la frazione a valle, che conta la maggior parte della popolazione comunale. Anche questo nome curioso ci riporta al passato: il riferimento è ai buchi rimasti visibili dopo che furono smontati i pali necessari all’innalzamento di un importante palazzo. E dopo aver spiegato toponimi e curiosità, è il momento di andare a visitare quello che è da poco una “new entry” nel club dei Borghi Più Belli d’Italia.
Monteprandone è estremamente semplice da raggiungere dal capoluogo di provincia, Ascoli Piceno. È sufficiente imboccare il raccordo diretto a Porto d’Ascoli, uscire a Monsampolo, dirigersi verso la Zona industriale della frazione Stella e svoltare a destra sulla Via Salaria, la statale SS4. Per arrivare a Centobuchi basta proseguire dritto. Per salire invece nel vero e proprio capoluogo di Monteprandone è necessario imboccare a sinistra la Contrada Macigne e continuare fino a destinazione. In alternativa si può arrivare con l’autostrada A14 Adriatica, uscendo ad Ascoli Piceno.
Vista aerea di Monteprandone
Monteprandone si trova nelle Marche (provincia di Ascoli Piceno) sul confine con l’Abruzzo, a 273 m s.l.m. Sorge nel Subappennino marchigiano, nell’entroterra di San Benedetto del Tronto, a 5 km dal mare Adriatico. Per questo vanta un largo panorama sul mare, ma anche un’ottima vista sul Gran Sasso e sui Monti Sibillini. Oltre alle bellezze paesaggistiche, ci sono anche le bontà per il palato: specialità del luogo sono le olive fritte all’ascolana e i maccheroncini di Campofilone (un tipo di pasta all’uovo tagliata fine a mano, condita con ragù alla marchigiana); inoltre è paese dalla notevole produzione di olio d’oliva e vino.
Passeggiando per il borgo, è consigliato almeno l’ingresso nella Chiesa di San Nicola di Bari, detta anche Chiesa di San Niccolò, e nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che fa parte del convento francescano fondato da San Giovanni della Marca (il santo più importante cui questo territorio ha dato i natali).
Nel Museo Civico dei Codici di San Giacomo della Marca, nel centro storico di Monteprandone (Via Corso 23/25; ingresso gratuito), sono conservati 61 volumi della biblioteca istituita da San Giacomo. Spiccano in questa collezione di libri i codici autografi di San Giacomo.
Se vai a Monteprandone in certi periodi dell’anno, potresti trovare in atto uno dei grandi eventi che caratterizzano la vita sociale della località. A inizio Agosto puoi trovare la sagra delle olive fritte: una festa in cui si mangia e si beve in compagnia, perfetta da abbinare a un passaggio al mare. La festa di San Giacomo, inoltre, si festeggia dal 18 al 28 Novembre tra ricostruzioni storiche e iniziative che si svolgono tra il borgo e il convento di San Giacomo.
Vista di Monteprandone con la sua architettura medievale
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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