Ogni baia è un abbraccio, e tra queste baie accoglienti c’è un borgo che innamora chi viene a rilassarsi sulle sue spiagge. Non è un segreto che Sestri Levante sia una cittadina di grande fascino: se ne era già accorto nell’Ottocento il celebre scrittore danese Hans Christian Andersen, che la battezzò “città dei due mari”. A lui è dedicato il Festival delle Favole, che qui si svolge tutti gli anni. E a proposito di favole, aggiungiamo che uno dei luoghi più famosi di questo borgo è la cosiddetta Baia delle Favole, che è stata battezzata così dal conduttore televisivo Enzo Tortora, altro personaggio illustre che venne incantato da questo territorio.
Altri nomi famosi che si sono lasciati sedurre da queste spiagge? Il compositore Richard Wagner, lo scienziato Guglielmo Marconi, lo scrittore Arthur Van Schendel, lo scrittore Tobias Smollett… Tutti hanno amato questo adorabile angolo di Liguria; ora manchi solo tu!
Sestri Levante è in provincia di Genova, ma l’itinerario più interessante parte da La Spezia perché attraversa tutto l’entroterra ligure. In particolare il territorio interno dello spezzino, all’altezza delle celebri Cinque Terre, è pieno di stradine frastagliate, isolate e curvilinee immerse nella fitta vegetazione. Il consiglio dunque è, invece di prendere l’autostrada, imboccare la statale SS1 che si addentra nel verde, verso Riccò del Golfo, Borghetto di Vara, Mattarana, Bracco, per poi arrivare a destinazione – e finalmente ritrovare la bellissima Riviera Ligure!
La Baia del Silenzio di Sestri Levante
Innanzitutto un disclaimer: Sestri Levante non è da confondere con Sestri Ponente che è un importante quartiere di Genova. Stiamo parlando infatti della Sestri che si trova a est della città metropolitana genovese (a “levante” appunto) e che fa comune a sé. Geograficamente rappresenta il limite orientale del Golfo del Tigullio, che inizia a ovest con un borgo che non ha bisogno di presentazioni: Portofino.
È considerata una delle spiagge più belle d’Italia. La Baia del Silenzio è protetta dal promontorio di Punta Manara, e cinta dalle tipiche casette liguri dai colori pastello, tra le quali spiccano alcune palazzine storiche che testimoniano le villeggiature “altolocate” del Gran Tour Ottocentesco. È luogo che ospita diverse specie faunistiche marine e ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu: per preservare l’ecosistema la spiaggia libera è ad accesso limitato, con una struttura di accoglienza all’ingresso che regola il numero di bagnanti che possono entrare sulla sua sabbia finissima. A dare il nome “Baia del Silenzio” fu nel 1919 il poeta sestrese Giovanni Descalzo, colpito dalla quiete e dalla magia di questo luogo, fonte di ispirazione per artisti e scrittori.
Ebbene sì, questa spiaggia (che si trova alle spalle della Baia del Silenzio) si chiama così da quando il conduttore televisivo Enzo Tortora la battezzò “Baia delle Favole” parlandone nella trasmissione “Campanile sera”, nel 1960. Rispetto alla più illustre Baia del Silenzio, questa è più grande, è composta da sabbia mista a ghiaia e sassi, e termina con un piccolo porto attivo per rotte turistiche verso Rapallo che attraversano tutto il Tigullio.
Imperdibile una passeggiata nel centro storico. Anche perché la sua posizione, stretta sul promontorio che separa le due baie, è assolutamente da cartolina. Potrai vedere edifici storici come il Palazzo Fascie e Palazzo Durazzo Pallavicini, visitare musei con collezioni d’arte come la Galleria Rizzi (Via Cappuccini, 4, Sestri Levante GE, ingresso 5€), oppure ammirare le chiese – la più antica di queste è quella di San Nicolò dell’Isola, costruita nel 1151 in stile romanico.
Piazza Matteotti, il centro storico di Sestri Levante
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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