Viene da chiedersi: come fanno gli eremiti a meditare davanti a un burrone così spaventoso? Spesso i luoghi di eremitaggio sono impressionanti, per la loro posizione sospesa nel vuoto, in bilico tra pareti scoscese e canyon profondissimi. L’Eremo di San Colombano, a Trambileno, si trova su un precipizio alto più di 100 metri sul torrente Leno di Vallarsa, e ci si può arrivare soltanto grazie a una ripida scala di 102 gradini. Un luogo davvero impervio, eppure incredibilmente longevo: un’iscrizione del 753 d.C. indica che già allora (e probabilmente per molto tempo prima) era luogo di eremitaggio monastico.
Il Trentino non finisce mai di stupire, e noi non finiremo mai di andare a esplorarlo!
Trambileno – comune in cui sorge l’Eremo di San Colombano – si trova nelle vicinanze di Rovereto, nel Trentino. Un buon percorso di avvicinamento è quello che parte da Vicenza e percorre tutta la strada statale SS46 del Pasubio. Il primo tratto, a partire dalla città veneta, è classificato come provinciale e passa per Schio. Il percorso continua avanti attraversando il massiccio del Pasubio, che divide la provincia vicentina da quella trentina. Entrando nella provincia autonoma di Trento, non rimane che proseguire in direzione Rovereto: Trambileno si trova poco prima dell’ingresso nella cittadina. Un altro buon itinerario da fare da queste parti? La strada delle 52 gallerie!
L’eremo di San Colombano, per secoli luogo di romitaggio monastico a Trambileno
Trambileno si trova a 525 m s.l.m. nella provincia autonoma di Trento al confine con il Veneto. Il nome deriva da “trans bis Lenum”, ovvero “tra i due Leni”: il paese si trova infatti nel punto di congiunzione dei due rami del fiume Leno, il Leno di Terragnolo e il Leno di Vallarsa. Quest’ultimo è il corso d’acqua su cui si affaccia l’Eremo di San Colombano.
Sulla parete che cade a strapiombo sull’acqua ci sono delle grotte e cavità naturali: la cosiddetta Grotta degli Eremiti già da tempi antichi (e difficilmente databili) era conosciuta, e l’iscrizione datata 753 d.C. indica che era destinazione di romitaggio monastico. Leggenda vuole che san Colombano, quando vi giunse, uccise il drago che provocava la morte dei bambini che venivano battezzati nelle acque del torrente Leno. Nel X secolo è iniziata la costruzione della chiesa e del piccolo eremo così come lo possiamo vedere oggi. La pratica monastica durò fino al Settecento, oggi il complesso è gestito dal Comune. L’apertura al pubblico dell’Eremo di San Colombano è gestita dai volontari del Comitato Amici di San Colombano.
A Trambileno c’è un luogo che non è certo di preghiera, anzi, è stato costruito con funzione militare, ma ha qualcosa in comune con l’eremo: è scavato nella roccia. Il Forte di Pozzacchio, infatti, è un capolavoro di ingegneria militare, costruito tra Ottocento e Novecento dagli austroungarici, ma mai effettivamente utilizzato. Rimane oggi una fortezza che vale assolutamente una visita – il biglietto è a 6 euro. Nel comune trentino ci sono molti luoghi che ricordano l’epoca della Grande Guerra e i suoi caduti: qui sorge anche la Chiesetta di Santa Maria del Pasubio, costruita nel 1961 in memoria dei Caduti della Prima Guerra Mondiale.
Particolare dell’affresco dedicato a San Colombano, sull’eremo che sorge a Trambileno
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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