La Romagna non è solo Riviera e movida, ma anche colline e castelli. Il borgo di Montegridolfo è immerso nella quiete, protetto da possenti mura, e offre la bellezza di un paesaggio che arriva fino al mare. Nonostante questo comune sia stato in passato lungamente conteso (tra le famiglie dei Malatesta, Montefeltro, Borgia, e dai Veneziani e dalla Chiesa) oggi l’atmosfera è di puro relax, con il passaggio più che altro di turisti d’arte attratti dal fascino di questo paese che è sempre stato “di confine”- quello attuale è tra Emilia Romagna e Marche. Fa parte a pieno titolo del patrimonio storico nazionale, con l’inserimento nei circuiti dei Borghi Più Belli d’Italia e dei Borghi Viaggio Italiano.
Benché la provincia di appartenenza sia quella di Rimini, la città marchigiana di Pesaro è più vicina. Prendi la statale SS16 e continua dritto sulla provinciale SP423 in direzione Montecchio. Svolta a destra verso Pozzo Alto e poi a sinistra sulla SP38/SP17 che – proseguendo senza deviazioni – ti porta fino a Montegridolfo. Volendo compiere un giro “ad anello” per fare ritorno con un altro percorso, prendi la SP44 che scende verso il mare passando dal territorio romagnolo – Santa Maria del Monte, San Giovanni in Marignano, Montalbano. Prendi quindi la statale SS16 per fare ritorno a Pesaro.
Montegridolfo, tra il castello cinto da mura e il panorama aperto sulla Romagna
Non ha un’altitudine proibitiva (290 m s.l.m.) eppure gli consente di essere un ottimo punto panoramico dalle colline alla marina. Il centro storico, insieme alle colline circostanti, è sottoposto a tutela paesaggistica. Il borgo è arroccato dentro le mura del castello, con un impianto di origine medievale.
Basta una breve passeggiata all’interno del castello per entrare nel vivo dell’atmosfera senza tempo di Montegridolfo, trovare ristoranti e osterie dove gustare la cucina romagnola accompagnata da ottimo Sangiovese, e infine affacciarsi verso est per guardare il panorama sul mare. Tra gli edifici più rilevanti, c’è il Palazzo del Municipio con la torre portaia, e l’antica dimora signorile del Palazzo Viviani. Nella piazzetta si trova la cappella Viviani e la copia di una “Madonna nera”, resti della duecentesca Chiesa di Sant’Agostino distrutta in guerra.
Nel passato di assedi e contese che hanno caratterizzato questa zona, Montegridolfo è stato anche di punto strategico sulla Linea Gotica durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Museo della Linea dei Goti sorge ai piedi del castello ed espone una collezione di reperti storici e testimonianze sul conflitto che ha “diviso” l’Italia. Si trova in Via Borgo e l’ingresso è gratuito.
A pochi minuti di moto c’è un altro borgo medievale ben conservato di alto interesse: è Saludecio, che tra il 1500 e il 1800 è stato un centro importante della Valconca – valle di cui fa parte anche Montegridolfo. Oltre ai monumenti storici (in particolare la Porta marina di ingresso al paese, e la Chiesa di San Biagio) ci sono altre attrazioni del più interesse: la passeggiata porta a scoprire i murales del borgo, ovvero un museo a cielo aperto di opere di street art che si snoda fra i vicoli del centro storico. E poi c’è il Museo di Saludecio e del Santo Amato Ronconi, che è un museo d’arte sacra di oggetti di ottima fattura.
Le possenti mura che cingono il castello di Montegridolfo
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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